Irene Navarra, Nell'Azzurro, AIArt, 16 Giugno 2024. |
Sulla cima ventosa
del monte che sovrasta la mia terra,
sopra l'effimero affannarsi delle cose,
là programmo il mio futuro.
là programmo il mio futuro.
Abbarbicata ancora al seme nero della Vita,
medito sull'Azzurro di quel cielo
che mi ha vista nascere.
Lo sento attorno al corpo.
Come sostanza vera.
Mi perdo - allora - in quell'aria unica
tra due rami di sambuco
pieno di fiori complicati come cellule di alieni
e recido le radici per galleggiare senza peso.
Ormai anima in transito,
figlia naturale di un pensiero
e recido le radici per galleggiare senza peso.
Ormai anima in transito,
figlia naturale di un pensiero
all'apparenza senza senso,
vado,
sfiorando cime d'alberi imponenti
lasciando cenci eterei
sui rami dei fratelli ulivi
che se ne fanno gemme argento
da esibire nei riti del mattino.
Quando il Sole caccia la Notte
e nell'Aurora che sale all'orizzonte
gli dei si mostrano agli umani.
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