Scrive Graeme Sims a pag. 254 del suo libro Una meravigliosa vita da cani (Sperling e Kupfer, 2011):
"Il legame con un cane può durare oltre dieci anni, e può essere meraviglioso se gestito nel modo giusto, ma anche più brutto di quanto avreste mai potuto immaginare se impostato nel modo sbagliato (e sarà il vostro cane quello che soffrirà di più).
Lo dovete a lui, a voi e a quelli intorno a voi. Siete voi che scegliete: fatelo bene, e assicuratevi di abbinare il vostro stile di vita e il vostro carattere al cane giusto. Una persona molto impegnata, con poco tempo libero a disposizione, deve valutare seriamente il desiderio di tenere un cane. Il dono più grande che potete fargli è dedicare del tempo al suo benessere. Se siete oberati da altri impegni, allora è meglio non prenderne."
Sono parole sacrosante. Tutti noi dovremmo meditare molto seriamente sul loro significato. Se lo si facesse, e si aprisse il nostro cuore alla comprensione del mondo animale, ci sarebbe più felicità condivisa. E un'energia positiva farebbe brillare i nostri brevi giorni su questa Terra, che spesso non ci meritiamo.
Immagine Pixabay (ractapopulos). |
Nel sogno e oltre / Per un cane speciale che non conosce l'amore.
Cane dal manto bianco a macchie rame,
ho il tuo musetto da Snoopyno accanto
nel sogno azzurro che mi culla
mentre danza l’Alba.
Un fremito di ciglia e poi la luce
avanza da nemica satura di strazio.
Così la realtà si fa per me di lama viva
(Grondano le pareti del tuo pianto
di creatura orfana di storia.)
Da ricordare:
Nell’ ordinamento attuale il sentimento per gli animali trova tutela costituzionale e riconoscimento nel diritto comunitario, anche alla luce della Legge 4 novembre 2010, n. 201 ˗ ratificante la Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia, adottata a Strasburgo il 13 novembre 1987 ˗ secondo la quale “deve essere riconosciuto un vero e proprio diritto soggettivo all’animale da compagnia”.
Questo è stato stabilito anche dalla nona sezione civile del tribunale di Milano, con Decreto del 13 marzo 2013, quando ha affermato il principio per cui l’animale non può più essere collocato nell’area semantica concettuale delle “cose” ex articolo 923 del Codice Civile, dovendo essere riconosciuto come “essere senziente”, vale a dire come soggetto non umano capace di avere sensazioni ed esperienze. Gli animali infatti sono essere sensibili, provano la contentezza ed il dolore sia fisico che psichico, hanno una certa forma di intelligenza che permette loro di capire.
Qui se volete saperne di più sul Codice di diritto animale pubblicato nel luglio di quest'anno per cura di Raffaele Guariniello.
Nessun commento:
Posta un commento