Non ci sarà tepore è la seconda lirica della silloge Il sorriso della Morte dedicata all'artista mio conterraneo Anton Zoran Mušič (Qui la prima). Egli fissò sulla tela l'esperienza dell'internamento a Dachau creando il ciclo pittorico Non siamo gli ultimi.
Nel 2004 si tenne a Gorizia una sua antologica alla cui inaugurazione fui presente.
La visitai quella volta e poi molte altre.
Entravo in religioso silenzio, mi fermavo davanti a un quadro, lo osservavo trattenendo il respiro, cadevo in una sorta di trance che mi proiettava nei luoghi rappresentati.
Sentivo i soggetti dei dipinti quasi fisicamente.
Il pietoso itinerario durò a lungo.
Giorno dopo giorno ne acquisivo il senso.
Finché seppi di poterli raccontare. E ciò avvenne nel gennaio dell'anno dopo.
Completai la raccolta il 25 maggio 2005. Quando lui si spense.
Nacque così Il sorriso della Morte.
Non ci sarà tepore è la seconda lirica della silloge Il sorriso della Morte dedicata all'artista mio conterraneo Anton Zoran Mušič (Qui la prima). Egli fissò sulla tela l'esperienza dell'internamento a Dachau creando il ciclo pittorico Non siamo gli ultimi.
Irene Navarra, Il sorriso della Morte / Non ci sarà tepore, Disegno grafico, 2017. |
(per un fragile pianto
o una preghiera sussurrata)
si scaverà il costato
e ci riaccoglierà pietosa
nel suo grembo
che ha figliato da generazioni
miseri segni nere-croci
così sottili
da apparire graffi,
finché nell'ocra scarna
che sembra sollevarsi piano
in un sospiro rattenuto
né un filo d'erba
né una spora viva
saranno invasi dalla Luce
perché la mente è avara
e l'anima avvizzita
intende solo il grigio
strinato da ferite infette,
non ci sarà tepore