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venerdì 17 giugno 2022

Poesia / Haiku: Fiaba minima.

 
Amo la solitudine dei luoghi in abbandono, ricchi solo delle tracce ruggini del tempo, ingentilite magari da cuscini di fiori ormai spontanei. Mi piacciono i graticci ceduti inesorabilmente sotto il peso di edere e gelsomini che non si arrampicano più. E deformati. Là, tra poveri resti e ricordi sbiaditi, scopro la dimensione ideale in cui vivere emozioni profonde, perdendomi nella realtà fiabesca dei miei sogni minimi.

Trono scrostato.
Scenario Nulla e Tutto.
Sono Regina.

Irene Navarra, Panchina vecchia, InstagramFoto, 2016.
- Parco del Monastero di Sant'Orsola in Gorizia -


mercoledì 15 giugno 2022

Poesia / Cronaca: La consegna (Immortalità in arrivo).


 L'immagine è volutamente nebulosa, simbolo perfetto della nostra dimensione in cui non c'è più niente di certo.
Si dissolve il mondo con un che di beffardo.
Il mondo. Sì.
Una girandola illusoria, subdola e capricciosa, che ci minaccia mentre detiene ogni controllo
e ci irride quanto e come vuole.
Così abbozziamo una sorta di linea di difesa in trincea spingendo lo sguardo oltre l'orlo della buca
di quel po' che serva a farci capire la labile limitatezza del nostro orizzonte terrestre.
Là fuori pesa un fumo denso.
Si è mangiato ogni dettaglio. 
ll cielo è invaso da tenui accensioni soffocate.
A noi non resta che il trascendente.
Il futuro ci coincide nel nostro stesso non essere progressivo.
E il ritmo di distruzione incalza con  la musica sincopata di Scott Joplin.
Un degno sfondo ironicamente sonoro per l'immortalità incipiente.

AMEN.

Irene Navarra, Senza orizzonte, Grafica, 14 Giugno 2022.

Aspetto la consegna di un regalo.
L’itinerario l‘ho seguito sul pc.
Partiva da un recapito straniero
scarabocchiato con la penna blu.
Blu misto grigio verde
cielo e nubi verso sera
o medio fondo
terra quasi nera
io non so capire
anche se là
 
di cielo e terra si parlava

So però sentire.

I palmi aperti verso l’alto
aspetto di essere immortale,
aspetto questo inusitato ruolo
mentre decade la mia carne,
il mio respiro
e soffiano i felini al mio passaggio
solcata dalla vita
come un treno in corsa.

Musica ragtime.

So questa musica che batte 
e mi sbeffeggia lesta 
e viene da lontano
dietro la linea delle zolle
ormai quasi dissolte
ambiguamente nebulosa.

Lei non è orizzonte.
 

venerdì 13 maggio 2022

Poesia / Percezioni (Dialogo).


Poco fa in campagna con Pippo Magnifico Setter.


Silvia Valenti, Dialogo, Fotografia, 13 Maggio 2022.



Scende la sera.
Cedro e Luna parlano
corteggiandosi.
Attorno a loro il cielo
porta segni inquieti.
L'alba sarà di perla e quarzo.

martedì 10 maggio 2022

Poesia / sensi residui (poesie da poco): 18 - oh se.

 

Silvia Valenti, Ballet 737, Fotografia, 2014 (Courtesy dell'artista).

oh se si potesse solamente battere le mani
per allertare fate ed elfi sotto attacco orchesco
e fossero poi armi tese come archi o spade

oh se si potessero magie per trasformare
chi aggredisce in ombra spenta
bandita ai lembi estremi
di un regno maledetto
nel corpo siderale più lontano
che non sa di sole

se solo si potesse
mi spellerei le dita e i palmi
a forza di colpirli con furore
ne farei lance e fionde
fuoco di fiamma
e tossico di cenere

63° giorno della guerra russo - ucraina

 

sabato 16 aprile 2022

Poesia / Tanka: Leggerezza (Guardando un cigno).

  
Va. il cigno.
Scivolando 
leggero verso un non so che.
Si libra, poi, con eleganza.
Un breve volo e torna, solenne, al suo mondo di grazia liquida.
Viene da una Dimensione Altra di fluido archetipo
in cui tutti gli esseri possiedono un'ingenua completezza,
acclimatata stabilmente tra la Terra e il Cielo.
Volteggia morbido.
Beato dei cerchi d'acqua suscitati a ogni minimo vibrare,
perso nel prodigioso doppio a specchio in cui - credo - gioisce la sua anima.

Irene Navarra, Leggerezza, Disegno e Grafica, 15 - 16 Aprile 2022.

Scivola lieve
a mete sconosciute -
Creatura di nube
riflessa in acque chiare
guarda il suo doppio e ride.
#Tanka 20

Io, quindi, immagino così la meravigliosa creatura che è il cigno.
Quando incurva il collo ad arco stretto e vi appoggia il becco,
sembra specchiarsi compiaciuto.
Felice di tanta sua Bellezza.

venerdì 15 aprile 2022

Poesia / Tanka: Come pupille.

 
Un ramo di ciliegio in un semplice bicchiere di vetro.
Quando dedicato, può essere spiraglio di sentimenti inesprimibili altrimenti.
Così il gesto parla: Ogni corolla un pensiero.


Silvia Valenti, Fiori di ciliegio, Fotografia, 15 Aprile 2022 (Courtesy dell'artista).


Come pupille
si schiudono i petali
del mio ciliegio -
Guardando specchi tersi
di Amore universale.
#Tanka 19

U-May

giovedì 14 aprile 2022

Poesia / Cronaca: Giorno 49° della guerra in Ucraina - 49th day of Ukrainian war.

 
Per le sorelle e i fratelli ucraini.
Dedicated to my Ukrainian sisters and bothers.

Irene Navarra, Nel Bianco, Fotografia, 10 Aprile 2022.


Alzando gli occhi
dal sangue e dalla morte
di questa guerra insana
che uccide le sorelle ucraine
e i miei fratelli-
eroi di intrepide battaglie
vedo
nuvole e fiori immacolati
come trapunte lavorate ad arte
da vecchie mani esperte
per coprire il mondo.

Lassù, nei campi attorno a Kiev,
non so se il cielo è in grado di versare luce
non se se i meli hanno il coraggio di fiorire.
Là, nei campi attorno a Kiev
e in tutti i luoghi dell’Ucraina invasa,
l’uomo ha spalmato la sua patina infeconda
mentre ogni Dio serra le palpebre
e si rivolge altrove.
 
13 Aprile 2022
Giorno 49° della guerra in Ucraina

🔺🔻🔺🔻🔺🔻🔺🔻🔺🔻🔺🔻🔺🔻🔺🔻🔺

Looking up
from blood and death
of this insane war
killing the Ukrainian sisters
and my brothers-
heroes of intrepid battles
I see
immaculate clouds and flowers
like artfully crafted quilts
by old skilled hands
to cover the world.
 
Up there, in the fields around Kiev,
I don't know if the sky is able to shed light
neither if the apple trees have the courage to bloom.
There, in the fields around Kiev
and in all places in invaded Ukraine,
man has smeared its infertile patina
while every God closes his eyelids
and turns elsewhere. 
 
April 13, 2022
49th day of Ukrainian war 

lunedì 7 marzo 2022

Poesia / Cronaca: il Caso e la Storia.

 

Eugenio Bernes, L'essenza delle battaglie, C.A.G.E. ART, 2013 (Courtesy dell'artista).


Se il Caso fosse più invasivo
saprebbe giocare la sua mossa.
Così, come gioca il Caso.
E me lo immagino, questo Signor Caso,
mentre sfida a scacchi un qualche Dio
e in apertura si consolida.
con un gambetto.
Forse di donna.

Però è il Caso.
E quanto piace a me non gli interessa
perché Lui sposta i pezzi
con innocente indifferenza.
Non c'è una regola.
Nessuna applicazione.
Vincere? Perdere?
Che differenza fa.
Lui è il Caso
che non redige mai capitoli di Storia
e mentre Lei avviene
la lascia titolare dagli umani
come fosse una novella immaginata
nel chiuso di una torre
mentre fuori infuriano i contagi
e si preparano testate nucleari.

Dentro la suo limbesca tana
osserva con distacco naturale
visioni apocalittiche
di questa nostra Terra.
Siamo il suo film
in costante proiezione.
E Lui lo guarda.
Nemmeno in noia.
Finché non interviene imperturbabile.
Con aria assente.
Talvolta noi pensiamo di irretirlo
a un determinismo spicciolo
e dichiariamo di aver fatto patta.
Ma Lui già volge gli occhi altrove.
Davvero indisponente.

Se vuoi saperne di più sulla C.A.G.E. Art di Eugenio Bernes clicca QUI.
QUI  puoi leggere meglio la documentazione critica relativa.

giovedì 3 marzo 2022

Poesia / Cronaca: Di notte.


In una notte di cobalto limpido tutto il male sembra lontano.
La guerra con la sua sofferenza atroce è una ferita resa più lieve dalla Bellezza.
Oh, se si potesse vivere sempre in Lei.

Irene Navarra, Il Mausoleo di Villa Russiz, Capriva del Friuli, Fotografia, 2 marzo 2022.

Me ne sto qui.
Di notte.
Respiro aria gelida
che rende ghiaccio il corpo.
La scalinata in pietra
è un trono solitario
da cui sventaglio sguardi sulla valle
penetrando il buio.
Raro abbaiare di cani.
Qualche luce.
Il cielo è mappa di percorsi chiari.
Intermittenti
I raggi della Luna sono lacci in vetro
per l’anima che sale a ritrovare stelle.

2 Marzo 2022
U-May

domenica 20 febbraio 2022

Poesia / Cronaca: Fuori di senso - Incontri inattendibili.


Tra gli strati di colore sparsi a pennellate istintive su un qualsiasi supporto (o anche nel cielo, stando attenti con la fantasia a ché ci restino), tra questi strati di colore possiamo trovare di tutto: alberi, strumenti musicali, erba, il Sole che si fa livido, due mostruose Lune avvelenate che riversano umori d'inchiostro, dei limitati brandelli di Terra inabili a trattenere le forme comuni, personaggi più o meno illustri (forse anche illustrati) che sembrano a casa loro.
Tra tali strati di colore così genuini vince, dunque, lo spostamento di senso.
Uscire di senno, insomma, per crearli.
Uscire di senno.
E iniziare un viaggio alla conquista delle ragioni segrete dei folli.
Allora, in quei rari momenti di panica lucidità, trionfa il Surreale e si materializza, dai vari giochi di tinte, una Dimensione straniata dai caratteri ambigui.

Là, in quel MondoAltro spesso CromoDistorto, trovo una comoda tana in cui acciambellarmi come un gatto beatamente pago.
E, mentre riposo e mi ritempro, attorno a me gira un carosello di fantasmagorie e si preparano in sordina gli Incontri inattendibili durante i quali so che mi ammanterò di tranquilla Somma Sapienza.


Irene Navarra, CromoMediazioni, Disegno Grafico, 17 Febbraio 2022.

Un'inversione?
Erba gialla, Sole verde,
Violini viola in cielo argento chiaro/scuro
suonati dai rami delle acacie
con archetti propri.

Immaginare porta a rovesciare e credere.

Così traghetto la mia solitudine
verso accettabili rimedi.
Stesa sull'erba fredda del giardino
osservo scene togli fiato
e sento melodie talmente nuove
da non essere ancora state scritte.

Nel mio perimetro sacrato:
Chagall ammicca dietro lo schermo di una nuvola,
Pessoa cammina sotto jacarande in fiore
sicuro di essere a Lisbona,
sfilano compassati gli eteronimi
(i suoi, i miei)
leggendo poemetti archetipi.
Alice, dal Paese delle Meraviglie,
felicemente capovolta mi sorride.

IQ48, 17 Febbraio 2022

giovedì 10 febbraio 2022

Poesia / Cronaca: Intimità profonda.

 

Irene Navarra, Lo specchio dell'anima, Fotografia, 29 Marzo 2020.

Ho molti amici ultimamente.
Intimi.
Do del tu rispettoso a tutti quanti.
Non faccio differenze tra un fiore e un albero,
o tra una nuvola e la pozza in cui si specchia.
Interloquisco calma.
Le parole mi escono dall'anima in flusso d'acqua fresca.
Senza alcun suono.
E allora, mentre la solitudine dilegua,
mi appare un Tutto che non saprei ridire.
Il mio compagno d'avventure, Pippo Setter,
segue la rivelazione.
Fissa prima la pozza
poi la nuvola alzando lento il muso
e infine me. Per un momento.
Muto e respirando piano.

La nostra Voce Vera scioglie un canto
corrivo al moto delle sfere.
Così la sofferenza cola nel filtro della Terra
e noi saliamo.
Ali di velo.
Frammenti infinitesimi di cielo.

IQ48

domenica 18 luglio 2021

Poesia / Futura-Mente: Non più.

 

“… non so più andare sull’altalena / di un fil di lana…”*
ed è triste intuire
l’inizio del grigio
la fine del volo
il buio che incalza.
Non è la luce a mancarmi.
È lo splendore dell’accorgersi.
È lo stupore del vedere
da stretti spiragli.
Vedere.

*Dalla canzone “I bambini fanno oh” di Giuseppe Povia.

domenica 25 aprile 2021

Poesia / Haiku: Anima.


Apparizioni fugaci del giorno in cui ho salutato mia madre per l'ultima volta.

Batteva un ramo di melograno alla finestra del luogo in cui ci trovavamo.
Lei ormai senza respiro.
Io appesa al filo labile del ricordo.
Batteva il ramo con il suo frutto rosso al vetro smerigliato.
Un'anima in saluto.

Entro breve sarebbero apparsi gli Angeli.

Anima tersa
in corpo vegetale –
Di luce e vetro


Irene Navarra, Anima, Disegno grafico, 2014.


martedì 20 aprile 2021

martedì 13 aprile 2021

Poesia / Percezioni: Le pietre del mio fiume (Meditazione cromatica in Grigio e Azzurro).


I pendii sassosi del mio fiume.
Un nastro di ricordi.
Lastre d’ombra.
La pietra ha occhi grigi
del grigio fondo della storia.

Ferma davanti al masso erratico
che rotolò fin qui in tempi arcani
seguo il suo sguardo indocile
rivolto all’alveo rasente.
Come se fosse quella la sua meta.

Allora il cuore batte onde azzurre.
Così le strade dell’andare
hanno una luce d’acqua
che fluisce
verso il termine del mare.

E-vado
sul il sentiero scivoloso
irto di spine tra roccioni bruni.
Il cielo ha solo cenere.
Eppure canto.


Irene Navarra, Sovrimpressioni, Olio grafico, 12 Aprile 2021.



sabato 10 aprile 2021

Poesia / Haiku: Pizzi impigliati.


Pizzi impigliati
sui rami del Susino.
Esposizione.

Irene Navarra, Pizzi impigliati, Fotografia, 2020.

Poesia / Percezioni: Transiente.


Foto di Stefan Keller da Pixabay .


Nel sogno di illusione arborea,
che mi si apre ogni mattino
quando le palpebre fibrillano
su occhi impazienti di vedere
ma la mente rifiuta di assentire,
resto serena e immobile:
aspetto la mia Beatitudine
che arriva metamorfica e puntuale.

Senza più il peso greve della carne
ho rami e foglie tra i capelli
fibre setose al posto della pelle
e radico impetuosa.
Come pianta sana.
Sono - nel sogno almeno -
un organismo transiente
frutto di trasformazione.

Mi chiamo sempre Irene
so che ho una casa, un cane,
una famiglia: un vivere normale.
So però pure che,
nel dormiveglia, mi addentro
in una vita altra
scandita da fruscii, lusinghe lievi,
suoni di coccole armoniose
che ritmano tra loro.

Se sento un tocco sulla spalla
- sempre nel sogno di illusione arborea -
scorgo racemi e bacche attorno a me
che slacciano linguaggi di movenze
in schiocchi brevi e rapide sferzate.
Si snoda allora il Sovrumano:
il mio Legato inizia a raccontare
nel codice privato
ch’è la sua favella.
Io sto bene.
 

lunedì 5 aprile 2021

Poesia / Percezioni: Yin Yang (da "Minimondi").


L'inchiostro esplode dentro il bianco.
Il nulla e poi il tutto.
Notte versata dentro un’alba chiara,
occhi del giorno umidi di buio.

Da: Irene Navarra, Minimondi, Luglio Editore, 2017.

Irene Navarra, Camelie in Bianco-Nero, Fotografia, 2021..

Sogno talvolta una spirale
bianco puro e blu cobalto
che travolge
e cambia il mio colore.
Mi penetra di opposti.
Crea un genoma alieno
e mi rinnova.

Da: Irene Navarra, Minimondi, Luglio Editore, 2017.

venerdì 26 marzo 2021