Se il Caso fosse più invasivo
saprebbe giocare la sua mossa.
Così, come gioca il Caso.
E me lo immagino, questo Signor Caso,
mentre sfida a scacchi un qualche Dio
e in apertura si consolida.
con un gambetto.
Forse di donna.
Però è il Caso.
E quanto piace a me non gli interessa
perché Lui sposta i pezzi
con innocente indifferenza.
Non c'è una regola.
Nessuna applicazione.
Vincere? Perdere?
Che differenza fa.
Lui è il Caso
che non redige mai capitoli di Storia
e mentre Lei avviene
la lascia titolare dagli umani
come fosse una novella immaginata
nel chiuso di una torre
mentre fuori infuriano i contagi
e si preparano testate nucleari.
Dentro la suo limbesca tana
osserva con distacco naturale
visioni apocalittiche
di questa nostra Terra.
Siamo il suo film
in costante proiezione.
E Lui lo guarda.
Nemmeno in noia.
Finché non interviene imperturbabile.
Con aria assente.
Talvolta noi pensiamo di irretirlo
a un determinismo spicciolo
e dichiariamo di aver fatto patta.
Ma Lui già volge gli occhi altrove.
Davvero indisponente.
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