Se non cerchiamo negli anfratti della nostra mente
l’Ombra che ci contiene,
corriamo il rischio di morire
ignari del suo tempo.
(Da "Preludio" in "Derive")
P_Irene Navarra, Lo stregone, AIArt, 23 Febbraio 2024. |
Torrido
argento cola sulle tempie
da un controcielo tetro
che è solo su di noi
e fa da scudo al Sole.
La privazione della Luce
s’inarca nella gola
ed è rivoluzione timbrica
di sistri risquassati
sopra tagli lividi.
Tintinna
lo strumento che vorrebbe
svegliarci dal letargo
ma lo stregone sordo sbaglia il ritmo,
il nostro cuore stona il canto.
Così alzando i piedi in goffe scarpe
battiamo colpi duri sulla terra
persuasi di danzare
con un parziale errore
un’estasi parziale.