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Irene Navarra, Tramonti e naufragi, Fotografia, 2015. |
A occhi semichiusi fisso meglio
il tattile scoccare assorto
del tramonto che si beve il cielo.
La vista mi si incurva dentro,
naufraga nella gola e ruba il cardo
verdeargento del mio cuore.
Per sezionarlo e tappezzarne
la mia stanza di inavvertibili pareti
e vaghi soffitti di cemento.
La luce segna troppo nettamente
i contorni delle cose. Divora
l’uniforme grigio e la sua pace.
(Da: Irene Navarra,
Dentro, Luglio Editore, 2013.)
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E ora il video di presentazione del mio Dentro.
VideoContaminazioni liberamente ispirate all’opera della pittrice Vilma Canton Lautieri.
Dal Buio dello sfondo emerge l’Oro delle immagini che scorrono o ruotano in moto discontinuo
per altalenanti apparizioni e dissolvenze. A significare l’infinita ciclicità dell’Essere/Non-Essere e
l’affacciarsi del Divino nelle vicende umane. Burattini spuntano dalle crepe della materia cromatica
mentre la voce narrante evoca il suo Vuoto particolare percorrendo le regioni astratte del pensiero.
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Bella la poesia con un buon contenuto . Sei una grande osservatrice.
RispondiEliminaIl video è fantastico