P_Irene Navarra, Libellula, AIArt e GraphicArt, 3 Dicembre 2024. |
P_Irene Navarra, Persuasione, AIArt e GraphicArt, 3 Dicembre 2024. |
P_Irene Navarra, Libellula, AIArt e GraphicArt, 3 Dicembre 2024. |
P_Irene Navarra, Persuasione, AIArt e GraphicArt, 3 Dicembre 2024. |
P_Irene Navarra, Il fiume di specchio colorato, AIArt e GraphicArt, 13 Luglio 2024. |
P_Irene Navarra, Sentinelle, AIArt e GraphicArt, 3 Luglio 2023 |
P_Irene Navarra, Io sono Vendetta, AIArt e GraphicArt, 3 Luglio 2023 |
Irene Navarra, Nell'Azzurro, AIArt, 16 Giugno 2024. |
P_Irene Navarra, I giorni blu, AIArt e GraphicArt, 30 Settembre 2023. |
E poi ci sono i giorni blu.
Quelli che arrivano in sordina
e non ti lasciano l'amaro in bocca.
Anzi. Li vivi come se nuotassi
in un mare cristallino
a sfumature iridescenti.
Mentre i capelli ti si fanno blu
di alghe fiori gemme del profondo.
Mentre socchiudi le tue labbra,
- azzurre sulle perle di un sorriso -
in trepide parole a creature trasparenti
che ti solleticano la pelle
e regalano conchiglie
da appendere al tuo collo di sirena.
30 Settembre 2023
P_Irene Navarra, Ritratto improbabile, AIART e GraphicArt, 29 Settembre 2023. |
P_Irene Navarra, La muraglia, AIArt e GraphicArt, 16 Settembre 2023 |
Irene Navarra, La spiaggia, AIArt, 13 Settembre 2023. |
La sua mutevolezza dona,se vuoi, l’Alienazione.Ai limiti del mare ti facoagulare in planctonper adornarle la coronapuntinata d’oro.La spiaggia è il divenireche assorbe il movimento.È il nastro che suggellai passi delle Ninfetrasformate in Donne.Il Limen della Terrada cui - timido sugheroimpacciato - ti mettiin viaggio per ritrovartibottiglia trasparente.
Per essere, alla finedella corsa, nudo zaffirostrappato alla miniera.
Irene Navarra, Ex Penisola, AIArt, 13 Settembre 2023. |
Mi feci isolapoiché ci fu violenza.
Pertanto ancora incredulae frastornata viaggiaicon la frattura apertagrondante di lichenitesi alla terraferma.
Che fare per placarele ferite?
Trasognata e stupitadecisi di neutralizzarmiin specie senza sesso,consistenza e senso.Volli che le mie roccefossero vene disseccate.Sentii che fiordi e spiaggediventavano corpi di guerrieridopo la battaglia e senivirginali su cui Angeliinsonni posarono le vesti.
A me, disincantataEx Penisola,fu in fondo sufficientesapere di poter toccare- priva di vibrazioni -il punto di partenza.
Irene Navarra, In Rose, AI Olio su tela,17 Agosto 2023. |
Anna portava un bouquet di Rose Rosa, tenendolo saldamente davanti a sé con due mani.
Come uno scudo di petali fragranti.
Gli occhi incollati alle corolle, completamente smarrita nella loro sostanza.
Niente di che, mi dissi, ama i fiori.
Poi la osservai meglio, e vidi racemi e foglie che crescevano sulla sua veste e si arrampicavano sul collo. A velocità incredibile.
Lei era assorta in sogni lontani.
Sembrava ignara della sua strana condizione.
Mi spaventai e le suggerii attenzione, perché le succedeva qualcosa di terribile.
Mi rispose, sorridendo enigmatica, che lo sapeva, e lo voleva quel convertirsi rapido.
Lo voleva da tanto tempo perché aveva una natura diversa. Più vegetale che umana.
Lei era una Rosa d'anima.
In breve lo sarebbe diventata anche di corpo.
Senza dolore.
La trasformazione era iniziata.
Dopo complicati innesti, radicava e gemmava, finalmente.
In perfetta letizia, affermò con la voce svaporante in un fruscio tenue, e un sentore verde che iniziava a espandersi dalla sua pelle bruna. Misto anche al lieve profumo delle Rose Rosa.
Ero turbata.
Lei subiva quella Metamorfosi del tutto consenziente.
E non me ne aveva fatto nemmeno un cenno.
Con una punta acuta di risentimento considerai che l'avrei perduta per sempre.
Lei, l'Amore della vita mia, l'avrei perduta per sempre.
Così l'abbracciai, schiacciando le sue rose.
Quasi per vendetta.
E mi ferii con le spine.
Sanguinai.
Abbassai lo sguardo sul liquido fresco che sgorgava dal mio petto e lo notai traslucido di brillii preziosi.
Stillava da me fluida giada verde.
La comprensione si fece strada. Come una cuspide elettrica. E mi invase tutta.
La strinsi di più.
Con un senso di completo, felice abbandono mai provato prima mescolammo le nostre essenze, trasformandoci insieme.
Mentre si intrecciavano le braccia e le bocche si sfioravano morbidamente duttili, fummo infine Rose.
Un unico cespuglio in pieno splendore di incredibili Rose Rosa.
Irene Navarra, Se meditando nel colore del mare, AI e Grafica, 4 Luglio 2023. |
Mi viene addosso un senso fluido e fresco.
Come di mare.
Onde che vanno sul mio corpoe lo detergono dal lotodei dubbi parassiti.Mi siedo sulla sponda astrattadi quel mare astratto.Sabbia argentata rimodella i piedideformati dall’arrampicarsi,incespicare, cadere rovinosamentelungo la china di coltelli aguzzi.Ho da smussare asperità indurite,
guarire ferite ancora aperte.
Così chiudo gli occhi
e penetro l’azzurro
e il verdee il malvadei ricordi buoni.Rinasco in un sorriso.Sono di spuma che s’innalza bianca- oltre le nubi - a ogni flusso di marea.Fiori leggeri e petali di blua contenere l’anima.Serenamente rido e piango.
IQ484 Luglio 2023
Irene Navarra, Il fango se ne va. Ritorna l'oro, AI e Grafica, 3 Luglio 2023. |
Radi richiami d'oro come lamine lucentiarrivano a impennatenella mia vita senza nostalgia.Fango si stacca limacciosodal cromo opaco della veste.E va.I pugni chiusi, aspetto.Quei segni di pregiato conio astralesi fanno consistenti.Me ne impossesseròe li nasconderò nei ricci dei capelliche splenderanno ancora di riverberi radiosi.
Saranno il mio tesoro.
Un riso mi sale dalla gola.Sto per riconquistare la mia storia.
IQ483 Luglio 2023, ore 14.30.
Irene Navarra, Il mio giallo cromo, AI e Grafica, 3 Luglio 2023. |
Vedi il giallo cromo della nostalgiache se ne va da me?Come uno strappodai miei organi vitalie dalle braccia-nidi consenzienti.Riprogrammare tuttonon è facile.Ma io ci proveròa rimpiazzare splendidi topazicon pezzi di titanio inattaccabile.Sì. Ci proverò.
IQ483 Luglio 2023
Irene Navarra, I miei colori, AI e Grafica, 2 Luglio 2023. |
Irene Navarra, Un tempo ero un leone, AI e Grafica, 23 Giugno 2023. |
Irene Navarra, In attesa della Trasformazione, AI e Grafica, 22 Giugno 2023. |
Non amo piùil mio ricurvo becco adamantino,il corpo in iridi di piume,la superba postura sul treppiede.Amo d’amore intenso la mia gabbia.Perché mi ha tolto il dono della voce.E il mondo umano.Non parlo piùda quando ho quelle sbarreattorno al corpo di velluto.Il lucido metalloriflette i miei colori muti.Posso però sognare il tuffo nella selva.E mi preparo.Sfrego la punta delle alisui pennuti fianchi aspettando– vetusto Aladino illanguidito -la Trasmigrazione.