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lunedì 22 marzo 2021

Poesia / La preghiera (da "La terra, la visione").

Oggi ricorre la Giornata Mondiale dell'Acqua.

Un'occasione, questa, per dichiarare Amore puro all'Isonzo, il fiume che mi ha vista nascere,
crescere e riconoscermi.

Irene Navarra, L'Isonzo da San Mauro, Fotografia, 21 marzo 2016.

Il fiume con la sua sapienza
fatta di istanti eterni l’uno
sull’altro e infibulato all’altro
accorda i fermenti trasformati
dal grembo caldo della conca
in cui si cova il tempo.

La sua coscienza è specchio
solo di nubi-trasmigranti-
tacite-tzigane nel quarzo
immacolato di San Mauro.
 
(La croce resa a istinto è una conferma
Qui il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo.
Così sia.)

Da: Irene Navarra, La terra, la visione / Gorizia e dintorni tra realtà e sogno, Ritorno a San Mauro - VI - La preghiera, Edizioni della Laguna, 2009.


lunedì 30 ottobre 2017

Poesia / La terra, la visione (Le nostre radici 3).


Irene Navarra, Una porta sul tempo ritrovato, Fotografia e Grafica, 2017.


Nell’aria che s’imporpora e s’annera
graffi di sole, euforiche folate
tra griglie in bilico precario
su muri scalcinati.
Frasche selvagge, gatti,
una palma straniera nella corte.
Dilavarsi cencioso della legna.
Dietro le imposte stanze
a schegge di ricordi.
Catalogo essenziale: grembiule
di percalle pendente dal suo gancio,
il pentolino per il caffè turco,
pareti con bordure a stampo
(uva turchina pere crochi stilizzati),
l’alone di un’icona trasferita
(una Madonna con Bambino?
un mezzobusto di Gesù?),
tendine-rotte-orlo-punto-croce-
colori-bulgari più rimasugli-
pizzi-a-incasso. A jour.
Matasse disfatte di accaduto.

(Spazi lasciati.
Il tempo solo fuori.
Conchiglia sulle impronte
sghembe della noncuranza.)

Qui se vuoi saperne di più su La terra, la visione (Gorizia e dintorni tra realtà e sogno) le cui immagini sono costituite dalle opere ad acquerello e olio del pittore Roberto Faganel.
Le magistrali traduzioni sono di Jolka Milič (Grande ufficiale dell'Ordine della Stella della solidarietà italiana concessa dal Presidente della Repubblica Ciampi nel 2005) e di Gloria Angeli dell'Università di Udine.
L'Introduzione è stata curata da Silvia Valenti, critico d'arte e orafa. Qui il suo sito e Qui la sua Presentazione del libro.

domenica 1 ottobre 2017

Poesia / La terra, la visione - Primavera a San Mauro - VI (La preghiera).


Roberto Faganel, L'Isonzo, olio su tela, 1999.


(Preghiera)

Il fiume con la sua sapienza
fatta di istanti eterni l’uno
sull’altro e infibulato all’altro
accorda i fermenti trasformati
dal grembo caldo della conca
in cui si cova il tempo.

La sua coscienza è specchio
solo di nubi-trasmigranti-
tacite-tzigane nel quarzo
immacolato di San Mauro.


                  (La croce resa a istinto è una conferma.
                  Qui il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo.
                  Così sia.)


(Molitev)

Reka s svojo modrostjo,
stkano iz večnih trenutkov, ki drug
nad drugim in v drugega pripet
uskladijo vzgibe, spremenjene
od toplega naročja kotanje,
kjer se koti čas.

Njena zavest je ogledalo
zgolj iz oblakov - selečih se,
tihih, ciganskih - v brezmadežnem
štmavrskem kremenu.

    (Nagonsko vrnjeni križ je potrdilo.
    Tukaj Oče in Sin in Sveti Duh.
    Amen.)


(La preiere)

Il flum cu la sô sapience
fate di moments eternis un
sore di chel altri e incalmât a chel altri
al acuarde i ferments mudâts
dal grim cjalt de concje
dulà che si cove il timp.

La sô cussience e je spieli
dome di nûi-migrants-
cidins-zigainars tal cuarç
cence magle di San Maur.

     (La crôs regalade d’istint e je une conferme.
     Culì il Pari, il Fi e il Spirtussant.
     Amen.)

Qui se vuoi saperne di più su La terra, la visione (Gorizia e dintorni tra realtà e sogno) le cui immagini sono costituite dalle opere ad acquerello e olio del pittore Roberto Faganel.
Le magistrali traduzioni sono di Jolka Milič (Grande ufficiale dell'Ordine della Stella della solidarietà italiana concessa dal Presidente della Repubblica Ciampi nel 2005) e di Gloria Angeli dell'Università di Udine.
L'Introduzione è stata curata da Silvia Valenti, critico d'arte e orafa. Qui il suo sito e Qui la sua Presentazione del libro.

domenica 17 settembre 2017

Poesia / La terra, la visione (Le nostre radici 1).


In queste liriche ci sono tre mondi: quello di Emma Golden Retriever che non c'è più, quello di Pablo Golden Retriever che ora mi scorta complice nelle avventure quotidiane lungo magnifici sentieri  di campagna, e il mio.
Ogni piccola scoperta, un evento magico.
Ogni passo tra i folti ciuffi d'erba dei vasti incolti che percorro di giorno in giorno, un respiro profondo di appagamento e gratitudine per quanto mi è concesso. Condividere, poi, con un amico a quattro zampe tanta beatitudine significa cogliere meglio le sinestesie del Creato.

Qui se vuoi saperne di più su La terra, la visione (Gorizia e dintorni tra realtà e sogno) le cui immagini sono costituite dalle opere ad acquerello e olio del pittore Roberto Faganel.
Le magistrali traduzioni sono di Jolka Milič (Grande ufficiale dell'Ordine della Stella della solidarietà italiana concessa dal Presidente della repubblica Ciampi nel 2005) e di Gloria Angeli dell'Università di Udine.
L'Introduzione è stata curata da Silvia Valenti, critico d'arte e orafa. Qui il suo sito e Qui  la sua Presentazione del libro.


Roberto Faganel, Le nostre radici, Acrilico su tavola, 1984.


Le nostre radici 1

Cerchi di tini rossocrosta di antiruggine.

(Sarebbe bello accoccolarmi nella loro curva
e prendere a ruotare come un Momix
di qualche magra fiera paesana.)

Calcina, verderame: fondali e paradisi
a doghe in sfascio. Relitti di un’Arca
singolare che navigò l’Apocalisse
per poi schiantarsi qui.
In questo fiume che conosce
nome a nome i morti
curandone
impossibili apparenze.

(Bisaccia sulla spalla
e nelle tasche semi di radicchio
più cari dei coralli di rosario.
Contati. Soppesati.
Avvolti in fazzoletti.

Quasi creature da ninnare
in ceste con decori di robinia.)


Roberto Faganel, Le nostre radici - Frammenti, Acrilico su tavola, 1984.


Naše korenine 1

Obroči čebrov, skorjasto rdeči od premaza proti rjavenju.

(Kako lepo bi bilo, ko bi se čepe v njihovi
krivulji začela vrteti kot eden od Momixov
na kakšnem bolj revnem vaškem sejmu.)

Gašeno apno, zeleni volk: ozadja in nebesa
iz razsutih dog. Razbitine prav posebne
barke, ki je preplula apokalipso,
da se je potem tule razbila.
V tej reki, ki pozna
vse mrliče poimensko
in goji nemogoče
zunanje videze.

(Z bisago na rami
in s semeni radiča v žepih,
ljubših od korald rožnega venca.
Preštetih. Potežkanih.
Zavitih v robcih.

Skoraj bitja za ujčkanje
v košarah z okraski iz robinije.)

(Traduzione in lingua slovena di Jolka Milič.)


Lis nestris lidrîs 1

Cerclis di brentiei ros croste di antirusin.

(Al sarès biel scrufuiâmi te lôr curve
e cjapâ a rodolâ come un Momix
di cualchi sagre magre di paîs.)

Cjalcine, verderam: fondâi e paradîs
a dovis in ruvine. Relits di un’Arcje
singolâr che e navigà l’apocalìs
par dopo vignî a sbati culì.
In chest flum che al cognòs
non par non i muarts
curantint
aparencis impussibilis.

(Carnîr su pe spale
e tes sachetis samencis di lidric
plui cjaris dai corai di rosari.
Contâts. Stazâts.
Invuluçâts in façolets.

Cuasi creaturis di drindulâ
in cos cun decorazions di robinie.)

(Traduzione in lingua friulana di Gloria Angeli.)

sabato 22 aprile 2017

Poesia / La terra, la visione - Sambuco in fiore.


Irene Navarra, Sambuco in fiore, Fotografia e Grafica, 2017.








Sta succedendo di nuovo.
Il sambuco è in fiore.
E il suo profumo dilaga.
Inebriante.


Sambuco in fiore.
Larghe scodelle colme di fragranza
esplodono corolle infinitesime
su steli stretti in mazzi
come fiotto di sorgente.
Discorrono con uve burbere
avviluppate al tronco
da gigante primitivo.

                    (Il vino della mia campagna
                    sa qualche volta di anice stellato.)



Qui per saperne di più sul mio libro.





domenica 2 aprile 2017

Poesia / La terra, la visione - Il passaggio della cometa (Annotazione a margine 2).

Questa, in calce, è l'Annotazione a margine lirica che suggella la raccolta La terra, la visione realizzata in collaborazione con l'artista Roberto Faganel. Introdotta da una splendida Critica di Silvia Valenti, narra le bellezze del Friuli Venezia-Giulia, la mia amata regione.

E sulla destra la casa di nascita di Carlo Michelstaedter.
Roberto Faganel, Il passaggio della cometa (Gorizia), olio su tela, 1997, cm 165 x 250.

Svelto appartarsi nella propria teca,
scavare un po’ di più,
rincantucciarsi attonito degli astri
a quel trascorrere da diva
quando sorvola algida
occhi appuntati alla sua scia,
bocche dischiuse per l’incanto. 

Stelle filanti fanno ala
e piovono dal trepido broccato.
Lampioni nel lago della piazza.
Il loro alone danza tetti abbacinati
che contano le lucciole impreviste.

Qualche cartiglio cosmico s’intrica
ai rami nudi scendendo dal Castello.
Faville rimbalzano tra gli embrici,
scartano cornicioni,
sgroppano le grondaie,
con testacoda lungo i davanzali
slittano sul selciato.
Scatenano gazzarre di paillettes
nell’oro disinvolto di Gorizia.
Sotto l’aureola sgargiante
di Sant’Ignazio.

mercoledì 29 marzo 2017

Poesia / La terra, la visione - La tavolozza del creato (Annotazione a margine 1).


La lirica e il dipinto dell'artista Roberto Faganel rappresentano la parte finale del libro La terra. la visione che abbiamo realizzato uniti dallo stesso sentire. Introdotto da una splendida Critica di Silvia Valenti, narra le bellezze del Friuli Venezia-Giulia, la nostra amata regione.
In questo testo poetico, voluto dallo stesso pittore come "Illustrazione a parole" dell'opera nell'immagine, interpreto l'entusiasmo di chi crea nel momento sublime dell'ispirazione. 

Forse nei fiori della Primavera
resta la somma dell’enigma
che ci trascina fuori
dal silenzio come roccia
e ci fa scrivere
dipingere
la gamma dei colori
i loro suoni
strappandoli da labbra di sirene
spalmando per rivelazioni
da spaccatura di sipario
sopra il quadrato tela/carta
di un personale istante
il suo miracolo.

Del Sublime.
Roberto Faganel, La tavolozza del creato, olio su faesite, 2008, cm 60 x 60.
- Collezione privata -

E ora il video.



mercoledì 15 febbraio 2017

Poesia / La terra, la visione (Calvario - Dinosauro 2).


Irene Navarra, Calvario - Dinosauro 2, Disegno grafico, 2017.

La groppa si dimena stamattina.
L’umore marcio esala filamenti.
Pelle spossata dalla bora.

Cobalto bulinato nell’altezza.
Grafite a scaglie schizza
sulle erbe astruse.
Una chimera buca i nembi.

Il temporale.

Da: Irene Navarra, La terra, la visione (Gorizia e dintorni tra realtà e sogno), Edizioni della Laguna, 2009.

Qui gli altri miei libri.
Qui le presentazioni de La terra, la visione.

- La copertina -

venerdì 10 febbraio 2017

Poesia / Percezioni (La luna-mappamondo).


Quattro chiacchiere con la luna.
Irene Navarra, Il sorgere della luna, Disegno grafico, 2017.


La luna-mappamondo sorge
dal San Michele. Arretro
per vederla meglio.
Le do le spalle
e corro più lontano.
Insistono le impronte.
Cave dentro l’erba.
Premono sulla nuca
i polpastrelli della luna.
Mi giro.

(Solleticata
dal crinale dell’altura
sorride compiacente.)

Da: La terra, la visione (Gorizia e dintorni tra realtà e sogno), EdL, 2009.


venerdì 14 ottobre 2016

Poesia e Arte / Irene Navarra - Roberto Faganel: La terra, la visione (L'andana tra le acacie).


L’andana tra le acacie
la svolta verso il greto
ghiaie smottanti
e gelsi indocili.
(Coreografie solcanti
i secoli. Virtuali.)
Lungo le rive dell’Isonzo
slanciano nervi elastici
sull’acqua che brusisce.

Di colpo: occhio stranito, il cielo,
fuliggine alternata a brio citrino,
stoccate e fughe.
Nello scirocco furibondo
i turbini e la tregua.
Corruscata.

Irene Navarra, La terra, la visione / Gorizia e dintorni tra realtà e sogno, EdL 2009.

Roberto Faganel, Luce nella tempesta, olio su tela, 1996.



La poesia e il dipinto fanno parte della mia raccolta lirica La terra, la visione / Gorizia e dintorni tra realtà e sogno. Pubblicata nel 2009 dalle Edizioni della Laguna in tiratura limitata e stampata su preziosissima carta veneziana color avorio, sericea al tatto, narra esperienze di empatia spirituale con la natura opulenta della mia Terra. Accanto a me: Emma golden retriever, la straordinaria creatura che mi ha insegnato a godere di ogni istante della nostra esistenza. Così, Fiaba e Realtà si sono mescolate a tal punto da evocare, durante le rituali passeggiate, un universo parallelo di sublime armonia. Questo per quindici meravigliosi anni. Poi se n’è andata. È diventata Emma che non c’è più. Emma che non c’è più solo sensorialmente, però. Lei è in me: un soffio lieve, consolatore e dolce come non mai.

Per conoscere meglio il libro, clicca Qui. E Qui. E ancora Qui.
Se vuoi, condividi il post. Perché si sappia quanto la Bellezza possa.
Grazie.

venerdì 5 agosto 2016

Poesia / All'orizzonte estremo (On the far horizon).


All’orizzonte estremo trabocca 
lo skyline cenere-argento 
dal panno liso delle fronde. 

Raccolgo un tête-à-tête 
di luci e ombre. 

Più in basso la pazienza dei filari- 
infisse-croci nella mia campagna. 
Un corvo sbuca tra le stoppie. 
Si libra. Abbozza chiazze sul selciato. 

La sera dell’Autunno che s’inoltra 
mesce la pioggia come vino biondo.

≈ ≈ 

On the far horizon emerges 
the silver-grey skyline 
of a threadbare fabric of fronds. 

I catch a tête-à-tête 
between light and shade. 

Further down, the patient rows 
like crosses driven into my countryside. 
A crow jumps out of the stubble. 
Takes flight. Leaves shadows on the ground. 

The advancing autumn night 
pours rain like blond wine.

Da / From: Irene Navarra, La terra, la visione, EDL, 2009.


P_Irene Navarra, All'orizzonte estremo_On the far horizon, AIArt e GraPhicArt, 21 Aprile 2020





sabato 11 giugno 2016

Poesia / La terra, la visione (Fili stressati e pali).


Fili stressati e pali. Cesello
fosco su indaco scurente.
Fitte falangi in stallo
con flash di spatolate
zafferano e prugna.

Tra la caligine che ammorsa
la gota destra di una luna
squincia. Il suo sorriso
imperturbabile pezzato
da fantasmi in transito.

(Nel défilé astronomico
di macchia in macchia
decrittato.)

Da: Irene Navarra, La terra, la visione, Edizioni della Laguna, 2009.

Irene Navarra, VitaMorte, olio su tela, 2015.

Dall'Introduzione di Silvia Valenti

Un’esperienza inusitata, questa di Irene Navarra, che ci trascina complice in molti universi col fatto stesso di nascere dalla memoria inconscia, per vocazione indagatrice di sé. E ciò come a voler fissare coordinate d’orientamento: stelle polari nella notte della noncuranza. Tanto da ritrovare i passi che il tempo, sebbene “giri in una sfera di cristallo” (da Prefazione), copre di polvere con il suo stesso fluire.