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sabato 14 dicembre 2024

Poesia / Cronaca: Sui benefici e l'ingratitudine (con Lucio Anneo Seneca).


Scrive Lucio Anneo Seneca:

"Ingratus est qui beneficium accepisse se negat, quod accepit; ingratus est qui dissimulat; ingratus qui non reddit; ingratissimus omnium qui oblitus est."

"È un ingrato chi nega di aver ricevuto un beneficio che invece ha ricevuto; è ingrato chi lo dissimula; è ingrato chi non lo ricambia; ma il più ingrato di tutti è chi lo dimentica."

De Beneficiis, III, 1.


P_Irene Navarra, Coscienza, AIArt e GraphicArt,14 Dicembre 2024.



Ingratitudine: comportamento che misconosce o rinnega la sostanza umana e morale del beneficio ricevuto.


Definizione perfetta.
Mi colpisce la sua solennità.
Così spiegata, l'ingratitudine sembra quasi il risultato di un tradimento spirituale.
Quello che è, in effetti.
La mia Anima lo sa.
E me ne parla in dialogo segreto.

Anima -
Te l'avevo detto!
Chiudi le emozioni nel tuo mondo
e il tuo sapere in un prisma di cristallo
da appendere nel chiuso di una stanza
e nella luce che desideri.
Ma tu - inutilmente -
profondi doni generosi che poi,
stravolti da chi ti misconosce,
perdono credibile sostanza. 
 
Irene -
E ora sono qui.
A raccontarmi che ho sbagliato.
Sono qui nella mia stanza
dove entra Luce 
dalle persiane appena aperte.  
Non ho più pane da spartire
né latte da libare assieme 
a chi sbeffeggia il beneficio avuto.
Rido.
Di tristezza amara.
Tra poco, Anima mia, 
tornerò a risplendere. 
Nel personale prisma di cristallo 
che regala arcobaleni alle pareti. 
Grazie.
  

lunedì 11 novembre 2024

Poesia / Cronaca: Morte - Non Morte.


Per la nascita di questa lirica è stato ancora una volta essenziale il pensiero di una cara amica:
Maria Pia Arcese.
Lei, prendendo spunto da un bicchiere d'acqua versata nella terra,
mi ha espresso alcune illuminanti folgorazioni,
che ho meditato e reso con rispetto della sua sensibile anima.

P_Irene Navarra, Dell'acqua che scompare, AIArt e GraphicArt, 11 Novembre 2024.



Dell'acqua nel bicchiere.
S'increspa appena
se muovi il vetro che la contiene.
Sembra non esserci.
Ma c'è.
E quando lo rovesci, quel bicchiere,
sopra la terra su cui calchi i passi,
Lei se ne va.
Scompare ai nostri occhi di mortali
che non ne intendono i misteri.
Mentre - invece - persegue itinerari oscuri.
Muore?
No. Non Muore.
Rinascerà in una Margherita
satura di Vita Vera.
Risorgerà senza alcun Oh! di meraviglia.
Così. Naturalmente.
Per senso pieno di quanto ci sarà di vago
oltre quel Passo estremo
che tanto ci spaventa.

Risorgeremo, dunque.
Il Paradiso è in noi.
Come il germoglio
di una Nuova Dimensione
sussurra già nell'acqua del bicchiere.

 Maria Pia Arcese, Irene Navarra လ 
 11 Novembre 2024


P_Irene Navarra, Resurrezione, AIArt e GraphicArt, 11 Novembre 2024.


lunedì 23 settembre 2024

Poesia / Cronaca: Vita dalla pietra.

 
Per la nascita di questa lirica è stato essenziale il pensiero di una cara amica:
Maria Pia Arcese.
Lei, prendendo spunto da un evento minimo quale quello di una vita
- umile e sontuosa assieme - sgorgante dalla pietra,
mi ha espresso alcune illuminanti folgorazioni,
che ho meditato e reso con rispetto della sua sensibile anima.


Irene Navarra, Vita dalla pietra, AIArt e GraphicArt, 23 Settembre 2024


Da questa pietra sgorga la vita

di un tenero acero rosseggiante.

La mia, di vita, è un dono che non ho chiesto.

Sono nata per magia.

Ho ornato con l’amore chi mi circonda.

Spesso, però, mi si è affievolito il respiro

mentre giorni di pietra grigia mi soffocavano.

Allora ho inalato a fondo

ascoltando la voce dei nuovi germogli

che spuntavano puri come preghiere.

E mi sono risollevata.


Maria Pia Arcese, Irene Navarra လ 
 
6 Settembre 2024

domenica 22 settembre 2024

Poesia / Cronaca: Il luogo dell'incontro eterno.


Irene Navarra, Cherso d'oro e blu cobalto 1, AIArt, 21 Settembre 2024.


In ogni tessera dorata e blu cobalto
del mare chersolino
mimo il sorriso
che non è più. 
Si è dileguato in rivoli di pena.
Così guardo le onde sfolgoranti,
i cui riverberi mi entrano nel corpo
con la loro Luce ineguagliabile.
In Lei ritrovo sempre la mia anima immortale
abitata da ritratti a pennellate forti
di generazioni antiche.
In quella stanza luminosa provo quiete,
ristorandomi di cellule sorelle.
È il luogo dell'incontro eterno
denso di presagi anche di notte
quando la Luna sembra divorarti.


Irene Navarra, Cherso d'oro e blu cobalto 2, AIArt, 21 Settembre 2024.

mercoledì 4 settembre 2024

Poesia / Cronaca: Credere.

 
Irene Navarra, Foglie al vento, AIArt e GraphicArt, 3 Settembre 2024.




Siamo fragili foglie al vento.
Leggere scie iridate nel crepuscolo
traluciamo sullo schermo della Luna.
Ali di farfalla sul prato gemmeo di pioggia
ci regaliamo all'erba per renderla più bella.
Abbiamo in noi il Tutto e il Niente.
L'infinita libertà del cielo
e il chiuso di una cella angusta.
Ché gli infami ragni non colonizzino la mente!
Sapere sempre la musica fiorente in noi.
Osare a credere la Morte una Rinascita.
Rinascere.

lunedì 2 settembre 2024

Poesia / Cronaca: Dalla torre.

 

P_Irene Navarra, Dalla torre, AIArt e GraphicArt, 2 Settembre 2024




Scale arrotolate nella spirale
dai gradini consumati.
Verso l'alto e l’apertura al cielo.
Quasi un mostruoso occhio
tra gli enormi massi della torre
naufraga in un lago.
Come me, naufraga in lei.
 
Banchi di nebbia a navigare attorno.
Un porpora sdrucito
lampeggia dentro lo strappo
raggiunto con fatica.
Non c'è nessuna Luce
che si pieghi a me.
Resto nella penombra cupa
di questa vita come imbuto rovesciato. 
 
(Solo la terra che ti spezza il dorso
è il luogo del riposo.
Lei ti accarezza densa.
Conosce la tua storia.)
 

mercoledì 28 agosto 2024

Poesia / Cronaca: Meditazione profonda (Vademecum essenziale).


Il mio fiume, un salice, la mia Terra benedetta.
Il resto non conta.

P_Irene Navarra, Nel Creato, AIArt e GraphicArt, 28 Agosto 2024.



Lei, la Natura, indossava gli abiti più belli.
Un Sole nitido scaldava il fiume,
che andava,
levigando il giardino del suo fondo.
Il salice scriveva con i rami penduli
in quelle brezze carezzevoli.
Raro poema di liriche istintive
nasceva come un canto
mentre la Luce scherzava tra le foglie.
Nel chiaroscuro di energie spontanee
mi sistemai sulla mia pietra solita
- gambe incrociate,
mani a palme aperte -
e meditai.

Nel vuoto della mente
sprazzi di pensieri,
lievi però,
leggeri come seta al vento.
E poi la sospensione del respiro
che si faceva lento e piano.
Fino al sentirmi al di là da me.
Fino al vedermi in un caleidoscopio di colori
ch'erano fiori, erbe, piante, cielo.
La gamma del Creato acconcia a me.
Doni preziosi per la mia anima smarrita.


domenica 25 agosto 2024

Poesia / Cronaca: Le lenti di mio padre.

 

P_Irene Navarra, Le lenti di mio padre, AIArt e GraphicArt, 25 Agosto 2024.



Ho lenti chiare per vedere il mondo.
Sono le lenti di mio padre
che ben sapeva il valore delle cose,
le nascoste sfumature degli umani.
Appoggio la forcella sopra il naso
e subito i colori cambiano,
i volti si assottigliano o dilatano,
le labbra si stringono a fessura,
gli occhi mutano espressione.
Diventano più cupi.
Non sempre però.
Le rare volte che il sorriso resta tale
e gli occhi assentono gioiosi,
è festa grande dentro il cuore.
Allora lui, mio padre, ride,
mi ruba quegli occhiali prodigiosi
e li rinfila nel taschino.

venerdì 23 agosto 2024

Poesia / Cronaca: Il Paradiso. Ma non adesso.


Un po' d'Azzurro nella mia Storia.
 

P_Irene Navarra, Azzurro simbolico, AIArt e GrphicArt, 23 Agosto 2024



Poi - nel Buio - un balenare azzurro
che mi colora chiome e vesti.
Uno spiraglio dentro il pozzo fondo
della vita grama.
Farfalla azzurra si avvicina:
è l'anima in preghiera.
Vuole la sua parte.



P_Irene Navarra, Finalmente azzurra, AIArt e GrphicArt, 23 Agosto 2024



Lei, Farfalla azzurra, è ritornata in me.
Splende negli occhi e in cielo.
Prego che non mi lasci.
Deve aspettare.
Non può portarmi nel suo mondo chiaro.
Non adesso.
Amore chiama qui.
E io non posso andare.
Voglio soltanto le sue ali
per ricordarmi che il Paradiso c'è.
Ma non adesso.



Poesia / Cronaca: Leggerezza.

 

Si può vivere nel sogno?


P_Irene Navarra, Nel sogno, AIArt e GraphicArt, 23 Agosto 2024.



Oh, se potessi addormentarmi nella vita
sognando di farfalle e fiori!
Come se quella fosse vita vera
e questa un incubo stornato.


giovedì 22 agosto 2024

Poesia / Cronaca: Essere farfalla.



P_Irene Navarra, Nel mio giardino, AIArt e GraphicArt, 22 Agosto 2024.



Stamattina tra i fiori del giardino
un tripudiare di farfalle.
Mi segnavano il percorso di una mappa.
Gentile aria di polline leggero
e velo d'ali che non fa rumore
ma lascia traccia.
Per chi sa vedere.
Osservo e so l'andare mio
come se fossi appena nata
da traslucida crisalide.
Io.
Ancora tenera di recente sboccio
seguo la scia di questo trasvolare.
mentre la pelle illustra l'essere mio vero
con nitidi tatuaggi di farfalle.
Sorrido e fluttuo.
Sono creatura che s'anima di brezza
e dialogo col cielo.
Niente dolori, niente cure.
La vita effimera di una farfalla
ora è il mio Credo.


sabato 17 agosto 2024

Poesia / Cronaca: Dimensioni parallele.


Quando la realtà è solo una dimensione parallela a quella immaginata sensorialmente (IQ48).

P_Irene Navarra, La vita adesso, AIArt, olio su tela, 17 Agosto 2024.



Ritorno all'immagine di me più veritiera.
Il tempo si è cristallizzato in spuma bianca
sul mare che mi rotola nel cuore
mentre la mente allaccia fili di medusa
che fanno da barriera all'ora,
al suo presente.

Seduta su uno scoglio
guardo all'orizzonte un punto indefinito.
Si fondono i colori,
il giorno si fa notte.
E poi di nuovo l'infinito ciclo.
Risplende la mia chioma azzurra
rubando il ritmo del profondo.
La veste bianca è quella eterna
trovata al mercatino vintage della mia città.
La schiena ha curve s
ode.
Di giovinezza visionaria.
Alabastrina.
Non c'è altro.
Sono l'immagine di me senza decadimento.
Vivo.

mercoledì 14 agosto 2024

Poesia / Cronaca: Una donna, la sua cavalla.

 

P_Irene Navarra,Una donna, la sua cavalla, AIArt e GraphicArt, 14 Agosto 2024.



Una donna, la sua cavalla.
Negli occhi la stessa consapevolezza:
Siamo creature che vivono nel vento.
Nessuno ci può imbrigliare.
E se lo fanno, moriremo.
Private del profumo casto d'erba nuova,
del cobalto che ci tinge nel crepuscolo,
del croco d'Alba mattutina,
del Sole incandescente sulla pelle nel meriggio estivo,
degli aghi invernali dentro il fiato,
a poco a poco perdiamo consistenza,
rese fantasmi imprigionati
dalle vostre sbarre umane.
Percio: guardateci di sguincio,
non indugiate sui nostri contorni tanto strani.
Lasciateci ai refoli di Bora.
Vi porteremo doni raccolti nelle nubi,
tesori di gemme dalla terra
e serti d'edera cresciuta su querce secolari
che intrecciano i rami coi celesti tassi.
Per dare grazie vi sussurreremo storie
di Amazzoni guerriere,
di donne confidenti di cavalle
che sanno i segreti più profondi.
Così risanerete.


sabato 10 agosto 2024

Poesia / Cronaca: Stelle cadenti? Meglio di no, grazie (nella Notte di San Lorenzo).

 
Per non credere ai falsi miti delle stelle cadenti che realizzano i nostri desideri.

P_Irene Navarra, Stelle cadenti, AiArt e GraphicArt, 10 Agosto 2024.


"E tu, Cielo, dall'alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d'un pianto di stelle lo inondi
quest'atomo opaco del Male!"

Giovanni Pascoli, Myricae, X Agosto, vv. 21 - 24.


Rivolti al cielo speriamo
di non vedere il solito spettacolo
delle Perseidi il X Agosto.
Speriamo in astri che non cadano.
Stelle affisse nella Notte
per noi che qui restiamo
a rantolarci l'ora
fino al sorgere del Sole
quando la Luce viene
e sembra bersi il male
delle stelle in frana ciclica.
Allora c'inondiamo di fulgore
nel tempo che ci scorre chiaro.


P_Irene Navarra, Stelle cadenti? Meglio di no, AIArt e GraphicArt, 10 Agosto 2024.


sabato 3 agosto 2024

Poesia / Percezioni: In Luce.

 

P_Irene Navarra, In Luce, AIArt e GraphicArt, 3 Agosto 2024.



E l'anima s'apre sorella
al mondo che si fa chiaro
negli occhi cannella del mio cane.
Sa di basilico e di menta il suo pelo,
se passa nell'orto degli aromi.
E le sue zampe sanno d'erba, di terra
e di rugiada che lui lecca
come fosse ambrosia.
S'amplifica la percezione.
Non so se sono cane o donna.
Sento l'odore della vita,
assaggio i suoi umori.
Vivo.


mercoledì 31 luglio 2024

Poesia / Cronaca: Meditando con Billy, prodigioso Setter.


Irene Navarra, Dall'amore il sorriso, AIArt, 31 Luglio 2024.


Palpebre socchiuse,
pupille immobili dietro il velo di velluto.
Lo percepisco chiaramente: sto scivolando via.
Le mani aperte portano fiori,
il fiato quasi inesistente s'insinua
nel cordone ombelicale del mondo infine quieto.
Billy, il Setter prodigioso che mi è accanto,
si fa statua. Perle ed ebano, il suo pelo.
Parla con me da distanze siderali
seppure in me, nel nido del mio cuore.
Tutto viene dal vuoto.
Più vero d'ogni cosa vera.
Scendo, così, alle radici del pensiero,
galleggio nello spaziotempo,
dove mi vedo come fossi doppia.
Sento il profumo del mio cane
mentre comunico con lui Amore immenso,
ed è Anima bella fluente di energia divina,
un Sole pieno che sorride Luce.
Uniti in una sfera fulgida 
brilliamo come quarzi
appena emersi dal profondo.

sabato 27 luglio 2024

Poesia / Cronaca: Dopo il Diluvio.

 
Disillusa mi nutro di Pensiero distopico.


P_Irene Navarra, Bastiano e Martina, AArt e GraphicArt, 26 Luglio 2024.



Con la mia Martina
- che è un'oca saggia d'esperienza -
guardo i doni avuti in nascita
e mi si stringe il cuore.
Desolazione di un ragazzo disilluso.
Così titolerò il libello di denuncia
che progetto, se qui resto.
Le parole mi si formano negli occhi
brucianti come carbonaie accese:
il fiume segnato da fanghiglie tossiche,
il cielo solcato dalla peste chimica,
la terra intaccata da concimi alieni,
tutto mi narra il corpo
come una mappa del futuro inferno.
Desolazione di un povero ragazzo disilluso
è sentimento che dilaga.
Sottilmente subdolo.
Le crepe s'aprono,
la materia mi si sfà.
Io mi riciclo in nulla trasparente.
Martina mi offre il nido caldo
del suo piumino chiaro.
Come Atlantide riemersa dall'Oceano
Lei è solida navicella nel Diluvio.
Si farà tramite di familiare Rinascenza,
portando me, seme dell'uomo,
tra le pieghe dilavate del Pianeta.


giovedì 25 luglio 2024

Poesia / Cronaca: Restare.



Irene Navarra, Ricordi, AIArt e GraphicArt, 25 Luglio 2024.



Il cielo s'incrina su di noi
e si frantuma dentro il fiume.
Anche gli alberi iniziano a spezzarsi
disperdendosi nell'aria con clangore di metallo.
I rami secchi sono flauti.
Intonano ballate a intreccio.
Astrusamente.
Allungo le mani verso l'alto:
anatomie di pietra.
Come il bimbo con l'oca
che mi scruta
ed è residuo fossile
di un tempo ormai concluso.
Roba da manuale d'arte.
Residui di memoria.
Il mento proteso verso l'alto
vado a perdoni per chiedere la grazia
di clonarmi
in ogni piccolo frammento mi rifletta.
Non voglio andarmene
mangiata dal brillare di tessere
allacciate in ornamenti inutili.
Un merlo mi osserva incuriosito.
Risalta intatto sui frammenti dilaganti.
È un prodigio strepitoso.
Gli chiederò il segreto di restare
come se il mondo attorno non svanisse.
Lo so che lui è Dio.
Io, invece, nulla.

,

martedì 23 luglio 2024

Poesia / Cronaca: So la mia dimensione.

 

P_Irene Navarra, Donna che legge, AIArt e GraphicArt, 22 Luglio 2024


So la mia dimensione.
La conosco bene
da quando m'illuminai d'immenso
sulle "sorrise parolette brevi" di Beatrice.
La luce mi si fece - allora - fulgida.
È attesa di un oracolo
che s'apre all'improvviso
oppure nasce con lentezza
enucleandosi dal cuore di una rosa,
da una lucertola di giada
pietrificata sotto il sole.
Anche  le storie di Calvino,
i versi di Petrarca,
le liriche notturne di Leopardi
m'inducono una trance salvifica.
Là nessuno mai può entrare.
Per quanto qualche umano bussi,
io non sento.
Capto però le voci di chi soffia
lingue astruse ma del tutto comprensibili
per me che vivo senza peso
in Dialogo con Luna
o persa in una dimensione doppia di silenzio
che ascolto come musica di Schumann.


Poesia / Cronaca: La ricerca.




P-Irene Navarra, La ricerca, AIArt e GraphicArt, 23 Luglio 2024


Cercare con intatta lena
e sospensione trepida dei sensi
la scabra via che porta alla parola-
specchio di intuizioni
senza cacce di scoperta.

Quando si affaccia all'orizzonte
tu lo sai.
Il ritmo cambia dentro il corpo
che si fa leggero.
E s'ingemella il cuore a nubi e cielo.
perché viene da lì la forma agile.
Perfetta.
Merito tuo?
Forse raccogliere il richiamo.
Sentirlo forte attorno.
Ma non altro.