Oh, se si potesse risolvere così ogni conflitto!
La guerra gentile
Breve racconto lirico della lotta tra il Bene e il Male
come Nota a Margine delle Leggende di Antonín Leopold Dvořák
Personaggi:
Armònia
Mostro
Breve racconto lirico della lotta tra il Bene e il Male
come Nota a Margine delle Leggende di Antonín Leopold Dvořák
Personaggi:
Armònia
Mostro
Irene Navarra, La guerra tra Bene e Male - Armònia e Mostro si incontrano a Mariupol, Disegno grafico, 25 Aprile 2022. |
La prima volta che, su suggerimento dell'amica pianista Michela Cuschie, ho ascoltato le Leggende di Dvořák, mi sono sentita invadere da uno sconfinato senso di gratitudine per il musicista e per chi mi aveva portata a conoscerle. Poi, mentre mi compiacevo con una sorta di sensualità innocente di quell'esperienza, mi si formavano nella mente strutture mutevoli conteste di chiarore e tenebra e risaltanti sul sfondi quasi apocalittici. Non erano personaggi veri e propri quelli che lottavano nel mio mondo temporaneo fatto di suoni, sfumature, bagliori accesi e subito spenti. Erano aspetti di quel vasto affresco primordiale che noi supponiamo alla base della civile consistenza. Era il mito d'origine. La lotta tra il Bene e il Male in cui il mio Bene aveva un fluire armonico, il Male invece si reggeva sull'orrido e sul deforme: caratteri, questi, che intuivo inevitabili per chi non aveva mai conosciuto una carezza. Il fulcro, quindi, delle mie fantasie era una guerra. Mi imperversava dentro in colori a contrasto e sembianze ora dense, ora tenui e - lo percepivo con chiarezza - doveva riuscire gentile. L'Armonia avrebbe vinto qualsiasi rabbia. Sbaragliando con cauta determinazione ogni spunto d’odio.
Iniziai quindi il mio personale percorso lirico con Assetto di guerra, la cui sostanza di canto si correlava alla Prima invenzione dell’opera. Ne seguirono altre quattro, cesellate attorno ai Movimenti che suscitavano in me un'eco vasta e duratura. Le chiamai Onde. Perché questa era la movenza di fondo dei vari testi. Sinusoidi spumose e trasparenti che si dilatavano, avanzando e ritirandosi in vortici di tempesta siderale, fino alla calma assoluta dell'universo finalmente rasserenato. Lo sconfinato Mare dell'Essere era, allora, la quinta scenica adatta e imprescindibile.
Se così doveva accadere, dunque, così sarebbe accaduto.
Con buona pace del mio pensiero razionale.
Amen.
N.B.: le Leggende op. 59, B. 117, originariamente scritte per duo di pianoforte e poi riviste per un'orchestra ridotta, sono dieci invenzioni poetiche in cui l'autore, ispirato dal fermento dello spirito nazionale boemo, esprime con fervida immaginazione la sua calda interiorità. La loro composizione risale all'inizio del 1881. Qui di seguito - in calce ai testi - vi propongo la versione integrale orchestrata, per esecuzione della Scottish Chamber Orchestra e con la direzione di José Serebrier. Buon ascolto. Su You Tube potrete trovare anche delle valide interpretazioni per pianoforte a quattro mani (Antonin Dvořák -Legends op.59 Ani & Nia Sulkhanishvili).
Onda 1: Assetto di guerra
Primo movimento - Allegretto non troppo, quasi andantino, D moll
Di spuma il corpo e il cuore
affronto una battaglia strana.
Combatto un Essere deforme
ornata di un fervore etereo
che dona solo cenni di carezze mute.
Il vento mi darà una voce cristallina
per penetrare in ogni poro
della sua sostanza.
Così l’annienterò.
Vibrando fiduciosa.
E divenuta cerchio d’onda,
lo circuirò di pura leggiadria.
Onda 2: Strategie
Secondo movimento - Molto moderato, G dur
Intanto percepiamo i nostri umori.
Fangoso, il suo, sul mio corpo leggero.
Si muove in lente scie.
Vorrebbe possedermi
mentre mi avvolgo in spire
e filtro nel suo fiato
piegando la violenza bruta
al mio sgorgare sciolto.
Onda 3: La battaglia
Terzo movimento – Allegro giusto, G moll
Uno stillare tenue
coi fiori blandi dell’Aurora
attorno alla materia orribile
sorpresa della mia bellezza.
E il sole che trionfa sui pensieri
serrati in scatole di Tenebra.
E l’Allegria che si fa strada
e sale lungo i canaloni stretti
di una vita opaca.
Verso la cima.
E oltre.
Mirando al punto luminoso
dove la terra scopre il cielo.
Onda 4: La vittoria
Sesto movimento – Allegro con moto, Cis dur
La tregua abnorme prima della fine
porta un pulsare eccentrico.
Follia di sensi inquieti.
Lo vedo chiaramente, ora.
Lui che si allenta a un dilagare
azzurro. Azzurra nube espansa
nel mio sguardo.
Insisto dentro un ritornello
che si armonizza all’aria fervida.
E sta.
Bimbe di porcellana in vesti bianche,
il mio esercito gentile.
Armate ad arabeschi come i pizzi
rugiadosi delle ragne in caccia
tessono trame lusinghiere.
Ta da, Ta da, Ta da, Ta da, Ta daaaa.
Ta da, Ta da, Ta da, Ta da, Ta daaaa.
Io filo stami di una nuova essenza.
Lui si adagia.
Onda 5: Rinascita
Decimo movimento – Allegro con moto, Cis moll
Uno rapido sussulto nella mente.
Bagliori in velature lievi.
Sento che Lui mi accetta
e si conforma.
Comunica visioni astrali.
Quelle d’Inizio.
Immagini si snodano:
la nascita in cristalli cosmici,
i voli iridescenti,
la caduta.
E poi
anelli che si legano
ad anelli sempre più radiosi.
Siamo due fiamme vive
in libero fluire.
Fremiti puri e consenzienti.
dello stesso cuore.