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lunedì 8 maggio 2017

Poesia / Senza Parole - Nel silenzio (Graffiti Writing).


Degrado di parola in formazione
sopra un intonaco scrostato.
Solo il frusciare dello spray
e tutt'al più la notte.
Parla, la notte.
Di grilli, vento.
Sussurra con l’Isonzo
in corsa parallela e piana.
Graffiti che si fissano.
Protervi.

Il Terzo che subito s'invola ha voce.
Ma solo colorata.
Permane un aleggiare di presenza.
Nessuna sillaba sonante.
L'identità diventa traccia pura.

Posi lo sguardo.
La sosta di un momento.
Giri sui tacchi.
Vai.


Le tre Entità: il Graffito, l'Osservatore, l'Autore ossia il Terzo. Egli è negatore di per se stesso del principio aristotelico di Auctoritas. Il suo è un Ipse dixit anonimo. Il semplice firmare, spesso, non concretizza la persona.


Irene Navarra, Graffito 2, Fotografia, 2017.
Irene Navarra, Graffito 1, Fotografia, 2017.


























Irene Navarra, Graffito 3, Fotografia, 2017.

Nelle immagini: Graffiti a Gorizia in Via degli Scogli (parallela al corso dell'Isonzo).

mercoledì 19 aprile 2017

Poesia / Senza parole - Rosso veneziano (con i Queen).


Rosso.
Cristalli accesi di tramonto
fissato sulla carta
alla sua anima immortale.
Fulgore di un ricordo.
Musica pulsante.

Un ricordo.
Irene Navarra, Rosso veneziano, Acquerello, 1986.

L'acquerello è veneziano di nascita.
Incantata dal riverbero scarlatto del sole al tramonto sulle esposizioni delle botteghe vetrarie, l'avevo accennato d'istinto con i miei minigodet da viaggio. E ciò mentre ascoltavo One Vision dei Queen (One flash of light yeah one God one vision...).
I tratti di china, le ditate, i graffi sono lavoro del dopo.

mercoledì 12 aprile 2017

Poesia / Senza parole - Creature (Con Shan Sa).


Informe drago all'improvviso. 
O forse un pesce.
In fondo solo macchie di colore
le creature che si sfilano dall'angolo dell'occhio.

Però con buona voce.

Creature.
Irene Navarra, Drago o Pesce?, Acquerello grafico, 2017.

Dice Shan Sa (E io le credo):

Su un sentiero coperto di foglie morte,
Il monologo di una scopa di bambù

(Da Lo specchio del calligrafo, Stampa alternativa, 2009.)

E adesso il link a Peppermint Noia.

lunedì 10 aprile 2017

Poesia / Senza parole - Intersezioni.


Curiosa di sapere
il cuore delle cose
le intersecavo per guardarci dentro
e là scoprire il nesso.
Quello che ci fa vivere
di sola melodia.

C'è una ragione in tutto.

Nel cuore della cose.
Irene Navarra, Intersezioni, Acquerello e Matita, 1964.

Nel tempo mi sono interrogata
sulla mia poltrona a fiori.
Sarà meno serena
se mi farò tanto leggera
da non lasciare impronte?

Sento dalla sua grana che s'increspa
un gelido, palpabile terrore.

E ora il video. Racconta l'anima delle cose.




domenica 9 aprile 2017

Poesia / Senza parole - Solo un ricordo (Con Ted Hughes).


Trovo un acquerello di molti anni fa. Si affoltano i pensieri. Scrivo, grata di un insolito recupero memoriale intatto di suoni, colori, profumi di un tempo che pensavo chiuso per sempre. Ora è di nuovo qui. Con qualche graffio in più e della polvere d'oro ormai bruno sulla sua patina.

Un ricordo. Di sera.
       Irene Navarra, Case sul mare, Acquerello e China, 1964.
         

Sento stasera tra le dita i pennelli
intinti dentro il mare di Sorrento
che s’inventavano un paese,
la sua spiaggia rosa
con barche a vela-
cartoncino Bristol,
la forma di una chiesa,
il campanile disadorno
tracciato sopra un cenno di pendio.

(Solo un ricordo un po' sbiadito
Che sparge in cielo ruggine leggera.)

Poi rileggo la poesia La Guida (The Guide) di Ted Hughes.
Così, capisco tutto il processo struggente che mi ha proiettata al di là da me.

Eccovi i vv. 12 - 24.

E andiamo

Nel vento.
Il vento-fiamma ─ un vento rosso
E un vento nero. Il vento rosso viene 
Per svuotarti. E il vento nero, il vento più lungo,
Il vento di prua

Per mondarti.

Quindi il non-vento, un minimo respiro,
Ti colma da facili fonti.

Io sono l'ago

Magnetico
Un tremore

Colui che cerca
Colui che trova

Da: La Guida di Ted Hughes (The Guide) in Cave Birds, Oscar Mondadori, 2001.


lunedì 13 marzo 2017

Poesia / Senza parole - Raro momento (Con Fernando Pessoa).


A volte succede.
Irene Navarra, Raro momento, Olio grafico, 2017.

E mi supporta Fernando Pessoa quando, nella lirica Isto ai versi 5 - 9, scrive:

Dizem que finjo ou minto
Tudo que escrivo. Não.
Eu simplesmente sinto
Com a imagonação.
Não uso o coração.

Da Una sola moltitudine (Adelphi, 2007)

Dicono che fingo o mento
quando io scrivo. No.
Semplicemente sento
con l'immaginazione.
Non uso il cuore.

(Traduzione di Irene Navarra)

venerdì 3 marzo 2017

Poesia / Senza parole - Noi, filosofi di pena un po' rétro (Con Fernando Pessoa).


Anime bianche veleggiano su in alto.
Come gabbiani.
Una visione inarrivabile per noi,
filosofi di pena un po' rétro
inetti a strapparci le radici
sazie del sangue nero della terra.

Così lontano resta sempre il cielo.

Non attribuiamo colpe al cielo.
Irene Navarra, L'Inferno siamo noi, Olio grafico, 2017.

E mi consola Fernando Pessoa quando, nella X delle sue Stazioni della Via Crucis ai versi 5 - 8, scrive:

D'ombra e di luce occasionale, e vaghi
gridi lontani, e passeggeri slanci
di incognito rimpianto, bagliori
di divino, quest'essere fosco e proscritto...

Da Una sola moltitudine a cura di Antonio Tabucchi (Adelphi, 2007).

giovedì 16 febbraio 2017

Poesia / Senza parole - La trasmigrazione dei sensi.


Verso l’Altrove che ti fa orizzonte.
E poi più in là.
Senza languori d’incertezze.
Senza illusioni.
Fare della distanza il tuo segnale.
E ripartirlo in toni di spartiti paralleli.
Così, solo ascoltare.

Tendendo all'Infinito.
Irene Navarra, Verso l'Altrove, Disegno grafico, 2017.

Je devine, à travers un murmure,
Le contour subtil des voix anciennes
Et dans les lueurs musiciennes,
Amour pâle, une aurore future!

Paul Verlaine, Romances sans paroles, Ariettes oubliées, Je devine, à travers un murmure
Vanier, 1902 (Œuvres complètes, volume I,p. 154). 
(Fonte: Wikisource)

Indovino attraverso un sussurro
il contorno sottile di voci antiche
e dentro i musici bagliori,
o pallido amore, un'aurora futura.

(Traduzione di Irene Navarra)


venerdì 3 febbraio 2017

Poesia / Senza Parole - Il mare sa.


Il mare come un miraggio, le sue scaglie luminose.
Laggiù al fondo del sentiero.
Sentirne la natura prodigiosa
e raccontarla.
Solo nel canto che ti inonda la mente.

Il mare è il gesto
dell'incantatore.

Stempera nei lustrini
la sostanza.

Da Il giardino di pietra in Margini, B&V Editori, 2002.

Coscienza.
Irene Navarra, Il mare sa, Acquerello grafico, 2017.

Le ciel était trop bleu, trop tendre,
La mer trop verte et l'air trop doux.

Il cielo era troppo azzurro, troppo tenero
il mare troppo verde e l'aria troppo dolce.

Paul Verlaine, Romances sans paroles / Aquarelles / Spleen,
vv. 5 - 6, Vanier, 1902 (Opere Complete, Volume I, p. 183. Fonte: Wikisource).

martedì 24 gennaio 2017

Poesia / Senza parole - Bufera,Tregua (Francesca da Rimini e Dante Alighieri).


Forme intrecciate
s'avvitano impotenti.
Un vortice le squassa.
Eternamente.

Bufera.
Irene Navarra, Bufera, Acquerello grafico, 2017.

Poi, d'improvviso,
s'acqueta la bufera.
E tace.
Fluiscono parole.

La fine del vento.
Irene Navarra, Tregua, Acquerello grafico, 2017.

Così, nella Tregua concessa da Dio, Francesca da Rimini può raccontare a Dante la sua storia.

Quali colombe, dal disio chiamate,
con l’ali alzate e ferme al dolce nido
vegnon per l’aere dal voler portate;

cotali uscir de la schiera ov’è Dido,
a noi venendo per l’aere maligno,
sì forte fu l’affettùoso grido.

"O animal grazioso e benigno
Che visitando vai per l’aere perso
noi che tignemmo il mondo di sanguigno,

se fosse amico il re de l’universo,
noi preghemmo lui de la tua pace,
poi c’hai pietà del nostro mal perverso.

Di quel che udire e che parlar vi piace,
noi udiremo e parleremo a vui,
mentre che ‘l vento, come fa, ci tace."

Dante Alighieri, La Divina Commedia / Inferno, Canto V, vv. 82 - 96.

Leggete e ammirate il dipinto di Henri Martin Francesca da Rimini e Paolo all’Inferno con Dante e Virgilio (1883), ascoltando per estremo piacere spirituale la composizione dedicata dal genovese Cesare Sanfiorenzo (1834 - 1909) al Divino Poema di Dante Alighieri. In calce a questa nota i link.

Qui il dipinto di Henri Martin.
Qui la musica di Cesare Sanfiorenzo.

lunedì 23 gennaio 2017

Poesia / Senza parole - Nebbia.


La nebbia non offusca
i segni del ricordo.
Stempera volti,
rende dolci i suoni.
Li fa sussurri soffici
di labbra inconsistenti.

Così,
se tu la inali
e chiudi gli occhi,
vedi la giovinezza di ogni cosa.
Tacendo e consentendo
al Tempo immobile
di quanto non è più.

Nella nebbia, Ritrovarsi.
Irene Navarra, Senza parole / Nebbia, Disegno grafico, 2011.

Et mon âme et mon cœur en délires
Ne sont plus qu’une espèce d’œil double
Où tremblote à travers un jour trouble
L’ariette, hélas ! de toutes lyres!

E la mia anima e il mio cuore in delirio
non sono che una specie d'occhio duplice
in cui sussulta attraverso una luce impura
l'arietta, ahimè, di tutte le lire!

Paul Verlaine, Romances sans paroles / Ariettes oubliées / Je devine, à travers un murmure,
vv. 5 - 8, Vanier, 1902 (Opere Complete, Volume I, p. 154. Fonte: Wikisource).

Visita il mio sito.

sabato 21 gennaio 2017

Poesia / Senza parole - Come il silenzio della margherita.


Come il silenzio della margherita
caduta sul suo stelo
col fieno impallidito 
che patì la falce?

Irene Navarra, Senza parole / Come il silenzio della margherita, Disegno grafico, 2017.

Cette âme qui se lamente
En cette plainte dormante,
C’est la nôtre, n’est-ce pas?
La mienne, dis, et la tienne,
Dont s’exhale l’humble antienne
Par ce tiède soir, tout bas?

Paul Verlaine, Romances sans paroles / Ariettes oubliées / C’est l’extase langoureuse, 13 - 18,
Vanier, Paris, 1902, page 153 (Fonte: Wikisource).

Quest’anima che si lamenta
in questo inerte pianto,
è la nostra, non è vero?
La mia, dici, e la tua
da cui s’effonde l'umile antifona
in questa mite sera, a bassa voce?

Paul Verlaine, Romanze senza parole / Ariette dimenticate / È L’estasi languida, 13 - 18,
Vanier, Parigi, 1902, pag. 153 (Fonte: Wikisource).

giovedì 19 gennaio 2017

Poesia / Senza parole - Solo melodia.


Dans l'interminable
Ennui de la plaine
La neige incertaine
Luit comme du sable.

Nell'interminabile
noia della pianura
incerta la neve
riluce come sabbia.

Paul Verlaine, Romances sans paroles / Romanze senza parole.
Prima edizione originale: Parigi, 1874.
(Fonte: Wikipedia)

La melodia della natura.
Irene Navarra, Senza parole / Neve sulla mia campagna, Disegno grafico, 2011.

Ci sia soltanto melodia
di lievi pennellate
a concepire
il canto.

Niente rima però perché

[…]
Si l’on n’y veille, elle ira jusqu’où?

O qui dira les torts de la Rime?
Quel enfant sourd ou quel nègre fou
Nous a forgé ce bijou d’un sou
Qui sonne creux et faux sous la lime?
[…]

Paul Verlaine, Jadis et naguère, Art Poétique, 1882,
Vanier, 1884 (Fonte: Wikisource).

[…]
Fin dove andrà, se non la tieni d’occhio?

Oh, chi dirà i torti della rima?
Quale bambino sordo o negro pazzo
ci ha forgiato questo gioiello da un soldo,
che  suona vuoto e falso sotto la lima?
[…]

Paul Verlaine, Allora e ora, Arte poetica, 1882.
(Traduzione di Irene Navarra).