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mercoledì 3 dicembre 2025

Poesia / Nuovo Mondo: La dimensione sospesa.

 La progressione dell'adattamento.
Con fatica, melancolia e tanta pena.

P_Irene Navarra, La dimensione sospesa, AIArt e GraphicArt, 3 Dicembre 2025.


Salgo scale dirupate,
di pietra sbozzata appena.
Non posso guardare in basso.
C'è un vuoto devastante,
Né indietro.
Il primo scalino non si vede.
Nel nulla si è formato.
Al nulla torna, questo mio andare?
Procedo con l'affanno
che mi squassa il petto.
Là, tra le nubi,
appare un sole sfumato
che trasforma il grigio
e rivela:
una città turrita.
le nuove stanze della mia vita.
E oltre le mura,
le fortificazioni,
le erte ripide, che sono valide difese,
non mi sporgerò a guardare.
Resto ancorata a quel che c'è.
Dentro i ricordi
- ormai lo so -
non riesco a respirare.


P_Irene Navarra, La meta, AIArt e GraphicArt, 3 Dicembre 2025.


mercoledì 26 novembre 2025

Prosa e Poesia / Haibun: Viaggio intimo 35 - Nel grigio - (Tre giorni ne "La terra di nessuno").

 


P_Irene Navarra, Nel grigio, http:// e GraphicArt, 26 Novembre 2025.

    
    Scendo in me.
    Non voglio.
    Tuttavia è inevitabile. 
    Affronto i ricordi che affiorano.
    Tutto è grigio in questa stanza che mi contiene. La memoria ha sfumature tristi che si espandono attorno ricoprendo lo splendore delle cose. Anche il mio fiume, l'amato Isonzo allora di turchese e smeraldo, nella rimembranza scorre limaccioso sotto un Sole spento. I suoi colori si uniformano al cuore dal battito quasi impercettibile.
    Tremo.
    Non ho la forza di affrontare tanto strazio.
    Le lacrime scendono spontanee.
    Il corpo si accartoccia.
    A difesa.
    Non lo sopporto, questo Mondo Nuovo, così diverso.
    Rivedo la mia Terra benedetta, il giardino, la casa, ormai spoglia e fredda.
    Mia, però..
    Il grigio dilaga.
    Sono prigioniera in una stanza dalle pareti smorte, senza aperture e vie di fuga.
    Le lacrime continuano a sgorgare, rubandomi la Luce del cuore.
    Penso che la fine non sia un male.

Tre giorni atroci.
Molto il veleno in loro.
Ma la memoria
vera dov'è filtrata?
Grigio assassino in me.
#Tanka115

    Raccolgo le forze, respirando piano
    Cerco lo stupore di sempre.
    Anche l'Autunno qui sembra diverso.
    Le tinte blande, l'aria mai cristallina, l'erba fradicia di umore.
    Niente scricchiolio di gelo la mattina, niente fiato che si rapprende, niente...
    Oh, mio infinito e buon Signore, dammi una scintilla, soffia in me la forza primordiale delle origini. Che le mie unghie siano frammenti di pietra carsica, e le braccia mi facciano volare ancora verso i piedi azzurri delle colline all'orizzonte usuale.
    Al solo chiudersi degli occhi su questa dimensione.
    Forse bella.
    Ma non mia.



domenica 23 novembre 2025

Poesia, Nuovo Mondo: Pensieri in fuga.

In una dimensione di sogno.

P_Irene Navarra, Pensieri in fuga, AIArt e GraphicArt, 23 Novembre 2025.



Pensieri in fuga.
Come nuvole strinate dalla Bora.
Che si sfilacciano perdendosi
sulla lavagna del mio cielo.
Per poi comporsi in mondi inusitati.
Malinconici.
O in fondo alla memoria
spalancata sulla ruggine del tempo.
Non so librarmi,
volare sfiorando menta e timo.
So solo diluirmi un poco,
diventare pioggia
dentro un giorno stanco.
Scivoloso.
Che non conosce la forza del mio vento.

giovedì 10 luglio 2025

Poesia / La Stanza: Menta fresca, il suo profumo.

 

P_Irene Navarra, Il profumo dei ricordi, AIArt e GraphicArt, 10 Luglio 2025.


Foglie di menta fresca nella Stanza.
Anche negli angoli più bui.
Dalle finestre spalancate entra Aurora.
Tutto si vela di fulgido vibrare
mentre un profumo di erbe rugiadose
allenta l'anima che si abbandona.
Sono terreno fertile per buoni semi.
Tocco la menta e sento il mare
che gli canta dentro
con il salso di schiume generose.
- perle leggere sul rosso della terra -.
Cherso la bella me la diede.
Sapeva che ne avrei fatto ghirlande
per accogliere la Morte.
Lei, la menta, era il dono del Ritorno.
La Resurrezione.

giovedì 3 luglio 2025

Poesia / La Stanza: Riarredare.

 
A U.V.


P_Irene Navarra, Nella Stanza del cuore, AIArt e GraphicArt, 3 Luglio 2025.



Riarredare la Stanza del cuore.
Dopo un Distacco è necessario.
Ma come?
Là ci sono i ricordi di una vita,
i sentimenti,
le emozioni.
Posso dissimulare.
L'ho fatto nel primo mese dell'Assenza,
fingendo dialoghi con te che non rispondi
cercando tra macerie e resti
quello che eri.
Al Creatore chiedo forza.
Per risolcare sola il nostro mare.
La vasta onda del tuo Amore aleggia pura.
In traslucenza occhi sereni sanno accompagnarmi.

Così riarredo la mia Stanza,
rubando come gazza tutto ciò che brilla
- dalla stagnola al piccolo diamante -
per tappezzare questo cuore saccheggiato.
Del nostro albero duale hanno tagliato le radici,
i rami sono spogli,
le fronde - un tempo rigogliose - un po' sgualcite,
ma io saprò riamare.
Raccolgo fili d'erba, fiori,
le lenti degli occhiali che ti aprirono orizzonti,
mi appoggio al tuo bastone segnato dalla lotta
e vado.
Mi guida il respiro universale del Creato,
- là dove sei tu -
con il brillio rinato di pulsazioni lievi
nel nostro codice segreto.


domenica 23 febbraio 2025

Poesia / Ambigua-Mente-Lirica: Com'eravamo.

 

P_Irene Navarra, Nel prato della giovinezza, AIArt e GraPhicArt, 23 Febbraio 2025



Oh, se potessi camminare
in mezzo al campo della mia giovinezza
quando era tutto arcobaleno,
mistero da svelare e da godere
come la sfogliatella riccia
mangiata per le calli di Sorrento.
Ricotta, canditi e fior d'arancio
nella bocca ancora vergine di baci.
Com'eravamo teneri, innocenti
nel nostro immaginare Amore.
Oh, se potessi!


P_Irene Navarra, Autoritratto giovane di me, AIArt e GraPhicArt, 23 Febbraio 2025.



venerdì 31 gennaio 2025

Poesia \ Il fiore dell'acacia contiene (in "Dopo l'incendio", da "Dettagli").

 
In una notte di mezz'Estate di molto tempo fa.

P_Irene Navarra, Il fiore dell'acacia contiene, AIArt e GraphicArt, 30 Gennaio 2025.
 

Il fiore dell'acacia contiene
l'essenza malinconica
del suo vaporeggiare puro.
Il cuore delle foglie
che si chiudono a difesa nella notte
trattengono ancora dell'umore.
Sussulta la corteccia a filamenti.
Il vento scortica la fibra.
Palpita la sorgente di Bellezza
scaturita per un tocco fragile.

In alto la Luce della Luna
che sta imitando
quella Grazia discreta.
 

venerdì 3 novembre 2023

Prosa e Poesia / Haibun: Viaggio intimo, Elle (6 - Cork).

 

    Incontrai una bella donna dalla pelle scura in un mattino d’estate.
    A Cork.
    Vicino al Municipio.
    Lei mi guardava con uno scintillio negli occhi.
    Sembrava riconoscermi.
    Guardava me e poi il fiume Lee che quel giorno scorreva impetuoso e grigio come le nubi in cielo.
    Mentre volgeva gli occhi al fiume, nelle sue correnti si generavano sprazzi d’argento.
    Ne fui abbagliata.

    Portava un magnifico cappello bianco con un decoro di fili di lino sul colmo che sembravano capelli. Vestiva sobriamente di seta nera: un abito a vestaglia adatto al suo corpo morbido ma, nello stesso tempo, carico di un’energia singolare.
    La trovai stupenda per i simboli che incarnava e io percepivo con forza.
    Elle - così si chiamava e lo seppi mentre bevevamo un drink in un pub vicino che, credo, fosse l’Aye – aveva un suo modo di essere.
    Travalicava colori, credenze, tradizioni.
    Non mi servì parlare a lungo con lei. Ci capimmo al volo.
    Amava la vita, adorava la natura.
    Elle era perfettamente consapevole della pienezza del suo vivere.
    Le cellule di Dio si moltiplicavano in lei, crescevano, ridevano, si espandevano anche al di là del corpo.
    Sgorgavano dall’anima universale in sorgente continua.
    Guarivano.
    Elle era Amore.


Tecnologia: Stable Diffusion.
P_Irene Navarra, Elle, AIArt e GraphicArt, 3 Novenbre 2023.


Sotto il cappello
la ridda dei pensieri -
Di Luce pura


mercoledì 1 novembre 2023

Prosa e Poesia / Haibun: Viaggio intimo, Le tracce di mio padre (4 - Napoli).

 

Immagine creata con AI su prompt dettagliato e preciso (https://stablediffusionweb.com).
P_Irene Navarra, Le tracce di mio padre, AIArt e GraPhicArt, 1 Novembre 2023.
- Tecnologia: Stable Diffusion -


    Sono a Napoli, nell'appartamento di nonna in via Chiaia.
    La pendola appesa alla parete dietro la scrivania, che era di nonno Luigi, rintocca le 11.00.
    L'amica per la pelle - e compagna di classe - Thea, riposa stesa a terra vicino a me.
    Abbiamo trascorso la notte sulle sudate carte di latino e greco che porteremo agli esami di Quinta Ginnasio. Siamo davvero stravolte.
    Papà viene a trovarci. Un passo oltre la soglia e getta uno sguardo alla parete di destra su cui campeggia il quadro a olio di suo padre, morto di febbre spagnola quando lui aveva appena pochi mesi.
    Lo fa sempre quando entra in questa stanza.
    Poi si gira verso di noi,
    La giacca in lino un poco spiegazzata, bianco grezzo, i pantaloni beige, sempre in lino, la camicia azzurra, il cache-col dai toni freddi, il Borsalino spinto sulla nuca, ride, papà, come un invasato ai nostri segni di stanchezza dopo ore e ore di applicazione ai sacri testi e un vaso di melanzane sott'olio casalinghe svuotato completamente. Vuole sollevarci il morale, come suo solito. Non abbiamo la forza di rispondergli con leggerezza.
    Allora sparisce in camera da letto, vi si ferma un paio di minuti, e ricompare.
    Pigiama blu, sulle spalle un asciugamano grande color arancio come mantello. La sciarpa di seta a disegni cachemire di nonna Maria a mo' di turbante in testa, vola nella stanza e lungo il corridoio, cantando il tema di Lawrence d'Arabia. Le sabbie del deserto si alzano in mulinelli attorno a lui.
    Tu sei Lawrence. Io lo so. Convinto di stare cavalcando un cammello in corsa.
    Thea e io, il pubblico di un film spettacolare.
    Così scoppiamo a ridere e lui, finalmente soddisfatto, torna al Borsalino, al suo cache-col e ai lini dell'abito da passeggio.
    Occhiali scuri e di buon passo nel sole fino alle rive di via Caracciolo, alla Villa, al mare.

    Un attimo da quei rituali di felicità, e ci fu Autunno, il cadere della foglie, l'assenza. 
    Resta l'eco della sua voce allegra che canta con ironia La pansé di Renato Carosone.


Pansé viola, 'a mij,
~ surriso - ammore - priezza ~
pansé gialla, 'a toia



martedì 31 ottobre 2023

Prosa e Poesia / Haibun: Viaggio intimo (3 - Gorizia).


Siamo a Gorizia.
Correva l'anno 2015.

L'immagine è stata generata Con Stable Diffusion XL (https://stablediffusionweb.com).)
P_Irene Navarra, Pablo tra i fiori, AIArt e GraphicArt, 31 Ottobre 2023.


    Ho per meta un luogo speciale.
    Mi precede il mio esploratore preferito: l'unico di cui mi fidi. È un cane. Un Golden    Retriever di nome Pablo. Il mio cane.
    Dalla nostra casa in Gorizia - nella parte alta della città delimitata da colline morbide e dalla cintura turchese dell'Isonzo -  punta dritto al Monastero delle Orsoline che sorge a poca distanza.
    Io gli corro dietro.
    Si gira a guardarmi davanti al portone d'accesso ed entra sicuro con il suo passo dinoccolato ed elegante. Da Lord inglese. Una gioia per gli occhi.
    Lo trovo nell'atrio che mi aspetta.
    Ci sono.
    Scampanello.
    Suor Elena, amica e compagna da sempre di avventure spirituali, mi apre.
    Siamo dentro. Nel cuore del Convento.
    Un minuto di attesa, ché sistemi il suo tombolo e affidi a una consorella la portineria, e ci infiliamo nel corridoio dal pavimento tirato a lucido che ci porta al Parco.
    Il Parco è un altro mondo.
    Una dimensione secolare fatta di alberi antichi, rigogliosi e non, con ferite di un vissuto importante nei tronchi. Pablo è felice. Corre libero saltando di aiola in aiola. Annusa i fiori, le erbe. Si tuffa nei cespugli. Rincorre scoiattoli che si beffano di lui dall'alto delle loro tane aeree. Poi si accuccia sereno davanti a un ricco ciuffo di margherite.
    Lui ama le margherite.
    Noi ci avviamo verso il tavolino di pietra tonda (la nostra Tavola Rotonda della nostra Camelot segreta) che pare attenderci all'ombra dell'immensa sughera, signora del luogo.
    Adesso il profumo della sua corteccia è intenso.
    Sparge sentori prodigiosi quando siamo sotto i suoi rami contorti. Abbiamo capito da un po' che è il suo modo di assentire - aromaticamente - al nostro presentarci al suo cospetto.
    Di fronte: due tassi ormai quasi decrepiti ci sorvegliano.
    Nascondono di sicuro i druidi che qui danzavano al chiaro di Luna.

    Mi tolgo lo zaino dalle spalle, lo appoggio su una panchetta sempre di pietra, lo apro con religione e ne estraggo: formaggio montasio, pane, mandorle, un bottiglietta di Pinot bianco fresco e due bicchieri. Sistemo il tutto sulla Tavola Rotonda.
    Verso il vino.
    Alziamo i bicchieri.
    Brindiamo.
    A noi e alla vita.
    Pablo, immobile davanti alla grotta della Madonnina di Lourdes qua ricreata, coglie il sacro del luogo e scodinzola.
    So che sorride.
    Lui vede cose che noi non vediamo.


E rientrando
l'ombrello di Elena
appeso al portone.


Irene Navarra, L'ombrello di Elena, FotoInstagram, 29 Giugno 2015
.


domenica 29 ottobre 2023

Prosa e Poesia / Haibun: Viaggio intimo (2 - Trieste).


Partiva per l'ennesima volta.
E con lui il mio pensiero.
Il cuore no.
Restava qui a rimirare il mare con la luce dei nostri occhi dentro. Blu mare in noi, mescolato sempre all'argento del distacco. Ogni onda un ricordo. Travolgente e profumato di pini. I nostri corpi sapevano di resina. Nei capelli aghi pungenti. Scaglie di pigne sulla pelle.
A Miramare, nel Parco del Castello di Massimiliano e Carlotta, l'aria stessa ci faceva mito. Le rive, poi, di Trieste bella ci accoglievano sorridenti verso casa e il Pelinkovac versato a goccia nei bicchieri colmi di ghiaccio.


P_Irene Navarra, Lungo i binari nel giorno del distacco, AIArt e GraphicArt, 28 Ottobre 2023.


In ogni punto
del viaggio verso Vienna
tra le tue mani.

Sono un giornale
che racconta amore
privo d'inchiostro.


sabato 28 ottobre 2023

Prosa e poesia / Haibun: Viaggio intimo (1 - Miren).


Il mio Viaggio intimo inizia a Miren, il paese della Slovenia in cui è nata mia madre. Là si enuclea il recupero memoriale che, a poco a poco, ritrova altri luoghi e persone amate. Allora ritorna anche mio padre con la sua bellissima Napoli.

In questo haibun ho mescolato i ricordi, partendo proprio da Miren.


Irene  Navarra,  Miren, AIArt e GraphicArt,  28 Ottobre 2023.



Me ne sto distesa sotto gli alberi della mia infanzia.
Sono a Miren, in Slovenia.
Guardo le foglie muoversi al vento del pomeriggio. C'è un sorriso nel cielo, azzurro come gli occhi di mia madre. Dietro le case e i campi, arati a maggese, scorre il fiume. Erbe folte sulle sponde, pietre, muretti bassi, alberi di pere così carichi che sembrano spezzarsi.
Riverbera il ricordo.
L'Autunno sparge giallo paglierino dentro i prati. Infiorescenze di finocchio e menta s'ammantano di semi. Fischiano i baccelli ai refoli improvvisi. Sento il profumo pungente del nocino appena travasato.
Echeggiano parole come praline di cioccolato amaro. Brusche di suono e morbide nell'anima fondente.
Piango.

La moka sbuffa.
Ninì, 'na tazzulella!
dice mio padre.


giovedì 14 settembre 2023

Poesia / Percezioni: La perfezione del Tondo.



P_Irene Navarra, Nature tonde, AIArt e GraphicArt, 14 Settembre 2023



Amo la natura a curve tonde.
Nel cielo e sulla terra ~
Curve perfette
di nubi corolle foglie ~
Anche del Sole che più tondo di così...
La guardo, questa natura adatta alle carezze.
La osservo con amore, mi ci immergo
trattenendo il fiato.
Se sono fiori
avanzo in mezzo a loro senza calpestarli
e insinuo passi lievi tra cerchietti d'oro fino.
Piano.
Se sono alberi,
mi arrampico e sistemo tra braccia
compiacenti a simulare culle.
Se sono nubi,
scavo una tana nell'ovatta
che serva da rifugio,
 dicendomi solenne:
Ecco la mano di Dio.



lunedì 11 settembre 2023

Poesia / Percezioni: Rose scarlatte.


Odio le rose scarlatte.
Il sentimento viene da lontano.
E il motivo c'è.
Lo spiego con le mie solite metafore
che inducono a capire.
Tuttavia non troppo.

Irene Navarra, Rose scarlatte, AIArt, 11 Settembre 2023.
- Tecnologia: Stable Diffusion -


Le rose rosse portano letizia.
Sono palesi simboli d'amore. 
Così si dice.
E questo mito forse vale per la gente.
Ma non per me.
Fiammeggiano, sì, tra le mie mani.
Le tengo.
Con la mestizia di chi sa già
doni di fiori dopo un oltraggio
che non si può dimenticare.
E allora stringo sulle spine
che forano la carne.
Profondamente.
Sangue.
Lo spargo sulla veste
in macchie indelebili.
Perenni.
Nella memoria quel momento
in cui per non urlare
ho preferito darmi remissione
nel dolore che aggredisce
e non fa pensare.
Mentre le rose stanno.
Offerte senza senso.
Oh, così scarlatte,
così splendenti.


mercoledì 30 agosto 2023

Poesia / Percezioni: Sentire i fiori.



I mughetti e i lillà erano i fiori preferiti di mia madre. Dei primi ho scritto Qui, Qui e Qui, dei secondi parlo oggi per un particolare occorsomi durante la mattina.
Appena alzata ne ho percepito la fragranza e il colore, anche se – lo so bene – non è questa la loro stagione.
Così ho sussurrato Ciao mamma, e mi sono dedicata ai soliti rituali quotidiani.



Irene Navarra, Sentire i fiori, AI Olio su tela, 30 Agosto 2023.
 

A occhi chiusi
inalo il viola luce di corolle generose
e respiro.
Respiro a fondo.
Mi faccio fiore percorso dalla brezza.
Sono una creatura vegetale che chiude in sé
droghe sottili di profumi e nuance.

Altalenare lento, il mio,
nel polline fragrante del lillà
che da me stilla.



lunedì 28 agosto 2023

Poesia / Opinioni (da "Il tempo delle parole" - 1992).


Si vive in due: nel matrimonio, intendo.
Si divide tutto.
O quasi.
Ma i pensieri seguono percorsi molto personali.
E le impressioni spesso divergono, prendendo direzioni addirittura opposte.
Dipende dalle sensibilità individuali.

(Questa lirica risale più o meno agli inoltrati anni '90
e fa parte della sezione Il tempo delle parole in Omnia Carmina.)


Irene Navarra, Il sorriso inattendibile, AI Olio su tela, 28 Agosto 2023.



È vero, abbiamo costruito 
molto. 
Sì, stiamo bene insieme...”:
la tua immagine di noi
per chi ci guarda
un po’ invidioso
e chiede.

Ma io non parlo.
E nell’accenno staccato
di un sorriso c’è la memoria:
il mio cartoccio aguzzo
di frammenti di bottiglia.

 

Poesia / Percezioni: Cantava il mare.


Facendo di un ricordo ragione di vita,
sento il profumo del sangrego,
il salso del mare
e, sotto le dita,  la corteccia resinosa dei pini.
La nostalgia di Cherso e delle sue acque limpide
si fa talvolta insostenibile.
Nelle immagini le spiagge della "Casa del Vescovo" appena fuori dal fiordo di Cherso.
Là ho passato il tempo meraviglioso della mia vita in barca con la Golden Retriever
"Emma, la Dorata / che riporta rami stecchiti / lavande profumate/ e sassi raccolti dal fondo marino" ( da "Omnia Carmina" - 2005).


Irene Navarra, Il mare dietro i pini, AI Olio, 28 Agosto 2023.


Cantava il mare dietro i pini
che lo chiudevano alla vista.
Un canto rigoglioso
con semi di tempesta.
Io mi fermai,
il corpo stretto a un tronco,
ruvido come me in quel momento
ma resinoso di cristalli ambrati
e fervido di aromi caldi
esalanti droga
dalla corteccia che era la mia pelle.
Io mi fermai per un istinto secco
e il cuore si fece ricco
di semi di tempesta
e fu di mare azzurro mare altalenante
e bianco delle spume in transito perenne
tra stati di materia - nulla nel divenire eterno.
Finché su scogli scivolosi si disperse
in svaporare di folli iridescenze.


Irene Navarra, Iridescenze, AI Olio, 28 Agosto 2023.


sabato 5 agosto 2023

Poesia / Frammento 67: Un mondo che non ha l'eguale.


A poca distanza da casa mia resta, ancora parzialmente in piedi, un gruppuscolo di costruzioni con un rimasuglio di muro di cinta in laterizio. Al luogo, immerso in una natura trascurata e selvaggia, è stato dato il nome di Le Casermette.
Là si andava a giocare.
Là si va ancora a camminare.
E quando mi ci ritrovo, i ricordi si fanno frenetici, mentre la nostalgia incalza.

Per saperne di più sulla storia del sito, segui questo link.


Irene Navarra, Un mondo che non ha l'eguale, AI Olio su tela e Grafica, 5 Agosto 2023.



Dietro le Casermette diroccate
un mondo che non ha l'eguale:
grassa erba feconda
spettinata dalla Bora
e fiordalisi-anima azzurra
sfilacciata dove indugia l'ombra
srotolando petali imperfetti.
Il rosso dei mattoni morti
assorbe i raggi del meriggio.
Nell'impassibile scorrere del Tempo
attendo una rinascita qualsiasi.
Per me e per il luogo cancellato
ma vitale nel ricordo buono.



domenica 9 luglio 2023

Poesia / Frammento 56: Bianco sulle guance.


Oh, il sollievo di essere Bianca.


Immagine generata (AI - SD) con sollecitazioni precise su SD. Licenza: CreativeML Open RAIL-M. Il prompt molto preciso e dettagliato mi ha gratificata con dei prodotti davvero interessanti che ho provveduto a migliorare, sfumare, illuminare (e altro) con la Grafica.
Irene Navarra, Bianco sulle guance, AI e Grafica, 9 Luglio 2023.



Il Bianco me lo sono dipinto sulle guance.
Due tocchi e via nel mondo
con l'emblema del sapere
così sfacciatamente espresso.
Sono orgogliosa della nube dei capelli.
tra cui si perde la mia storia
rappezzata toppa a toppa.
Di Bianco lo specchio mi rimanda
immagini che voglio.
Perché sono così.
Non mi piacevo coi capelli neri.
Ogni capello era un dovere tributato
al mio essere donna di gioventù vestita.

Donna gentile di Bianco ammantata
Io sono ora.
I segni sulle guance
come simboli di guerre vinte senza morti
mi portano prodigi.
Ho bevuto la linfa della gente che non m'ama.
Mi sono dissetata.
A occhi chiusi vedo la desolazione
di cui si nutre l'odio.
Il Bianco mi redime con le sue mani pure.
Adesso
ho
tutti i colori
impressi in me.


venerdì 7 luglio 2023

Poesia / Frammento 55: Ho perle tra i capelli.


La nostra memoria è strana.
Improvvisamente riporta a galla un tempo lontano e, spesso, doloroso.
I ricordi che arrivano così, io li chiamo perle.

Irene Navarra, Ho perle tra i capelli, AI e Grafica, 8 Luglio 2023.



Ho perle tra i capelli,
Li ravvio con le mani
e me le sento.
Sono i resti rari
del miei anni andati,
Persi nel grigio spento
dell'irrispettosa noncuranza
che ottunde tutto con oltraggio
per il corpo, per la mente.

Restano loro, le perle.
Le conto pensandole gioielli
ma in fondo al cuore so:
sono reminiscenze lucide,
ricostruite a poco a poco
con la materia di cui
facciamo i sogni.