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giovedì 5 giugno 2025

Poesia / Linearia: Il dono.

 
A U.V.

P_Irene Navarra, Ali, AIArt e GraphicArt, 5 Giugno 2025.

 
Ti sei strappato dalla schiena le tue ali
e me le hai date
per farmi Angelo e staccarmi dalla Terra
in correnti ascensionali inusitate.
Non sento i piedi nudi feriti dalle rocce,
le mani rovinate dal lavoro
e gli occhi senza il linimento delle lacrime.
Tutto guarisce a poco a poco
nell'aria cristallina di questa dimensione
dove mi trovo appena penso di librarmi.
Volo.
Sapendo che sei attorno a me.
Liberi entrambi
Con le tue immense ali.


giovedì 15 maggio 2025

Poesia / Linearia: Nella sera chiara.

 

P_Irene Navarra, Serenamente, AIArt e GraphicArt, 15 Maggio 2025.


Sono tra le mie piante.
Nel placido giardino solitario,
con Billy Setter serenamente accanto,
mi godo questa sera chiara.
Lo guardo mentre Lui ammira stelle
e fiduciosa, ricca nel cuore della sua saggezza,
prego e aspetto.
Finché la Luce del mattino
si farà rosa all'orizzonte.

mercoledì 14 maggio 2025

Poesia / Linearia: Vita.



P_Irene Navarra, Vita, AIArt e GraphicArt, 14 Maggio 2025.



Lascio alle spalle il gelo
con i crepacci fondi
e i suoi seracchi in emersione.

Sto ritornando.

Sento che il sangue chiama il verde
che le mie mani vogliono le foglie
e i miei capelli la rugiada in perle.
Non più arido ghiaccio.
Vita.

martedì 11 marzo 2025

Poesia / Cronaca: Nella Luce fioca di un abbraccio.


A  U.V.

P_Irene Navarra, Nel tuo abbraccio, AIArt e GraphicArt, 11 Marzo 2025


Abbracciami nella tua Luce fioca
e stringi fino a farmi male.
Così saprò che ci sei ancora.

Andrò, allora. Fuori dal mio Buio.
Distesa su una coda di cometa
che mi darà il Viaggio più speciale.

La Terra: un puntolino vago.
Il Cielo: un rifugio dove riposare.
Sperduta nell'anonimato astrale.

mercoledì 29 gennaio 2025

Poesia / Il giorno dopo la desolazione (in "Dopo l'incendio", da "Dettagli").

Questa lirica è il prosieguo de "Sono passati i draghi", testo in cui allegorizzo la mia condizione. Tratta anch'essa dal libro "Dettagli" (Edizioni della Laguna), affronta il tema " Porcellane gialle in corpo cenere" ovvero si interroga su ciò che resta dopo un incendio. Si chiede anche se c'è qualche possibilità di rinascita.

Ed è la Natura stessa a dare risposte con i suoi spettacoli avvincenti.

Resta sì il grigio desolante della catastrofe ma dal colore opaco della cenere, occhieggiano stupendi fiori gialli che rappresentano la resiliente volontà  di risorgere.


P_Irene Navarra, Porcellane gialle in corpo cenere, AIArt e GraphicArt, 27 Gennaio 2025



Il giorno dopo la desolazione
fu solo un'idea che perdurava
nella mente e negli occhi
stropicciati ripetutamente.
 
Il grigio della terra incenerita
svelava porcellane gialle,
offriva a un sole gracile
corolle di cera trasparente.
E l'anima forata da quei semi
germogliava Babilonie trionfanti
e fontane d'Alessandria regina.



lunedì 23 settembre 2024

Poesia / Cronaca: Vita dalla pietra.

 
Per la nascita di questa lirica è stato essenziale il pensiero di una cara amica:
Maria Pia Arcese.
Lei, prendendo spunto da un evento minimo quale quello di una vita
- umile e sontuosa assieme - sgorgante dalla pietra,
mi ha espresso alcune illuminanti folgorazioni,
che ho meditato e reso con rispetto della sua sensibile anima.


Irene Navarra, Vita dalla pietra, AIArt e GraphicArt, 23 Settembre 2024


Da questa pietra sgorga la vita

di un tenero acero rosseggiante.

La mia, di vita, è un dono che non ho chiesto.

Sono nata per magia.

Ho ornato con l’amore chi mi circonda.

Spesso, però, mi si è affievolito il respiro

mentre giorni di pietra grigia mi soffocavano.

Allora ho inalato a fondo

ascoltando la voce dei nuovi germogli

che spuntavano puri come preghiere.

E mi sono risollevata.


Maria Pia Arcese, Irene Navarra လ 
 
6 Settembre 2024

venerdì 23 agosto 2024

Poesia / Cronaca: Il Paradiso. Ma non adesso.


Un po' d'Azzurro nella mia Storia.
 

P_Irene Navarra, Azzurro simbolico, AIArt e GrphicArt, 23 Agosto 2024



Poi - nel Buio - un balenare azzurro
che mi colora chiome e vesti.
Uno spiraglio dentro il pozzo fondo
della vita grama.
Farfalla azzurra si avvicina:
è l'anima in preghiera.
Vuole la sua parte.



P_Irene Navarra, Finalmente azzurra, AIArt e GrphicArt, 23 Agosto 2024



Lei, Farfalla azzurra, è ritornata in me.
Splende negli occhi e in cielo.
Prego che non mi lasci.
Deve aspettare.
Non può portarmi nel suo mondo chiaro.
Non adesso.
Amore chiama qui.
E io non posso andare.
Voglio soltanto le sue ali
per ricordarmi che il Paradiso c'è.
Ma non adesso.



lunedì 17 giugno 2024

Poesia / Cronaca: E andare.



P_Irene Navarra, E andare, AIArt e GraphicArt, 16 Giugno 2024.



andare.
Nell'erba ormai dorata.
Guardando indietro
quel tanto sufficiente 
a non dimenticare
e in un attimo a capire
che solo là,
oltre da te,
tra gli alberi,
c'è un mondo intero
che potrai scoprire.
Se avrai il coraggio, poi,
di aprire gli occhi
nella dimensione a filo
dell'orizzonte estremo,
non ci saranno sbarre
e uomini
e pensieri
tanto potenti da fermarti.


domenica 31 marzo 2024

Poesia / Cronaca: Lo sguardo di Cristo.




P_Irene Navarra, Lo sguardo di Cristo, AIArt e GraphicArt, 30 Marzo 2024



E nel Silenzio fondo
dopo la Crocifissione
si scioglie un canto d'anima.
Cristo mi guarda ormai oltre il supplizio
con occhi di nubi e cielo.
Il cuore adesso sa.
La Morte non è il nulla.
La Morte è rigoglio di fiori,
farfalle in volo,
api che ronzano sollecite.
Miele, Manna, Nettare vitale.
Ecco.
La Morte è Vita nello Spirito.
Immagini di velo,
Musiche inaudite,
Profumi azzurri.
Io sono qui,
tocco la mia carne,
bevo il vino della festa,
riesco a ritrovarmi nel pensiero
mentre il Paradiso s'apre
e m'inghirlanda.


P_Irene Navarra, Cristo incoronato di fiori, AIArt e GraphicArt, 30 Marzo 2024

mercoledì 24 gennaio 2024

Poesia / Haibun: Viaggio intimo (17 - Gorizia - Il grande dono di Pippo Magnifico Setter Inglese).


Mi entrasti in cuore
con un dolore dolce
che era d'Amore
per la tua Anima bella.
La Vita insieme? Luce.
#Tanka 90


P_Irene Navarra, La mia anima, AIArt e GraPhicArt, 23 Gennaio 2024.


    Sei arrivato come un dono da nove anni e mezzo di niente.
    Non sapevi nemmeno entrare in macchina - i tuoi occhi tondi d'onice su tutto - e, una volta installato sul tuo sedile, cadevi all'indietro sbilanciandoti per guardare meglio il cielo.
    Ti ho dato il cuore e tu mi hai regalato la tua Anima a macchie buffe bianche e nere.
    Un interscambio primordiale c
i ha resi uguali.
    Ora ti preparo "shottini" d'acqua e una goccia di sciroppo d'acero da farti bere con la siringa, ti aiuto ad alzarti con dolcezza e tu mi segui. Sgambettando lento. Felicemente.
    Gli anni sono orami quasi tredici e di avventure tragiche ne hai vissute troppe.
    Prego ogni giorno il Creatore per un po' di serenità. Sento che mi ascolta.

    In questo paesaggio d'Inverno inoltrato mi racconti dei tuoi nobili genitori: Ghiselo von Witgestaein e Ghiselda de Bautrapp. Eri (e lo sei ancora) molto bello.
    Ti hanno rubato da cucciolo e portato in quell'allevamento che non voglio nominare.
    Poi, ormai vecchio, mi hai scelta, chiamandomi dalla tua gabbia lontana.

    Voglio che tu viva per me così come io vivo per te, mio Magnifico Setter Pippo.
    Supereremo anche le prossime tempeste.
    Insieme.
    A cavallo di onde magnetiche diventeremo eterni e continueremo a camminare sulla ciclabile che costeggia l'Isonzo.
    Saremo energia con Vanni, Emma, Chicco, Orazio, Pablo, Olly e Paco.
    Stelle libere.
    

venerdì 3 novembre 2023

Prosa e Poesia / Haibun: Viaggio intimo (5 - Napoli).


    Il passato ritorna
    Sono in una casa da cui si vede il mare.
    Sento le voci dei venditori ambulanti, le chiacchiere dei cugini. Ora mi arriva la chiamata di zia Elena per il pranzo. In frenesia approdiamo ai nostri posti a tavola da ogni angolo della grande casa.
    Profumo di peperoni arrostiti, d'impepata di cozze, di tortano appena sfornato.
    Fra poco mangeremo sulla terrazza che domina il porto della mia Napoli. C'è un'allegria incontenibile.
    L'estate dilaga.
    Noi naufraghiamo in lei.


Immagine generata con AI Stable Diffusion su Prompt molto dettagliato (https://stablediffusionweb.com).
P_Irene Navarra, Napoli mia, AIArt e GraphicArt, 2 Novembre 2023.
- Tecnologia: Stable Diffusion -


Napoli si veste
di colori pastello
nei miei ricordi.

E il mare canta
la libertà dei giorni
senza dolori.


mercoledì 1 novembre 2023

Prosa e Poesia / Haibun: Viaggio intimo, Le tracce di mio padre (4 - Napoli).

 

Immagine creata con AI su prompt dettagliato e preciso (https://stablediffusionweb.com).
P_Irene Navarra, Le tracce di mio padre, AIArt e GraPhicArt, 1 Novembre 2023.
- Tecnologia: Stable Diffusion -


    Sono a Napoli, nell'appartamento di nonna in via Chiaia.
    La pendola appesa alla parete dietro la scrivania, che era di nonno Luigi, rintocca le 11.00.
    L'amica per la pelle - e compagna di classe - Thea, riposa stesa a terra vicino a me.
    Abbiamo trascorso la notte sulle sudate carte di latino e greco che porteremo agli esami di Quinta Ginnasio. Siamo davvero stravolte.
    Papà viene a trovarci. Un passo oltre la soglia e getta uno sguardo alla parete di destra su cui campeggia il quadro a olio di suo padre, morto di febbre spagnola quando lui aveva appena pochi mesi.
    Lo fa sempre quando entra in questa stanza.
    Poi si gira verso di noi,
    La giacca in lino un poco spiegazzata, bianco grezzo, i pantaloni beige, sempre in lino, la camicia azzurra, il cache-col dai toni freddi, il Borsalino spinto sulla nuca, ride, papà, come un invasato ai nostri segni di stanchezza dopo ore e ore di applicazione ai sacri testi e un vaso di melanzane sott'olio casalinghe svuotato completamente. Vuole sollevarci il morale, come suo solito. Non abbiamo la forza di rispondergli con leggerezza.
    Allora sparisce in camera da letto, vi si ferma un paio di minuti, e ricompare.
    Pigiama blu, sulle spalle un asciugamano grande color arancio come mantello. La sciarpa di seta a disegni cachemire di nonna Maria a mo' di turbante in testa, vola nella stanza e lungo il corridoio, cantando il tema di Lawrence d'Arabia. Le sabbie del deserto si alzano in mulinelli attorno a lui.
    Tu sei Lawrence. Io lo so. Convinto di stare cavalcando un cammello in corsa.
    Thea e io, il pubblico di un film spettacolare.
    Così scoppiamo a ridere e lui, finalmente soddisfatto, torna al Borsalino, al suo cache-col e ai lini dell'abito da passeggio.
    Occhiali scuri e di buon passo nel sole fino alle rive di via Caracciolo, alla Villa, al mare.

    Un attimo da quei rituali di felicità, e ci fu Autunno, il cadere della foglie, l'assenza. 
    Resta l'eco della sua voce allegra che canta con ironia La pansé di Renato Carosone.


Pansé viola, 'a mij,
~ surriso - ammore - priezza ~
pansé gialla, 'a toia



martedì 31 ottobre 2023

Prosa e Poesia / Haibun: Viaggio intimo (3 - Gorizia).


Siamo a Gorizia.
Correva l'anno 2015.

L'immagine è stata generata Con Stable Diffusion XL (https://stablediffusionweb.com).)
P_Irene Navarra, Pablo tra i fiori, AIArt e GraphicArt, 31 Ottobre 2023.


    Ho per meta un luogo speciale.
    Mi precede il mio esploratore preferito: l'unico di cui mi fidi. È un cane. Un Golden    Retriever di nome Pablo. Il mio cane.
    Dalla nostra casa in Gorizia - nella parte alta della città delimitata da colline morbide e dalla cintura turchese dell'Isonzo -  punta dritto al Monastero delle Orsoline che sorge a poca distanza.
    Io gli corro dietro.
    Si gira a guardarmi davanti al portone d'accesso ed entra sicuro con il suo passo dinoccolato ed elegante. Da Lord inglese. Una gioia per gli occhi.
    Lo trovo nell'atrio che mi aspetta.
    Ci sono.
    Scampanello.
    Suor Elena, amica e compagna da sempre di avventure spirituali, mi apre.
    Siamo dentro. Nel cuore del Convento.
    Un minuto di attesa, ché sistemi il suo tombolo e affidi a una consorella la portineria, e ci infiliamo nel corridoio dal pavimento tirato a lucido che ci porta al Parco.
    Il Parco è un altro mondo.
    Una dimensione secolare fatta di alberi antichi, rigogliosi e non, con ferite di un vissuto importante nei tronchi. Pablo è felice. Corre libero saltando di aiola in aiola. Annusa i fiori, le erbe. Si tuffa nei cespugli. Rincorre scoiattoli che si beffano di lui dall'alto delle loro tane aeree. Poi si accuccia sereno davanti a un ricco ciuffo di margherite.
    Lui ama le margherite.
    Noi ci avviamo verso il tavolino di pietra tonda (la nostra Tavola Rotonda della nostra Camelot segreta) che pare attenderci all'ombra dell'immensa sughera, signora del luogo.
    Adesso il profumo della sua corteccia è intenso.
    Sparge sentori prodigiosi quando siamo sotto i suoi rami contorti. Abbiamo capito da un po' che è il suo modo di assentire - aromaticamente - al nostro presentarci al suo cospetto.
    Di fronte: due tassi ormai quasi decrepiti ci sorvegliano.
    Nascondono di sicuro i druidi che qui danzavano al chiaro di Luna.

    Mi tolgo lo zaino dalle spalle, lo appoggio su una panchetta sempre di pietra, lo apro con religione e ne estraggo: formaggio montasio, pane, mandorle, un bottiglietta di Pinot bianco fresco e due bicchieri. Sistemo il tutto sulla Tavola Rotonda.
    Verso il vino.
    Alziamo i bicchieri.
    Brindiamo.
    A noi e alla vita.
    Pablo, immobile davanti alla grotta della Madonnina di Lourdes qua ricreata, coglie il sacro del luogo e scodinzola.
    So che sorride.
    Lui vede cose che noi non vediamo.


E rientrando
l'ombrello di Elena
appeso al portone.


Irene Navarra, L'ombrello di Elena, FotoInstagram, 29 Giugno 2015
.


domenica 29 ottobre 2023

Prosa e Poesia / Haibun: Viaggio intimo (2 - Trieste).


Partiva per l'ennesima volta.
E con lui il mio pensiero.
Il cuore no.
Restava qui a rimirare il mare con la luce dei nostri occhi dentro. Blu mare in noi, mescolato sempre all'argento del distacco. Ogni onda un ricordo. Travolgente e profumato di pini. I nostri corpi sapevano di resina. Nei capelli aghi pungenti. Scaglie di pigne sulla pelle.
A Miramare, nel Parco del Castello di Massimiliano e Carlotta, l'aria stessa ci faceva mito. Le rive, poi, di Trieste bella ci accoglievano sorridenti verso casa e il Pelinkovac versato a goccia nei bicchieri colmi di ghiaccio.


P_Irene Navarra, Lungo i binari nel giorno del distacco, AIArt e GraphicArt, 28 Ottobre 2023.


In ogni punto
del viaggio verso Vienna
tra le tue mani.

Sono un giornale
che racconta amore
privo d'inchiostro.


lunedì 18 settembre 2023

Poesia / Margini: La fortezza (in Quasi una biografia - 10).

 

P_Irene Navarra, La fortezza, AIArt e GraphicArt, 18 Settembre 2023.


Sì, sono inaccessibile.
È vero, ho mura d’acciaio
inespugnabili.
Entrate in me.
Io vi proteggerò dalle incursioni,
dalla peste, dal gelo e dall’arsura
e accecherò il barbaro orizzonte
con i miei bagliori.

Ma non fatemi piangere.
E non guardatemi se piango.

Perché la mia sostanza
si disintegra
negli occhi vasti
della Compassione.

Da Margini / Quasi una biografia, B&V Editori, 2002.

Qui altre notizie su Margini.

martedì 12 settembre 2023

Poesia / Margini: La selva (in Quasi una biografia - 5).

 

Irene Navarra, Selva 1, AIArt, 12 Settembre 2023.


È bene sotterrare
il corpo sotto gli strati
arborei della selva.
Per selva intendo il limite
del gioco della vita:
l’Identificazione.

Giusto è girare
in danza vorticosa
e confondere il Nord,
il Sud, l’Ovest e l’Est.
Mettersi a capo in giù
e vomitare quanto hai
d’inganno ancora.

È bello allora farsi felce
o caprifoglio per sentire
la linfa che ti scorre
ininfluente
e alzare il capo
ad ammirare un consolante
cielo verde senza stelle.


Irene Navarra, Selva 2, AIArt, 12 Settembre 2023.



domenica 27 agosto 2023

Poesia / Cronaca: La Morte viene vestita di Bianco.

 
Ricordando Pavese, nell'anniversario della Morte.
Con il pensiero volto alla sua eredità morale e letteraria, scrivo.
Di quanto lui affrontò ben conscio di una evidenza: all'uomo è data la sola Libertà per la Morte.
Scrivo e disegno.
La sua Morte la vedo come una bellissima, giovane donna dagli insondabili occhi oscuri.

A Cesare Pavese, con Amore.


Irene Navarra, La Morte viene vestita di bianco, AI Olio su tela, 27 agosto 2023.



La Morte viene vestita di Bianco.
Sembra cortese ma,
se ti sogguarda un poco,
ti accorgi della sua natura vaga.
Ha occhi come abissi in cui è facile cadere.
Il suo sorriso ha un fascino che abbaglia
mentre la sai l'Oscurità più fonda a ogni passo
e con un brivido ti accorgi
che Lei te l'offre come un dono.
Ti senti menomato, irriso,
anche ingannato,
eppure vai.
Sublime il Buio in cui cammini.
E dietro - non serve volgersi e scrutare -
dietro nessuna strada.
Quelle percorse e ripercorse
nel vano tentativo di accasarti
con gli dei del mondo chiaro.
Non c'è più strada.
Però c'è Lei davanti a te.
Lei così bella con i suoi occhi grandi,
vasti come una Notte senza stelle.
Dunque la scelta.
L'unica scelta è seguitare.
Così respiri ormai con la sua bocca,
t'insinui in Lei per farti corpo suo.
Perché - lo sai perfettamente -
Lei così bella non puoi lasciarla andare.



venerdì 25 agosto 2023

Poesia / Avevo (da "Omnia Carmina", 1988 - 2023).



Questa lirica risale a parecchi anni fa.
L'avevo d
edicata a mia figlia.
E gliela dedico anche adesso, sempre con lo stesso Amore.
Nel ricordo fulgido della sua infanzia.
Lei per me è stata Gioia, Vita.
Molte volte Salvezza.


Irene Navarra, Ritratto di bimba, AI Pastelli su carta ruvida, 25 Agosto 2023.


Avevo una bimba
dalla veste chiara.
Negli occhi le cantavano
magie
e sapeva creare con la carta
artifici di rane salterine.

Anche ora ho dei compagni.
Passeggeri imbarcati
sulla stessa nave
ma non sono lei.
Ci sono nuovi viaggi
ma non hanno il sapore mattutino
di una prugna fragrante di rugiada.


sabato 12 agosto 2023

Prosa e Poesia / 145474: Vita della mia vita. Racconto di Irene Navarra.

  

Questo Racconto breve è nato da una suggestione musicale.
L'amica Michela Cuschie, pianista e interprete eccellente, mi ha fatto ascoltare "Sapere di esistere"
di Licio Venizio Bregant, un compositore locale di grande sensibilità.
L'emozione è stata travolgente.
La necessità di esprimerla in parole e immagini, immediata.


Irene Navarra, Le rose rosa, AI Olio su tela, 12 Agosto 2023.


Piccolo Poema in prosa alla maniera di Charles Baudelaire.

    Vita mi viene incontro.
    A passo di danza lenta.
    Ha tra le braccia un fascio di rose rosa tenue.
    Non me le porge.

    Spero lo faccia, ma no.
    Se le porta al seno, come per proteggerle, e si ferma, discosta alquanto, guardandomi indecisa.
    Vita è indecisa su di me.
    Deve capire.
    Mi merito la luce delle rose?
    E le coreografie perfette del suo venirmi incontro?
    Non so se cedere all'impulso di correre a trattenerla, oppure ritirarmi come ho sempre fatto.
    Là però ci sono le rose.
    Di quel rosa cenere sfumato del mio rosaio antico nel giardino ormai quasi selvaggio.
    Sul fusto c'è la V di Vida, mia madre, "accuditora" di piante ed esistenze.
    La V di Vida.
    Vita della mia vita.
    Una stupenda V che aleggia tra i rami intricati, tocca le foglie, i fiori e poi dilegua in pulviscolo leggero.
    Vita della mia vita.
    Nel solco accanto al tuo sta la mia lettera iniziale in una crepa che non è più abisso da quando ho visto Vita danzarmi incontro.
    Così mi volgo a Lei, accenno un movimento un po' sbilenco, poi spicco un salto astrale e sono a respirare tenui sentori di rose rosa cenere.
    Le sfioro, le accarezzo, me le trovo in mano, le spine confitte nella carne, il sangue che scorre tumultuoso su di loro, in me.
    Le rose strette al petto, guardo il cielo e dico piano:
    "Sono qui".


venerdì 9 giugno 2023

Poesia / La camicia consunta della vita (da "Dettagli").


Irene Navarra, La camicia consunta della vita, AI e Grafica, 9 Giugno 2023.


La camicia consunta della vita
non sopporta più le lavatrici
ma la stoffa sottile come garza
alzata in controluce
non Rivela.

Però conserva ancora
qualche traccia di ricamo
che (sicuro di natura propria
a noi del tutto indipendente)
fa la funzione di tenerci
Illusi.