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mercoledì 28 agosto 2024

Poesia / Cronaca: Meditazione profonda (Vademecum essenziale).


Il mio fiume, un salice, la mia Terra benedetta.
Il resto non conta.

P_Irene Navarra, Nel Creato, AIArt e GraphicArt, 28 Agosto 2024.



Lei, la Natura, indossava gli abiti più belli.
Un Sole nitido scaldava il fiume,
che andava,
levigando il giardino del suo fondo.
Il salice scriveva con i rami penduli
in quelle brezze carezzevoli.
Raro poema di liriche istintive
nasceva come un canto
mentre la Luce scherzava tra le foglie.
Nel chiaroscuro di energie spontanee
mi sistemai sulla mia pietra solita
- gambe incrociate,
mani a palme aperte -
e meditai.

Nel vuoto della mente
sprazzi di pensieri,
lievi però,
leggeri come seta al vento.
E poi la sospensione del respiro
che si faceva lento e piano.
Fino al sentirmi al di là da me.
Fino al vedermi in un caleidoscopio di colori
ch'erano fiori, erbe, piante, cielo.
La gamma del Creato acconcia a me.
Doni preziosi per la mia anima smarrita.


martedì 18 giugno 2024

Poesia / Cronaca: Di Terra e di Cielo insieme.



P_Irene Navarra, Tra Terra e Cielo, AIArt e GraphicArt, 18 Giugno 2024.


C'è un albero dietro la mia casa.
Un essere strano, ma speciale.
I rami morbidi - essenziali -
espandono la Terra in Cielo.
Come radici.
Così, a poco a poco, si uniscono le dimensioni
e il verde, poi, dilaga,
denso di nutrimenti prodigiosi.
Se inizio a meditare sulle gamme vegetali
che l'anima intuisce,
si espande anche il pensiero.
Mi sento cellula del Tutto.
Potente, immensa cellula di Dio
che ci manifesta Amore
nelle cromie inusitate
della sua Creazione.


P_Irene Navarra, Albero della Creazione, AIArt e GraphicArt, 18 Giugno 2024.



lunedì 17 giugno 2024

Poesia / Cronaca: Farsi d'Azzurro.

 

Irene Navarra, Nell'Azzurro, AIArt, 16 Giugno 2024.



Sulla cima ventosa
del monte che sovrasta la mia terra,
sopra l'effimero affannarsi delle cose,
là programmo il mio futuro.
Abbarbicata ancora al seme nero della Vita,
medito sull'Azzurro di quel cielo
che mi ha vista nascere.
Lo sento attorno al corpo.
Come sostanza vera.
Mi perdo - allora - in quell'aria unica
tra due rami di sambuco
pieno di fiori complicati come cellule di alieni
e recido le radici per galleggiare senza peso.
Ormai anima in transito,
figlia naturale di un pensiero
all'apparenza senza senso,
vado,
sfiorando cime d'alberi imponenti
lasciando cenci eterei
sui rami dei fratelli ulivi
che se ne fanno gemme argento
da esibire nei riti del mattino.
Quando il Sole caccia la Notte
e nell'Aurora che sale all'orizzonte
gli dei si mostrano agli umani.


domenica 2 giugno 2024

Poesia / EteronimoKS: Il Creato nel cuore.


P_Irene Navarra, Meditazione, AIArt, 2 Giugno 2024.



Seduta tra erbe dure che bucano la pelle,
profondamente immersa nel silenzio
della mia campagna, medito.
E tutto si fa Oro e Viola.
All'orizzonte si appianano colline,
sfaldano cedri, crollano case.
Il Tempo si riarrotola e si ferma.
Nel primordiale mondo squadernato attorno
un'isola di crochi splende.
Instilla Luce
nel cuore che fiorisce
e batte in tocchi finalmente lievi.
E là cammino.
Le meraviglie del Creato in me.

Kassandra Stratos. 2 Giugno 2024


P_Irene Navarra, D'oro e viola, AIArt, 2 Giugno 2024.


lunedì 25 marzo 2024

Poesia / Cronaca: Continuando il Viaggio (Meditazione in Giallo Mimosa).

 
Continuando  il Viaggio, orfana di te,
mio dolcissimo Amore.
Un po' alla volta ce la farò.


P_Irene Navarra, Mimose di riflessione, AIArt e GraphicArt, 25 Marzo 2024



che mi ha donato sonni inconsapevoli,
nel quieto recupero di me, orfana di te,
mio dolcissimo Amore,
mi trovo a contemplare un vaso di cristallo
con dentro rami di Mimosa.
Il viatico per continuare il Viaggio
è palesato come Natura
(in Anima sottile).
Lei mi parla con parole chiare.
Immersa nel suo Sole,
 imparo meditando:
a lasciar andare,
ad accettare l'inevitabile Distacco,
(che è veleno e vino esistenziale
se ne cogli il fine),
il vuoto dell'Assenza.
Alzo - allora - il calice rubino a te,
mio Pippo Setter straordinario.
che mi mandi
e che mi fai scoprire
togliendo veli dai miei occhi.
Vedo così,
purificata dal mio stesso pianto,
la tua scintilla in ogni cosa.


lunedì 4 marzo 2024

Poesia / Cronaca: Verso il mattino (Meditazione cromatica in Oro-Luna, Bianco-Neve e Blu-Notte).

  
La Luna è d'oro, se così la vuoi.
လ Reinventando l'universo လ 


P_Irene Navarra, Miracolo Luna, AIArt e GraphicArt, 4 Marzo 2024


La Luna - d'Oro questa notte -
versa manna preziosa sulla Terra.
Si abbeverano i campi,
le erbe svettano gemmate,
splende la recente Neve
candida tanto da accecarti.
Il buio annichilito arretra lento.
Strisce di Blu sinuoso tra le zolle.
Raccolgo a piene mani Neve e Oro.
Intreccerò monili in perle e fiocchi
coi fili tenui della Notte.
Domani ne avrò il senso sulla pelle.

Quasi mattina all’orizzonte.
Sui polsi, sulle orecchie, al collo
gocce dorate con cristalli Bianchi
che mi riportano la notte prodigiosa.
Protetta dalla Grazia della Luna,
soffusa dalla coltre dell'Inverno,
posso dormire ora.
Quietamente.


martedì 27 febbraio 2024

Poesia / Cronaca: Vento di velo (Meditazione cromatica in Oro e Indaco).

 

La mia Risalita dal dolore continua.
Mi aiuta l'Arte.
Si snoda in me
come un cantare lento e suadente.
Emergo dal pozzo buio che m'imprigionava.
E guardo il cielo.
All'Oro di Klimt
aggiungo l'Indaco di una notte estiva
con un brillio di lucciole
e il fresco delle loro ali sulla pelle.
Non ho più paura.


P_Irene Navarra, Oro e Indaco, AIArt e GraphicArt, 27 Febbraio 2024.


Su sfondi d'Indaco scurente a pennellate Oro,
vestita di mosaico bizantino,
essere donna di un dipinto.
Palpebre chiuse,
vuoto nella mente,
qualche sussurro di metallo
armonizzato al mio respiro,
vento di velo attorno,
penso alle stelle
che tra poco abiteranno in me.


Poesia / Cronaca: Nella Luce (Meditazione cromatica in Oro).

 
Volutamente nella Luce con la terapia cromatica.


P_Irene Navarra, Trasformazione - L'inizio, AIArt e GraphicArt, 27 Febbraio 2024


Sto dipingendo le pareti attorno a me.
L'Oro più chiaro e quello antico
spalmati sopra l'Ombra
che sparisce in Luce bizantina.
Anche le vesti hanno fili d'Oro.
Sono le tracce della gioia.
Resistono tenaci sul mio corpo stanco.
Forse così riprendo il volo
e immagino di essere la donna
che Klimt immortalò nei suoi drappi preziosi.
Coprire di una patina splendente
i graffi dell'intonaco
fa la differenza.
Un abile restauro sortirà lo stacco
dall’inganno della mente
che si nega la speranza.
Per il momento sopravvivo.
Nell’Oro sopra il Nero,
Poi si vedrà.


P_Irene Navarra, Oro, AIArt e GraphicArt, 27 Febbraio 2024.


lunedì 8 gennaio 2024

Poesia / Haibun: Viaggio intimo (16 - Seefeld - Sorella Neve).

 

P_Irene Navarra, Sorella neve, AIArt e GraPhicArt, 7 Gennaio 2024.


    Sono capace di perdermi in un fiocco di neve.
    Lo tengo sulla punta dell'indice e mi ci sciolgo dentro in sedute protratte di meditazione cromatica, osservando - immobile come una statua di ghiaccio - il lento svanire della forma angelica.
    Attimi.
    Di eternità sconvolgente.
    Che mi lasciano triste quando svaniscono.
    E che, poi, cerco di recuperare.
    Così appunto gli occhi al cielo sfarfallante in gelo e mi insinuo tra i fiori speciali che ci dona.
    Nulla di più rasserenante del meditare cromaticamente sul Bianco di un fiocco di neve, immersa in fiocchi di neve.

    Amo la montagna solo se candida, solitaria e musicale dell'armonia specialissima della natura che accoglie gioielli inimitabili.
    I piccoli tonfi delle piccole frane di neve dai rami degli alberi mi induce a una profonda trance che disserra passaggi misteriosi e inusitati. Fino alla scoperta di una sorta di Brigadoon fantastico di cui sono unica abitatrice.

    Seefeld mi parve Brigadoon quando lasciai le piste, il consorzio umano, i suoni dissonanti dei meccanismi di violenza alle falde percorse e inutilmente massacrate da sci, monosci, slitte, urla barbare dei turisti.
    Nei boschi intonsi di Seefeld mi dissimulai nel Bianco, sottraendomi per ore alla vista di tutti.
    Respiravo il profumo puro di una sostanza appena liberata che danzava, ridendo di un riso dell'Universo. 
   Sorella Neve mi aveva affrancato da ogni pena, mi ammantava di corolle soffici e anch'io ridevo felice.

Inalo fiori
che pungono la gola ~
Dentro il mattino
radico in solitaria
Pace di Neve.
#Tanka93



domenica 31 dicembre 2023

Poesia / Cronaca: In transito.

Meditando cromaticamente nell'ultimo giorno dell'anno.

Apro porte e finestre,
lascio entrare il vento
che mi travolge
nella sua rapina.
Io sono Irene.
Non Francesca.
Lei fece suo
il peccato di Lussuria
e amò di Paolo il corpo.
Con passione. 

P_Irene Navarra, Nel vento 1, AIArt, 31 Dicembre 2023.


Amore universale,
simbiosi con il Tutto
fu mia colpa, invece.
Abbandonarmi al flusso
sarà letizia piena.
Viola permane.
 Le cellule informate di candore
sciolgono il gramo.
Ogni veleno esala in Giallo cromo
e si dilegua.
Vincent van Ghog che lo mangiava
è ormai lontano.
Nessun residuo tossico rimane.
Solo rammarico bruciante
per la mia parte un tempo invasa.
Alzo il bicchiere.
Brindo.


P_Irene Navarra, Nel vento 2, AIArt, 31 dicembre 2023.


Mi salvo 
nel Verde della selva.
Tana soffice di muschio.
Ovatta il suono.
Non sono più una solitaria:
ci sono lente voci naturali
che annunciano gli inizi
in segni di Futuro.


P_Irene Navarra, Segni cromatici, AIArt, 31 Dicembre 2023.



venerdì 15 dicembre 2023

Poesia / Haibun: Viaggio intimo (14 - Gorizia - La solitudine bianca).

Correva l'anno 2016.
Si era in Gennaio.
Il 4 per la precisione.
Con me c'era ancora Pablo Golden Retriever.
Avevamo passato la mattinata a Capriva del Friuli, correndo nella neve caduta da poco.
Anche Gorizia era tutta bianca.
Nel paesaggio candido, il volo dei sensi.

Questo il resoconto del mio Viaggio intimo notturno.

P_Iene Navarra, Dalla finestra, AIArt, 15 Dicembre 2023.


    Adesso che è notte e non c'è voce umana e la neve ha steso la sua seta luccicante sulla campagna, ascolto.
    La solitudine bianca frulla richiami inconsistenti.
    Il seme sotto la coltre fredda, il
 filo d'erba intirizzita, la rosa - di cristallo ormai -, questi sono i segni in cui mi ritrovo.
    Segni sospesi.
    L'Oltre? Solo una capsula vorace.
    La solitudine bianca è benessere sottile che ammanta tutto a poco a poco. Ogni fiocco di neve è velo buono. Lenisce col suo stesso gelo, sedando punte aguzze di pupille proiettate nel domani.
    Strapparsi la speranza è soluzione inevitabile.
    Tu, benedetta neve, sei l'artista che trasforma e plasma l'orizzonte.
    Tra bianche nubi e bianche zolle non vedo in me pensieri.
    Sono in viaggio.

Il viaggio è sogno.
Tra cielo e terra si fa
bianca la culla.
Rinascere di neve
sembra un destino buono.
#Tanka 90


sabato 26 agosto 2023

Poesia / Frammento 71: Di giallo, verde, viola.

 

Irene Navarra, Di Giallo, Verde, Viola,  AIArt - Acquerello e Pastelli su carta ruvida, 26 Agosto 2023.


Come se avessi tinti faccia e corpo
quando, travolta dal fervore dell'estate,
mi fermo a meditare nella mia campagna.
Ora che di lavanda sono pieni e terra e cielo
ora che il grano già maturo
dona il suo cuore giallo a chi ferma la mente
e mentre il verde serenamente acquieta
mi faccio grano e fiore per capire
i tratti dell'inchiesta
che rende liberi di andare.
Oh, sì. Andare tra le zolle
per respirare da ogni poro della pelle
il benedetto spazio
in cui ritrovo accettazione vasta
dell'essere così come io sono.

venerdì 25 agosto 2023

Poesia / Haiku e Cronaca: Tra fiori bianchi (Meditazione cromatica).


Tra i fiori bianchi
ritrovo il mio destino -
Colore e vita.

Irene Navarra, Nel Bianco, AI e Grafica, 11 Lugluo 2023.


Sì, qui sto bene.
Tra fiori bianchi come i miei capelli
sento vibrare in me le note giuste.
Calmo suono di flauto
e un riso di foglie tintillanti
per il vento di cristallo che le scorre,
le spettina impudente, e poi le liscia.
Facendo frusciare seta vegetale.
Echi di un mondo parallelo
dove sbocciano storie immacolate.
Cammino sulla ghiaia del sentiero verso casa.
Scricchiolano i grani  - bianchi anch'essi -
sotto i miei passi.
Si complica il concerto.
Due cince fracassone sporgono i capini
dai bordi della casa di betulla appesa al faggio,
lanciando bucce di girasoli e arachidi.
Il suono è sordo, secco, ragtimante.
Anche le nubi si mettono a berciare
sbuffi di bianco per completare il ritmo
che m'invade come le bollicine
di una coppa  di champagne.
E quando il cuore è colmo
di frizzante naturale,
allora canto.
L'apoteosi della gioia, io canto.
Con la voce, con il corpo, con la mente.
Mi lascio andare in diaspora fruttuosa.
E sono seme di una nuova specie
ibridata a forza di ascoltare.


giovedì 20 luglio 2023

Poesia / Frammento 61: Nella nube dei capelli (Meditazione cromatica in Bianco, Giallo, Azzurro chiarissimo e Cenere di Rose).

 

Nel Bianco dei miei capelli ritrovo la via.
Le tenui sfumature che lo ingentiliscono inducono alla meditazione.
Così mi ridefinisco nei colori di adesso:
Bianco, Giallo, Azzurro chiarissimo e Cenere di Rose.


Irene Navarra, Nella nube dei capelli, AI e Grafica, 20 Luglio 2023.



Nella nube dei capelli
si disperdono i pensieri
e fanno nido le illusioni
dalle ali esili e nessun peso
che le tenga a terra.

Il Bianco avvolge la mia storia.
dipinge trame un po' intricate,
ma discrete perché senza foga.
La tenerezza ammorbidisce e sfuma.
Come una benedizione ti si posa addosso
donando i suoi colori tenui: il Giallo
per la nostalgia che torna,
l'Azzurro a blande pennellate
per la gioia di vedere il cielo,
il Cenere di Rose per l'amore
che mi invade quando chiudo gli occhi
sentendomi ancora nel centro della vita.

 

domenica 16 luglio 2023

Prosa / Racconto breve: Di verde mi in-vesto.

 
Vi accompagno nel mio mondo di trasformazioni.
Buon viaggio.

Irene Navarra, Di verde mi in-vesto, AI e Grafica, 15  Luglio 2023.
    


    Mi guardo le mani.
    Sono strane.
    Sembrano sfarinarsi in polverina luminosa
    Ne ho minimamente paura.
    Cerco di nasconderle, mettendole conserte.
    Mi sta succedendo qualcosa.
    Qualcosa di bello.
    Sento un fluido potente che mi scorre nelle vene.
    E mi amplifica i sensi.
    Sorprendo suoni mai sentiti: fruscii come sospiri di velluto, schiocchi come frustate, vibrazioni che iniziano lontano in boschi vergini, e diventano parole, e vengono sin qui, in questo luogo sacro dove varcherò ogni soglia umana per farmi sostanza sinuosa.
    Ogni forma in me cambia a poco a poco.
    La pelle, adesso, si copre di un pigmento argenteo.
    Salvia selvatica e menta piperita assieme.
    Foglia di vite e fiore di sambuco legati in simbiosi unica.
    Interazioni straordinarie creano creature singolari, rimescolandole in modelli di nuova generazione.
    Così i miei contorni mutano tra chiaroscuri di sottobosco boreale.

    Non so se sono quercia o muschio o felce.
    Non so se sarò spora che naviga nell'aria e poi si quieta nella culla della terra.
    Oppure seme che precipita dal frutto o dal baccello secco, e si propaga.
    Comprendo piano piano una natura in dialogo attraverso correnti sotterranee consolidate in reti di gamme verdi e perlacee consistenze.
    Le vene vegetali proteggono.
    E se le lasci fare, trasmigrano in noi, aprendoci la mente.
    La metamorfosi induce adattamento emozionale.
    Allora il me di recente acquisizione riscopre i ritmi universali.
    Mentre il presente si fa di "sovrumani silenzi e profondissima quiete", mentre il vento mi stormisce in carezze mute.
    Sono libera.
    Immensamente libera.
    E danzo.
    Al suono di una musica sottile che non è mia. 
    È del Tutto. 

Nel giorno della Metamorfosi, addì 16 Luglio 2023.
Irene Navarra


domenica 9 luglio 2023

Poesia / Tanka 70: Il potere dell'Ortica (Meditando in Verde e Vetro).

 
La protezione
dell'ortica è un fatto -
Quando la tieni in mano
senti lo scudo espandersi
e avvolgerti deciso.
#Tanka 70

IQ48


L'immagine è generata con l'AI - SD Immagine generata con sollecitazioni precise su SD. Licenza: CreativeML Open RAIL-M. Il prompt molto preciso e dettagliato mi ha gratificata con dei prodotti davvero interessanti che ho provveduto a migliorare, sfumare, illuminare (e altro) con la Grafica.
Irene Navarra, Il potere dell'Ortica, AI e Grafica, 8 Luglio 2023.


    

    Vestita di tunica d'Ortica e con in mano un ramo d'Ortica, a occhi chiusi nella morbida luce del mattino, medito.
    Il suo colore mi protegge.
    Le foglie stornano tocchi infidi.
    Tutto di lei mi ama.
    Sottometto l'arroganza, se supero il dolore sulle dita.
    Uccido l'invidia, se flagello l'idea maligna con i suoi fusti arditi.
    L'Ortica mi difende.
    Crea uno scudo inattaccabile attorno a me.
    A ogni sfioramento minimo pugnali vegetali uncinano chi mi vuole male.
    L'Ortica è compagna e amica.
    È una sciamana vegetale.
    Io mi assimilo a lei e assumo, a poco a poco, i suoi poteri arcani.

    Inspiro Verde pungente, lo sento bruciare nella gola e giù, fondo nel cuore.
    Come alessifarmaco mi assiste.
    Espiro grumi di diabolici anatemi.
    Inspiro il Vetro taumaturgico dei suoi villi. 
    Espiro spine velenose.
    L'autocoscienza si fa limpida.
    Dentro le palpebre scorrono vicende.
    Le purifico con l'Ortica passata a velo sulla storia.
    Le mie difese sono foglie e fiori.
    Sono nel mito che rinsalda le radici.
    Sono l'Ortica.