martedì 31 gennaio 2017

Haiku / Noterelle un po' critiche (3).


Come già nelle Noterelle un po' critiche 1 e 2 continuo a perseguire il mio obiettivo di affrancamento da qualsiasi pretestuosa regola o assurdo precetto che limitino il pensiero creativo. Il grande poeta giapponese Tōta Kaneko mi aiuta con un suo straordinario frammento:

Un’accesa discussione.
Poi, scendo in strada
e in moto mi muto

L'incisività verbale, l'incipit realistico, il senso di continuità dato dall'avverbio temporale, l'uso consapevole dell’apparato lirico-retorico nel verso di chiusura sono dati inconfutabili. Per chi conosce il genere non solo superficialmente costituiscono l'espressione di un meraviglioso anticlassicismo di materia e forma che è chiara testimonianza di distacco dalla tradizione.
Perché, dunque, noi occidentali dovremmo restare legati a un canone così avulso dal nostro sentire e cristallizzato in un codice stilistico che non ci pertiene? 

Josch13, wooden motorbike with-driver, Pixabay Ph.



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