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giovedì 20 febbraio 2025

Poesia / Cronaca: I giorni senza Verde.

 

P_Irene Navarra, Improvvisando il Verde, AIArt e GraPhicArt, 20 Febbraio 2025


Ci sono giorni in cui la mia natura
- di per sé Verde -
si spegne grigia insieme con il fiato.
Allora resta solo immaginare
di colorarmi come se giocassi,
recuperando il quando le foglie delle margherite
- strofinate tra le mani e un po' mangiate -
mi fossero gemelle cellulari di un genoma
fresco di clorofilla intatta.
Storie di ragazzina troppo fantasiosa
adesso ancora affascinanti
sedendo - gambe in croce - sul mio prato,
o nel rifugio compiacente della casa solitaria,
se chiudo gli occhi e conto lentamente
1, 2, 3,
fino al prodigio di sentirmi nuova.
Così seguo nei palmi come foglie
la mappa delle nervature, 
con le pupille volte all'orizzonte,
le ascese ripide delle colline
fruscianti una lingua universale,
i segni frastagliati delle nubi
che chiudono gli stami nella loro ovatta.
E mi coloro a poco a poco
di Verde che tripudia
cambia la sostanza
mentre la vita va.
Solenne per il mito del Ritorno
in cui mi faccio bella e pura e in pace.

mercoledì 19 febbraio 2025

Poesia / Tanka 78: Verde ( Un Mito di trasformazione).

 

Irene Navarra, Verde, AI Pastelli su superficie ruvida, 8 Agosto 2023


E scaturivo
stillando linfa verde
dal bosco fitto -
Cosparsa chiome e pelle
di smeraldo limpido.
#Tanka78

Poesia / Ambigua-Mente-Lirica: Futuro (con Tanka)..

 

P_Irene Navarra, Dietro la ragnatela, AIArt e GaphicArt, 19 Febbraio 2025.
- Su in Bozzetto a matita: Autoritratto -



Se poi parliamo di futuro
- sapendo il nero da cui vengo -
anche la ragnatela
che mi avvolge ha il suo perché. 
Come un velo esile, tenace
si adatta alle mie forme.
Resta.
Seconda pelle eterea
che informa quanto sta al di là da me
rendendolo sfumato.
Più accettabile.



Fragile vivo
dietro la ragnatela.
- Sogguardo il mondo -
Così mi adatto meglio
al duro che mi attende.
#Tanka109


martedì 18 febbraio 2025

Poesia / Ambigua-Mente-Lirica: Fili di Luce.



P_Irene Navarra, Fili di Luce, AIArtn e GraphicArt, 18 Febbraio 2025.


Fili di Luce attorno a me.
Escono dalle pietre,
dalla terra del mio giardino,
dall'erba - residuo dell'estate.
Le cime sono piume bianco fulgido.
Profumate.
Muschio, ambra, benzoino.
Espandono nell'aria un benefico flusso.
Così, avvolta in seriche promesse,
nuoto nel mare dell'Essere infinito.
Sono una buona nuotatrice.
Onda per onda, galleggio
confidente sopra le alghe carezzevoli.
Mi riconoscono Sirena
e amano quest'ondeggiare calmo
del mio corpo sospeso
nel liquido amniotico del Mondo.
Mi abbandono.
Confusa al Tutto,
sento la vita come un fiore
contesto di Fulgori.
In protezione complice.


P_Irene Navarra, Improvvisamente Luce, AIArtn e GraphicArt, 18 Febbraio 2025




Poesia / Cronaca: Verde smeraldo.

 


P_Irene Navarr, Verde Smeraldo, AIArt e GraPhicArt, 18 Febbraio 2025.


L'erba è più Verde oggi.
A tocchi di sfacciato Ruggine
si alterna lo Smeraldo di questi fili
che chiedono la Luce.
Anche il mio cuore è di Smeraldo.
Batte adesso un tempo naturale
vibrante con il ritmo del Creato.
E Tu, Signore di Tutto ciò che è,
sorridi in ogni sfumatura, brillio, profumo
donati alla veste dell'Inverno.
Sia Gloria all'Anima in risveglio
profusa dal Tuo Sacro Sguardo.


P_Irene Navarra, Senso Verde, AIArt e GraphicArt, 18 Febbraio 2025.
.

domenica 16 febbraio 2025

Poesia / Ambigua-Mente-Lirica: Fiore oppure Pietra.



P_Irene Navarra, Pietra per Amore, AIArt e GraphicArt, 16 Febbraio 2025.


Quando mi muterò in un Fiore
come il Gelsomino, la Viola, un Astro settembrino
o in una pietra
come il Quarzo, la Giada, l'Ametista
vorrò ottenere un cambiamento consono:
sapere prima il mio colore, 
la compattezza, la nuance del mio profumo...
La nuova essenza sostanziale
dovrà entrare in me col mio consenso.
Indipendente da quanto sto vivendo.
Potrebbe essere il contrario:
Fiore per Ira, Pietra per Amore.
Un contrappasso emozionale
carico di simboli.
Armonizzando.

Tutto mi si rapporta alla natura,
Alla sua voce confidente.
Così io sono spesso Pietra oppure Fiore.
E ci sto bene.
Davvero.


P_Irene Navarra, Fiore per Ira, AIArt e GraphicArt, 16 Febbraio 2025.


sabato 15 febbraio 2025

Poesia _ Ambigua-Mente-Lirica: Di Ruggine e di Azzurro.


Metaforicamente.

P_Irene Navarra, Azzurro e Ruggine, AIArt e GraphicArt, 15 Febbraio 2025.



Emergo dalla pietra e dai residui
- ruggine perversa - degli anni ormai trascorsi.
Sì, sorride in me la Grazia della Leggerezza,
ma nel riserbo della Sprezzatura.
Ho sempre sopportato i miei macigni
- e la Speranza lì avvolgeva in tulle di seta -.
Ora gratto la ruggine con dita senza unghie.
Per ritrovare il seme della vita.
Altro non so.


Poesia / Ambigua-Mente-Lirica: Infinito Azzurro.


La visione.

P-Irene Navarra, Infinito Azzurro, AIArt e GraphicArt, 15 Febbraio 2025.


Capelli nuance di cielo, occhi acquamarina,
labbra serrate sul segreto della mia sostanza,
fulgori attorno.
I miei pensieri nascono leggeri
e radicano in terra,
nutrendosi di minerali tossici.
Dipingerò il mio corpo di guerriera,
metterò nastri tra le chiome
e accenni ancora più di Luce
dentro gli occhi perché si faccia chiaro
quanto siamo Paradiso.
Poi il sorriso,
mentre parole nuove come perle
dalla conchiglia appena aperta
scandiranno l'infinito Azzurro
di creatura unita al Tutto.

venerdì 14 febbraio 2025

Poesia / Cronaca: Ritratto improbabile.


P_Irene Navarra, Ritratto improbabile, AIART e GraphicArt, 29 Settembre 2023.


Sono i miei occhi, 
i miei capelli ora improbabili,
e anche la bocca
in fiamme di tramonto estivo,
a farmi desiderio
di alternanza
che non conosca lacrime -
La vita toglie ciglio a ciglio
tutto ciò che ami.
E tu resti ferita
da strappi nella carne
che sono morsi di cannibali famelici
in cerca senza tregua.

Così voglio un letto di camelie bianche
tanto innocenti da rendermi innocente.
E riposare.
Avvolta nella nube dei capelli veri.
Bianchi.
Baciata dalle labbra prive di carminio
di chi mi sente senza giudicare.

IQ48

Poesia / Cronaca: I giorni blu.

 

P_Irene Navarra, I giorni blu, AIArt e GraphicArt, 30 Settembre 2023.


E poi ci sono i giorni blu.
Quelli che arrivano in sordina
e non ti lasciano l'amaro in bocca.
Anzi. Li vivi come se nuotassi
in un mare cristallino
a sfumature iridescenti.
Mentre i capelli ti si fanno blu
di alghe fiori gemme del profondo.
Mentre socchiudi le tue labbra,
- azzurre sulle perle di un sorriso -
in trepide parole a creature trasparenti
che ti solleticano la pelle
e regalano conchiglie
da appendere al tuo collo di sirena.

30 Settembre 2023

Poesia / Margini: Dopo l'amore.

 
Talvolta ho scritto d'amore.
Che per me è un sentimento dai risvolti ambigui.
Da guardare anche con lucido distacco.


P_Irene Navarra, Dopo l'amore, AIArt e GraphicArt, 14 Febbraio 2025.




L'enormità di un corpo abbandonato
sul profilo di quei colli dietro il ciliegio
grande. Il ventre verde della valle Gaia
trasale per l'attesa della quiete.
Dopo, dopo l'amore.
Il cielo pesa all'orizzonte nel viola
dei tuoi fianchi bagnati dalla sera,
nell'umido incrociarsi dei declivi.

Basta scavare un poco
per affiorare tra le zolle
e penetrare nel recente sogno.
Basta trovare un ricciolo lucente
dimenticato negli occhi del padrone
che t'incombe addosso,
per credere di avere
conquistato il cielo.
Il cielo che t'imbeve
di rapido cobalto.

Mentre lui grava su di te
e t'ama. T'ama nella luce
ormai sfumata, tra impronte
di sussulti incandescenti,
stordendo il tuo silenzio
e il tuo consenso.

Dal mio Margini, B&V Editori, Gorizia
7
.

giovedì 13 febbraio 2025

Poesia / Ambigua-Mente-Lirica: Le gemme della Primavera.

 
P_Irene Navarra, Le gemme della Primavera, AIArt e GraphicArt, 13 Febbraio 2025.


Voglio le gemme della Primavera
per adornare l'aria in cui respiro.
Pronta alla sua Luce
affondo i piedi nudi
nella terra umida di pioggia
mentre germogliano i miei sensi.
Non so se questo Tempo
sarà di Rinascenza.
Sento anelli di viole tra le dita,
il suo profumo nella gola.
Vestita di seta iridescente
resto in attesa.
Il sogno si farà realtà
se terrò le palpebre serrate
in questo giorno grigio
ma con un Sole
che si allarga nel pensiero.


P_Irene Navarra, Primavera nell'anima, AIArt e GraphicArt, 13 Febbraio 2025


martedì 11 febbraio 2025

Poesia / Ambigua-Mente-Lirica: Sentire Primavera.



P_Irene Navarra, Oltre il gelo, AIArt  e GraphicArt, Febbraio 2025.


Nel mio giardino
ciuffi sporadici di erba accampano
un verde così intenso
da sconfiggere il gelo dell'inverno.
Fili di gemme scintillanti la mattina
in tocchi di celeste cielo,
morbido vello il pomeriggio
con cromatismi luminosi di Sole ancora timido,
là parla Primavera
il suo linguaggio semplice di dea
che 
suggerisce solo doni.

lunedì 10 febbraio 2025

Poesia / Ambigua-Mente-Lirica: Primavera in corpo.



P_Irene Navarra, Mughetti e Viole, AIArt e GraphicArt, 10 Febbraio 2025.


La pelle loricata a petali leggeri,
dissimulata tra le viole mammole e i mughetti,
la Primavera è sostanza di germogli e nascite.
Pensare di essere con Lei
significa risorgere con poco:
un filo d'erba che si fa sempre più verde,
un fiore che si apre come un dono.
E il profumo, poi, così prezioso e intenso.
Celestiale.
La sento in corpo adesso.
Prima che sia il suo tempo.


Poesia / Ambigua-Mente-Lirica: Pioggia di velo.


 
P_Irene Navarra, Pioggia di velo, AIArt e GraphicArt, 10 Febbraio 2025.



La pioggia si fa velo.
Le gocce sono come nastri trasparenti
attorno ai contorni di quel viso
che è solo mito del Ritorno
inciso nella storia quotidiana.
Se senti il mondo avvolto
dalla musica dell'anima
puoi riportare a te la Luce
che agli angoli bui dà splendore
e travalica le cose usuali
rendendole prodigi.

In un mattino grigio
questa la visione.

domenica 9 febbraio 2025

Poesia / Ambigua-Mente-Lirica: Anima verde.


C'è un momento nella vita in cui ti accorgi di aver perso la musica dell'Anima.
È un momento molto triste.
Ti senti orfana di quella parte di te che ti faceva viva.
Ma speri anche che non tutto sia perduto.
Poi, naturalmente, scopri il dolore.
E sai d'istinto quanto l'Anima ti potrebbe aiutare a farne tesoro.
Dal dolore, però, nascono molteplici occasioni.
L'accettazione indica la via per il suo Ritorno.

La lirica racconta la mia piccola-grande esperienza.


P_Irene Navarra, Anima verde, AIArt e GraphicArt, 9 Febbraio 2025.

 
Pensiero verde e parole di foglia.
L'Anima occhieggia trasparente
tra le radici nodose di una quercia.
La sento sussurrare mentre passo.
(Il mio giardino ha nicchie adatte a me
dove posso stare indisturbata
a ricreare il tempo.)
Lei, l'Anima verde, vibrante
solo al vento, non vuole suoni umani.
Ché la farebbero seccare a poco a poco
e poi cadere,
in vita breve di fragile creatura.
Lei scherza lungo i rami,
ama le viole, i mughetti, anche le rose:
i fiori straordinari
che sono il corpo della Primavera.
E nella pioggia Lei si fa vedere.
La pioggia dà una veste cristallina
al suo profilo di fanciulla eterna.
Che ti abbandona però,
se non la curi
e ne dimentichi la voce,
lasciandoti a crescere da sola.
Finché risenti il suo sospiro di musica
che viene proprio dalle tue ferite.
In diapason sottile sulla pelle.
Come un Preludio.
Allora, sorridendo dici:
"Bentornata, finalmente".


P_Irene Navarra, Novella Primavera, AIArt e GraphicArt, 9 Febbraio 2025.



venerdì 7 febbraio 2025

Poesia / Derive: Sul dolore (La queste - con Simone Weil).


 La lirica è dedicata all'amica Chiara P.
che si sta impegnando a fondo nella ricerca sul dolore.
Quando capirà che l'unico rimedio è la sua accettazione,
sarà più serena.


P_Irene Navarra, La queste, AIArt e GraphicArt, 7 Febbraio 2025.


Liberamente galleggiare
nell’esile rigagnolo
al bordo della strada?

Trafitti farsi conquistare
dall’umiltà del filo d’erba
vibrante per l’intimità con Dio?

Capire – come dice Simone Weil –
che l’afflizione è un dono?
che l’anima si salva dagli agguati
e si abbandona un poco
solo nel dolore?

Dal mio Derive, pag.60, EA, 2009.

 

P_Irene Navarra, Accettazione, AIArt e GraphicArt, 7 Febbraio 2025.


giovedì 6 febbraio 2025

Poesia / Obscura: Talvolta Ofelia (con William Shakespeare).



P_Irene Navarra, Talvolta Ofelia, AIArt e GraphicArt, 6 Febbraio 2025



Novella Ofelia di umili natali
mi sono stesa tra le erbe
e i fiori selvaggi della mia campagna
serrando gli occhi sulla vita.
Immersa dentro un rito astratto
- di purificazione -
attendo il dipanarsi della storia.
Letto di foglie e placide corolle
accolgono il corpo dolorante.
Che si allenta.
Le rose ritraggono le spine
per non ferire il mio riposo.
Una pioggia di petali volteggia
attorno al corpo e lo protegge
dagli insulti del ricordo.
Così Morte Apparente rende quiete
ai giorni trascorsi nell'Alterazione.
Non so più mordere la gioia
per farla mia di carne e anima.
In me germogliano opulente solo scorie
che stritolano il Bene.
Non so più ridere davvero.

È questo il tempo del tacere
sigillando labbra e cuore.
È questo il tempo della Sospensione
che toglie colpe e inganni.
E poi dormire.
Dissimulata tra gli arbusti.
Il morbido tappeto della terra,
la mia impronta.
Come se fossi un essere dei boschi.

L'Ofelia che mi ha ispirata è il magnifico personaggio de l'Amleto di William Shakespeare, nella cui Scena VII dell'Atto IV si narra la sua morte (Traduzione di Alessandro Serpieri).

          C’è un salice che cresce storto sul ruscello
e specchia le sue foglie canute nella corrente di vetro;
Lì ella fece fantastiche ghirlande, di ranuncoli,
ortiche , margherite, e di quei lunghi fiori purpurei
a cui gli osceni pastori danno un nome più volgare,
ma le nostre caste fanciulle chiamano dita di morto.
Lì, sui rami spioventi arrampicandosi ad appendere
le sue coroncine, un maligno ramoscello si spezzò,
e giù caddero i suoi fioriti trofei e lei stessa
nel piangente ruscello. Le sue vesti si allargarono
e come una sirena per un poco la tennero su,
e in quel mentre cantava passi di vecchie canzoni
come una inconsapevole della sua ora disperata,
o come una creatura nata e cresciuta
in quell’elemento. Ma non poteva durare a lungo,
e infine i suoi vestiti, pesanti di quanto avevano bevuto
trassero la povera infelice dal suo melodioso canto
alla fangosa morte. 

Morte che il dipinto di John Everett Millais dal titolo Ophelia (circa 1851; Collezione: Tate Britain; Photo: Tate London 2011) rappresenta in modo davvero suggestivo.

John Everett Millais - Ophelia - Google Art Project
John Everett Millais, Ophelia, Public domain, via Wikimedia Commons.
 

mercoledì 5 febbraio 2025

Poesia / Obscura: Rimedi metamorfici.



P_Irene Navarra, Ancora Antigone, AIArt e GraphicArt, 5 Febbraio 2025.


Ho reso pietra alabastrina le pupille.
Speravo che così fossero inerti
e io cieca e priva di memoria.
Ma anche lei, la pietra, ha un'anima.
La pietra bianca che ho raccolto
parla con visioni indotte
e lingua chiara.
So ascoltarla.
La pietra rossa che ho leccato
ha un gusto acidulo.
Di melograno.
Il legno che - affocato - l'ha affocata
per i riti di trasmutazione,
le ha dato il suo profumo.
È ulivo con lavanda e nodi di lentisco.
So riconoscerne i sapori.
E dai sapori esalano le essenze delle cellule.
Le loro resine che alligano la lingua
e mi trasformano.
Allora la mia pelle si fa di scaglie minerali
mentre si adatta al mondo
privo di parole.

Io sono Antigone.
Della stessa sostanza della grotta
in cui mi hanno rinchiusa.

.
P_Irene Navarra, Di pietra, AIArt e GraphicArt, 5 Febbraio 2025.


Poesia / Obscura: Sognante.


Dopo il riconoscimento di cui parlo nel post precedente Bianco Candente,
si avvia un processo spontaneo di recupero del passato.
Memoria involontaria di sensazioni antiche.
Non so se sarà un bene.


P_Irene Navarra, Obscura Sognante, AIArtn e GraphicArt, 5 Febbraio 2025.



Torno al nero dei capelli
di quando tutto era buono e futuribile.
Le rose rosse già bevevano il mio sangue.
Le gialle equilibravano la sorte.
La vocazione da Antigone* sorella
mi teneva rinchiusa in una grotta
mentre il pensiero andava.
Visualizzavo un essere ribelle,
lieve nel vento.

Così vivevo.
Mimetizzandomi nel sogno.



P_Irene Navarra, Antigone sorella, AIArt e GraphicArt, 5 Febbraio 2025


*Antigone: Figlia di Edipo e Giocasta, compare nel mito come colei che premurosamente accompagna il padre cieco in esilio, quando questi è espulso da Tebe, e con lui giunge in Attica a Colono, ove Edipo muore. La fama della fanciulla è legata soprattutto agli eventi successivi alla conclusione della tragica vicenda dei suoi fratelli Eteocle e Polinice.
Nella tragedia di Sofocle la giovane Antigone sfida il potere e sacrifica la vita pur di assicurare al corpo del fratello Polinice la sepoltura che il re di Tebe non vuole concedergli per motivi politici. Il suo gesto coraggioso e le nobili motivazioni che lo ispirano hanno fatto di lei un simbolo dell'emancipazione femminile e della libertà di coscienza contro ogni sopraffazione esterna (Fonte: Treccani).