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domenica 27 luglio 2025

Poesia / Nuovo Mondo: Nella pioggia.

 
Nel Nuovo Mondo la pioggia è salutare.


P_Irene Navarra, Pioggia, AIArt e GraphicArt, 27 Luglio 2025.


Le nubi pesano sulla mia campagna
che accoglie già cristalli e perle.
Cammino e faccio il Vuoto in me.
Purifico la mente.
Splende il tratturo sotto i miei passi.
So la mia meta.


P_Irene Navarra, In cammino, AIArt e GraphicArt, 27 Luglio 2025.


Sì, sto arrivando dove il sogno
si fa calmo richiamo della vita che vorrei.
Intanto Lei, la pioggia benedetta,
penetra fresca tra le erbe, i fiori
e sotto le mie vesti
per adornarmi il corpo con i suoi diamanti.
Unita all'Universo intero,
intendo il linguaggio delle gocce lungo il viso.
Mi sento trasparente.
Piango.
Di Bellezza Vera.
Dopo tanto tempo.


P_Irene Navarra, La meta, AIArt e GraphicArt, 27 Luglio 2025.


Mentre il Paese all'orizzonte
brilla d'Argento blando
e la mia casa
riscalda i suoi colori nell'attesa.

giovedì 24 luglio 2025

La Grande Poesia / Costantino Kavafis: Muri / Τείχη.

 
Drammatico è il momento in cui ci accorgiamo di essere stati isolati da tutto e tutti.
Muri eccelsi attorno.
Buio profondo.
Silenzio.
La disperazione incalza.
Sentiamo di essere morti dentro.
Che fare?
Difficile dirlo.
Bene condividere il senso di solitudine profonda, in cui siamo costretti a vivere,
con chi la sa capire.
Cara Amica Elena Arcese,
dedico a te
questa mia "fatica" artistica
e il sublime richiamo a Costantino Kavafis.


P_Irene Navarra, Isolamento, AIArt e GraphicArt, 24 Luglio 2025.



Muri

Senza preavviso, né pietà, senza nessun
pudore, muri massicci e alti mi hanno costruito intorno.

E sono qui e mi dispero per la mia pena.
Non penso ad altro: questo mio destino mi divora la mente!

perché là fuori avevo molte cose da fare.
E quando costruivano i muri non me ne sono proprio accorto.

Non ho sentito i colpi di chi era lì a fare muri.
A mia insaputa, dal mondo mi hanno escluso.

 ~~~~ 

Τείχη

Χωρίς περίσκεψιν, χωρίς λύπην, χωρίς αιδώ
μεγάλα κ’ υψηλά τριγύρω μου έκτισαν τείχη.

Και κάθομαι και απελπίζομαι τώρα εδώ.
Άλλο δεν σκέπτομαι: τον νουν μου τρώγει αυτή η τύχη·

διότι πράγματα πολλά έξω να κάμω είχον.
A όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω

'Aλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Aνεπαισθήτως μ’ έκλεισαν από τον κόσμον έξω.

[1896, 1897]


Poesia / Nuovo Mondo: Aspettando l'Alba.

 
Sto lentamente costruendo il mio Nuovo Mondo.

P_Irene Navarra,  Alba 1, AIArt e GraphicArt, 24 Luglio 2025


Dietro le palpebre il mio sogno buono:
Fratello Sole già sale la volta
fresca ancora della sua recente Assenza.
Risveglia messi ormai Giallo maturo,
Lilla lontano di tacite colline,
il Verde taumaturgico dei prati,
il variegato mare d'erbe e fiori
dilagante fuori dal mio nido
ch'è punto di partenza per il Mondo Nuovo
in cui mi troverò fra poco.
Fare del Desiderio la mia Arte
è basilare proposito vitale.
Così dipingo su di me
- e dentro me -
quest'Alba-Sorgente di Rinascita.


P_Irene Navarra, Alba 2, AIArt e GraphicArt, 24 Luglio 2025



mercoledì 23 luglio 2025

Poesia / Nuovo mondo: Nel colore.

 Ci provo.
Con tutte le mie forze.
Devo ricominciare.
A vivere, intendo.
In libertà.

P_Irene Navarra,  Colori 1, AIArt e GraphicArt, 24 Luglio 2025.



Sto dipingendo attorno a me
un mondo di colori che siano segnali.
Il Viola che tratteggi l'anima leggera,
l'arancio per il riso sgorgante
come l'ardere del sole sulla volta,
il Verde a bilanciare eccessi,
 il Crema, il Malva, il Bianco
in cui immergermi in purezza
per dimenticare.
Ma solo il male.
Voglio emozioni belle.
Gioia ritrovata.
E respirare.
Sì, respirare a fondo,
bevendo alla sorgente della Vita.


P_Irene Navarra,  Colori 2, AIArt e GraphicArt, 24 Luglio 2025


venerdì 18 luglio 2025

Poesia / La Stanza: Addio.

 
Devo uscire da questa mia Stanza
che mi riporta solo ricordi amari.
La Natura mi chiama.

P_Irene Navarra, Emergere, AIArt e GraphicArt, 18 Luglio 2025.



Devo dire addio a questa Stanza
ormai angusto box,
solo cartone riciclato.
Emergo perché ho la Luna in cuore,
gli occhi di foglia estiva
la pelle che si fa di seta
quando sento il vento.
Ecco.
Sono tra tronchi di betulla,
i piedi scalzi affondano nel muschio,
l'Astro fulgente ormai mi chiama
e si riverbera nei miei capelli biancoargento.
Questa è la mia nuova casa.
Respiro universale.
E l'acqua, poi, che scorre
nelle vene della Terra
mi si riversa dentro.
Divento fluida pace sussurrante.




giovedì 10 luglio 2025

Poesia / La Stanza: Menta fresca, il suo profumo.

 

P_Irene Navarra, Il profumo dei ricordi, AIArt e GraphicArt, 10 Luglio 2025.


Foglie di menta fresca nella Stanza.
Anche negli angoli più bui.
Dalle finestre spalancate entra Aurora.
Tutto si vela di fulgido vibrare
mentre un profumo di erbe rugiadose
allenta l'anima che si abbandona.
Sono terreno fertile per buoni semi.
Tocco la menta e sento il mare
che gli canta dentro
con il salso di schiume generose.
- perle leggere sul rosso della terra -.
Cherso la bella me la diede.
Sapeva che ne avrei fatto ghirlande
per accogliere la Morte.
Lei, la menta, era il dono del Ritorno.
La Resurrezione.

martedì 8 luglio 2025

Poesia e Prosa / Cronaca: Galahad ~ Io.


La quête* è vita.
Le sofferenze? pane
lungo il cammino
~ di Luce in Luce ~
Così rendo diamante
il mio arduo cercare.
#Tanka 108


In letteratura, il termine quête (pronuncia francese:  /kɛt/) oppure anche queste si riferisce a un viaggio, una ricerca o un'inchiesta, spesso simbolica, intrapresa da un personaggio o un gruppo di personaggi. La quête è un elemento narrativo ricorrente, soprattutto nella letteratura medievale e rinascimentale, e può riguardare la ricerca di un oggetto fisico, una persona, un obiettivo, la verità o un significato più profondo.


P_Irene Navarra, Galahad, AIArt e GraphicArt, 8 Luglio 2025.



Galahad.
Il mio eroe sin da quando ero piccola.
Il cavaliere puro che riposa nella mano di Dio e compie l’impresa del Graal.
Egli percorre e ripercorre ogni anfratto del mondo. Affronta viaggi inimmaginabili e spesso cade lungo la strada. Il mio Galahad non vince sempre le sfide, le affronta però, anche se curvo, per quanto sfiduciato. Beve fino alla feccia il liquore amaro della vita. Vuota la coppa. Si orna di gemme, e le abbandona. Si impiastriccia di fango per piangere in pace. Non vuole la compassione. Sprezza l’odio e conosce un solo Amore.
Il rimpianto non è da lui.
Va.
Tirando su le sue quattr’ossa, emerge da ogni abisso e si rinnova. Perché sa molto per aver visto molto.
La mente è colma di visioni.
Se le incolla addosso come un’armatura magica e segue il filo del ritorno all’Uno. Al Dio che l’ha informato di sé, condannandolo a un’esistenza astratta. Quel Dio ininfluente, in fondo.
Conta il dovere più di tutto il resto.
La schiena ha ali fiammeggianti quando riprende il volo dopo la disperazione.
Ecco, questo è il mio Galahd dei giorni bui e luminosi assieme.


P_Irene Navarra, Galahad Io, AIArt e GraphicArt, 8 Luglio 2025.



E ora veniamo a me, ai voli immaginifici e alle sensazioni dei miei anni.
Sono anch'io un po' Galahad.
A metà, almeno.
Proterva, vero?
Sì.
Però così mi sento.
Un Galahad femmina consunta dalla ricerca.
Con il Sacro Graal tra le mani.
Le dita bruciano al contatto.

Dovrebbe esultare questa parte di me finalmente paga.
E invece no.
È scettica sull'utilità dell'arduo itinerario affrontato. Nemmeno la sacra reliquia dà la serenità sperata.
E allora?
Rifletto e capisco.
Conta solo una cosa: Lei mi si è rivelata per dei motivi ben chiari. Ho cuore generoso, la passione profusa nella quête è stata immensa, la sprezzatura del dolore sovrumana.
Così non guardo la coppa ambita, mentre tutta la mia esistenza mi scorre nella mente.
Guardo il cammino effettuato.
A ritroso ripercorro tappe e soste forzate  recuperando i frammenti d'anima perduti.
Finché il mosaico di me è compiuto.
Allora mi nasce dentro un sorriso.
A poco a poco mi invade.
Se questo sentimento di gioia profonda tra un secondo sparirà, so che sarà sufficiente per ciò che resta del mio giorno.


giovedì 3 luglio 2025

Poesia / La Stanza: Riarredare.

 
A U.V.


P_Irene Navarra, Nella Stanza del cuore, AIArt e GraphicArt, 3 Luglio 2025.



Riarredare la Stanza del cuore.
Dopo un Distacco è necessario.
Ma come?
Là ci sono i ricordi di una vita,
i sentimenti,
le emozioni.
Posso dissimulare.
L'ho fatto nel primo mese dell'Assenza,
fingendo dialoghi con te che non rispondi
cercando tra macerie e resti
quello che eri.
Al Creatore chiedo forza.
Per risolcare sola il nostro mare.
La vasta onda del tuo Amore aleggia pura.
In traslucenza occhi sereni sanno accompagnarmi.

Così riarredo la mia Stanza,
rubando come gazza tutto ciò che brilla
- dalla stagnola al piccolo diamante -
per tappezzare questo cuore saccheggiato.
Del nostro albero duale hanno tagliato le radici,
i rami sono spogli,
le fronde - un tempo rigogliose - un po' sgualcite,
ma io saprò riamare.
Raccolgo fili d'erba, fiori,
le lenti degli occhiali che ti aprirono orizzonti,
mi appoggio al tuo bastone segnato dalla lotta
e vado.
Mi guida il respiro universale del Creato,
- là dove sei tu -
con il brillio rinato di pulsazioni lievi
nel nostro codice segreto.


giovedì 26 giugno 2025

Poesia / La Stanza: Il tuo sorriso.


A U.V.
Piangere fa davvero bene.

P_Irene Navarra, Il tuo sorriso, AIArt e GraphicArt,  26 Giugno 2025.


Oggi avevo il tuo sorriso nella mente.
Quello leggero degli anni della gioia.
E Giorgia che cantava "La cura per me"
come Stanza in cui sentirmi trasparente.
So che mi attraversi
come la Luce che attraversa l'acqua.
Io: acqua che porta una memoria
e se ne nutre.
Tu: eterea presenza
naturalmente abitatore di due mondi.
Non so che fare in questi casi.
Oggi mi si è fermato il cuore.
Per un momento.
Poi ho capito.
E mentre mi dicevo piano:
Devi di respirare,
  mentre cantavo con Giorgia
e ti sentivo accanto,
ho aperto gli occhi nella sua canzone.
Piangendo.
Sono stata meglio.


domenica 22 giugno 2025

Poesia / La Stanza: Il potere dell'argento e delle pietre dure.

A S.V.
che conosce il potere dei monili d'argento e pietre dure.






P_Irene Navarra, Dell'argento e delle pietre dure, AIArt e GraphicArt, 22 Giugno 2025.


Sono ricordi, i suoni.
Quelli dei monili d'argento e pietre dure
accampati su polsi e braccia.
Quasi muri di difesa
contro assalti di nemici.
Ogni monile un'immagine maligna
che svanisce in lampi duri di colore
- riverberato anche sul viso -
e rapidi schiocchi secchi.
Come di armi.
Da difesa.
Avere protezione.
Questo è lo scopo.
Sentirli caldi sulla pelle
e accarezzarli
amandoli d'amore immenso
perché sono noi.



P_Irene Navarra, Le pietre su di me, AIArt e GraphicArt, 22 Giugno 2025.

venerdì 20 giugno 2025

Poesia / La Stanza: Nella dimensione animica.

 

P_Irene Navarra, Ali animiche, AIArt e GraphicArt, 20 Giugno 2025.


Oggi ho capito:
le mie sono ali animiche.
Nascoste alle radici delle scapole
nel banale tempo quotidiano,
si spiegano distendono trionfano
paradossali nel loro senso del chiarore
sulle ore di Buio nella Notte del pensiero
.

Ammorbidisco allora spalle collo viso,
allento il corpo.
Fluttuo.
La voce amica che mi parla dentro
si fa fulgente di Armonia.
Così nascono immagini potenti.
Collego allora fasi della vita.
Anche lontanissime.
Lo so: sono molto fortunata
per questo dono
che mi riconsegna il Tutto.
Posso dormire senza crucci
nella dimensione animica
con il corteggio di Antenate
che mi proteggono solerti.


P_Irene Navarra, Le Antenate, AIArt e GraphicArt, 20 Giugno 2025.


giovedì 19 giugno 2025

Poesia / La Stanza: Io sono Bora.



P_Irene Navarra, Io sono Bora, AIArt e GraphicArt, 19 Giugno 2025.


Col fiato della Bora
io respiro.
Solo da Lei mi lascio levigare.
Ma anche pungere, ferire.

In Lei, che si avventura dentro le doline
urlando di piacere,
si snoda l'ascendenza slava
dalle mie Antenate-
trovadore di storie sempre guaritrici,
se ascolto le parole
che mi sussurrano all'orecchio,
stregando confidenti
anima e corpo.



mercoledì 18 giugno 2025

Poesia / La Stanza: Icone sacre.

 

P_Irene Navarra, Lungo il percorso, AIArt e GraphicArt, 18 Giugno 2025.


Icone sacre della Terra dove sono nata
come quadri sullo sfondo.
Queste mi porto in viatico policromo
lungo il percorso che mi rende libera.
Queste tappezzeranno la mia Stanza.

Non c'è il mio fiume.
Perché l'Isonzo mi scorre nelle vene
ed è il mio sangue forte.
Non ha bisogno di pennellate di colore.
Quando la mano s'incaglia nei detriti,
quando il turchese diventa limaccioso, 
quando il mio cuore pulsa fango nero
mentre rischio di affogare
nel gorgo che mi attrae col suo Buio,
Lui mi dà una spinta.
Allora io galleggio.
e non ho più paura.
Nel cielo veleggiano gabbiani,
l'azzurro si riversa in me.


domenica 15 giugno 2025

Poesia / La Stanza: Sul senso dell'Aurora.

 

La favola continua nell'anima della natura.
Ogni giorno una nuova scoperta.
Tutto narra.
Tutto contiene in sé una storia. Dal più piccolo granello di polvere d'oro nella Luce del Sole al firmamento fitto di creature celesti.
L'Aurora viene da me con le parole di Omero. Sempre le stesse. Così come le lessi per l'esame di greco durante il primo anno di Lettere Classiche, nel nostro Ateneo triestino:

Ἠὼς μὲν κροκόπεπλος ἀπ᾽ Ὠκεανοῖο ῥοάων
ὄρνυθ᾽, ἵν᾽ ἀθανάτοισι φόως φέροι ἠδὲ βροτοῖσιν·


L'Aurora dal croceo peplo sorgeva dalle correnti oceanine
per portare la luce agli immortali e ai mortali;

Omero, Iliade, XIX, vv. 1 - 2.
 
Nella mia mente hanno sempre la dolcezza di allora. Inducono il medesimo senso di stupore di quando me l'immaginai incedere avvolta dai meravigliosi colori della sua Luce.
E anche adesso, a distanza di molti anni, la penso ammantata di screziati veli trasparenti e la accolgo tra le mie semplici cose.
Dea anch'io con Lei.

Irene Navarra, L'Aurora con me, Fotografia, 6 Aprile 2023.


Apro piano le persiane.
Filtra la Luce.
Sfarfalla pulviscolo dorato
a sbuffi densi di racconti.
Il solito bestiario minimo:
accenni di farfalle e api in placido corteggio
di antiche dee dita di rose.
Poi,
fluttuando tra il bisso delle tende,
arriva Lei policroma di sete,
odorosa di terra ed erbe nuove,
con la rugiada tra i capelli
e collane di crochi
pendenti sopra il seno.

Tutto è silenzio adesso.
Si è sistemata qui,
l'Aurora,
tra le mie semplici cose.
Respiro i suoi colori.
Quietamente.



sabato 14 giugno 2025

Poesia / La stanza: Ortensie e gelsomini.

 

P_Irene Navarra, Le pareti della mia Stanza, AIArt e GraphicArt, 14 Giugno 2025.


Oggi la mia Stanza è in festa:
ha ortensie variegate per pareti
e  gelsomini in fiore per soffitto.
Distesa sul lettino dell'estate
sto percependo ronzii di api
così sottili e melodiosi
che si riversano nell'anima
come una suite
dagli echi primordiali.
E mi si espande dentro
- in nascita spontanea -
la spezia dolceamara del passato
con sprazzi di ricordi
ormai creduti nell'oblio.
Non so se mi fa bene questo rammentare.
Il cuore batte accelerato,
la mente si contrae
in un blackout mortale.
Ma i sensi poi, imprevedibili,
esplodono di gioia.

Così, accorderò gli opposti
nello splendore puro della Stanza.
E guarirò dai giochi killer
che il mio corpo intesse.


P_Irene Navarra,  Gelsomini in fiore, AIArt e GraphicArt,  14 Giugno 2025.










Poesia / La Stanza: L'universo del divano rosa.


P_Irene Navarra, L'universo del divano rosa, AIArt e GraphicArt, 11 Maggio 2023.


Adesso voglio un universo piccolo
che abbia la forma di un divano.
Rosa pastello stranamente.
Lo plasmo con minuzia
questo mio mondo nuovo.
Stanza dalle pareti di grafite,
vasi con fiori accanto al mio divano.
Un tavolino antico con lampada alabastro.
Ci aggiungo libri, un plaid, un cuscino di vaniglia,
la caffettiera elettrica, chiudo le porte,
accosto le persiane e sciolgo tutti i nodi.
Infine, assorta e rilassata, libero la mente.


Nell’universo rosa del divano 
apro il mio libro di buona poesia
- José Martì e il suo bosco di spume -
e sfoglio fragili pensieri
su guizzi di parole palpitanti.
Così dal mio cantuccio che sussurra
come un Preludio lento di Chopin 
m’involo nel racconto in fiore
della Bambina del Guatemala
che morì per amore.

⭐ Fryderyk Chopin, Preludio Op. 28        n. 6, in Si minore,

Trovo che anche La rosa bianca sia una lirica immensa. Ve la propongo come esempio sublime per semplicità e per etica di comportamento.

Coltivo una rosa bianca,
in luglio come in gennaio,
per l’amico sincero
che mi porge la sua mano franca.
E per il crudele che mi strappa
il cuore con cui vivo,
né il cardo né ortica coltivo:
coltivo la rosa bianca.

Cultivo una rosa blanca
en julio como en enero,
para el amigo sincero
que me da su mano franca.
Y para el cruel que me arranca
el corazón con que vivo,
cardo ni oruga cultivo:
cultivo una rosa blanca.

Da: José Martì, “Versos Sencillos" , XXXIX.

lunedì 9 giugno 2025

Poesia / Ambigua-Mente-Lirica: Le parole.



P_Irene Navarra, Verso il nuovo giorno, AIArt e GraphicArt, 9 Giugno 2025.


Guardo il cielo assassino della notte
con la luce che sale
oltre l'orizzonte di alberi puntuti
- i miei pensieri -
e di colline azzurre.
Iniziano a parlarmi dentro le parole.
In spontaneo linguaggio chiaro.
Ogni parola un personaggio femminile
che danza
o corre
oppure qualsiasi altra cosa
come denudarsi, imbellettarsi, mascherarsi.

Sono ragazze di malaffare
ma anche di buonafede.
Ragazze che non posso fermare.
Così mi confondo alla brigata
e filtro la tristezza
del nuovo giorno
nei loro simboli fugaci
dedicati in protezione.
Capisco. Sorrido. Piango.
Un Amen per me
da quelle voci persuasive.
Adesso.

P_Irene Navarra, Le parole, AIArt e GraphicArt, 9 Giugno 2025.


giovedì 5 giugno 2025

Poesia / Linearia: Il dono.

 
A U.V.

P_Irene Navarra, Ali, AIArt e GraphicArt, 5 Giugno 2025.

 
Ti sei strappato dalla schiena le tue ali
e me le hai date
per farmi Angelo e staccarmi dalla Terra
in correnti ascensionali inusitate.
Non sento i piedi nudi feriti dalle rocce,
le mani rovinate dal lavoro
e gli occhi senza il linimento delle lacrime.
Tutto guarisce a poco a poco
nell'aria cristallina di questa dimensione
dove mi trovo appena penso di librarmi.
Volo.
Sapendo che sei attorno a me.
Liberi entrambi
Con le tue immense ali.


Poesia / Linearia: Radici.


A U.V.

P_Irene Navarra, Radici, AIArt e GraphicArt, 5 Giugno 2025.


Le mie Radici sono in Cielo ora.
Perché tu sei in Cielo.
Così la Terra orfana di te,
e poi di me che seguo le tue tracce,
diventa ambiente ostile.
Recidere i legami è la soluzione.
Creare vie di Luce per l'accesso
al mondo di nubi transienti
che vanno e vengono leggere
tra i tuoi capelli come seta chiara,
e s'attorcigliano alla barba
solleticando il mento.

Con le Radici in Cielo
posso ottenere che mi si aprano battenti
mai tentati prima.
Dimentica del corpo.
Nulla conta - infatti - sulla Terra.
Tutto avviene là dove sei tu
con la complice scorta di chi è stato.
E ancora con me accanto,
mentre imparo le norme del passaggio.