Breve racconto lirico della lotta tra il Bene e il Male
come Nota a Margine delle Leggende op. 59, B. 117, di Antonín Leopold Dvořák.
Personaggi: Armònia, Mostro.
Irene Navarra, Apocalissi 1, Disegno grafico, 8 agosto 2020. |
La prima volta che, su suggerimento dell'amica pianista Michela Cuschie, ho ascoltato le Leggende di Dvořák, mi sono sentita invadere da uno sconfinato senso di gratitudine per il musicista e per chi mi aveva portata a conoscerle. Poi, mentre mi compiacevo con una sorta di sensualità innocente di quell'esperienza, mi si formavano nella mente strutture mutevoli conteste di chiarore e tenebra e risaltanti sul sfondi quasi apocalittici. Non erano personaggi veri e propri quelli che lottavano nel mio mondo temporaneo fatto di suoni, sfumature, bagliori accesi e subito spenti. Erano aspetti di quel vasto affresco primordiale che noi supponiamo alla base della civile consistenza. Era il mito d'origine. La lotta tra il Bene e il Male in cui il mio Bene aveva un fluire armonico, il Male invece si reggeva sull'orrido e sul deforme: caratteri, questi, che intuivo inevitabili per chi non aveva mai conosciuto una carezza. Il fulcro, quindi, delle mie fantasie era una guerra. Mi imperversava dentro in colori a contrasto e sembianze ora dense, ora tenui e - lo sentivo con chiarezza - doveva riuscire gentile. L'Armonia avrebbe vinto qualsiasi rabbia. Sbaragliando con cauta determinazione ogni spunto d’odio.
Iniziai quindi il mio personale percorso lirico con Assetto di guerra, la cui sostanza di canto si correlava alla Prima invenzione dell’opera. Ne seguirono altre quattro, cesellate attorno ai Movimenti che suscitavano in me un'eco vasta e duratura. Le chiamai Onde. Perché questa era la movenza di fondo dei vari testi. Sinusoidi spumose e trasparenti che si dilatavano, avanzando e ritirandosi in vortici di tempesta siderale, fino alla calma assoluta dell'universo finalmente rasserenato. Lo sconfinato Mare dell'Essere era, allora, la quinta scenica adatta e imprescindibile.
Se così doveva accadere, dunque, così sarebbe accaduto.
Con buona pace del mio pensiero razionale.
Amen.
N.B.: le Leggende op. 59, B. 117, originariamente scritte per duo di pianoforte e poi riviste per un'orchestra ridotta, sono dieci invenzioni poetiche in cui l'autore, ispirato dal fermento dello spirito nazionale boemo, esprime con fervida immaginazione la sua calda interiorità. La loro composizione risale all'inizio del 1881. Qui di seguito vi propongo la versione integrale orchestrata, per esecuzione della Scottish Chamber Orchestra e con la direzione di José Serebrier. Buon ascolto. Su You Tube potrete trovare anche delle valide interpretazioni per pianoforte a quattro mani (Antonin Dvořák -Legends op.59 Ani & Nia Sulkhanishvili).
Un rilievo iconico: le immagini che accompagnano i testi hanno necessariamente consistenza cosmica e sono mie pure creazioni dettate dalla musica.
Irene Navarra, Apocalissi 2 / Assetto di guerra, Disegno grafico, 8 agosto 2020. |
Onda 1: Assetto di guerra
Di spuma il corpo e il cuore
affronto una battaglia strana.
Combatto un Essere deforme
ornata di un fervore etereo
che dona solo cenni di carezze.
Il vento mi darà una voce cristallina
per penetrare in ogni poro
della sua sostanza.
Così l’annienterò.
Vibrando confidente.
E divenuta cerchio d’onda,
lo abbaglierò di pura leggiadria.
Grazie, avevo proprio bisogno di qualche cosa di bello per rilassarmi..
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