Alla fine della notte talvolta avviene che l'Aurora sembri perduta.
Non è una bella sensazione.
Non è una bella sensazione.
Il Buio incombe protraendosi in modo innaturale.
Le cose sono flebili fantasmi spenti dai contorni vacui.
Il cuore batte impazzito.
Un mondo tanto cupo non lo voglio.
Il fremito di luce, che si accende repentino per poi morire, non mi basta.
Lei, l'Aurora dita di rose, ha paura di noi
e si riaccoccola nel suo nido confortante colmo di lucciole siderali?
Non la meritiamo la sua veste di raso morbido.
Siamo assassini di Bellezza.
Il male striscia negli umani come serpe tossica.
Allora prego.
E tutto si riassesta in un chiarore pastello che avanza
e mi travolge,
trascinandomi nel vento.
Vento io stessa.
Ora parlo la lingua segreta dei cipressi.
Fruscio leggera
solleticando il cielo con le parole sonanti del mattino.
Irene Navarra, La morte dell'Aurora?, Fotografia e Grafica, 21 Giugno 2021. |
Quando all'auroracade il velo(me ne accorgo perun fremito di luce),arretro dalla vita.
Poi, se un'ombra rosatocca i queruli cipressi,prego, vibrando grataal vento del mattino.
Irene Navarra, Margini / L'anima clandestina: Quarta maschera, B&V Editori, 2002.
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