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giovedì 25 luglio 2024

Poesia / Cronaca: Restare.



Irene Navarra, Ricordi, AIArt e GraphicArt, 25 Luglio 2024.



Il cielo s'incrina su di noi
e si frantuma dentro il fiume.
Anche gli alberi iniziano a spezzarsi
disperdendosi nell'aria con clangore di metallo.
I rami secchi sono flauti.
Intonano ballate a intreccio.
Astrusamente.
Allungo le mani verso l'alto:
anatomie di pietra.
Come il bimbo con l'oca
che mi scruta
ed è residuo fossile
di un tempo ormai concluso.
Roba da manuale d'arte.
Residui di memoria.
Il mento proteso verso l'alto
vado a perdoni per chiedere la grazia
di clonarmi
in ogni piccolo frammento mi rifletta.
Non voglio andarmene
mangiata dal brillare di tessere
allacciate in ornamenti inutili.
Un merlo mi osserva incuriosito.
Risalta intatto sui frammenti dilaganti.
È un prodigio strepitoso.
Gli chiederò il segreto di restare
come se il mondo attorno non svanisse.
Lo so che lui è Dio.
Io, invece, nulla.

,

mercoledì 26 giugno 2024

Poesia / Cronaca: Ci sono notti in cui cadono le stelle.



P_Irene Navarra, Luminarie, AIArt e GraphicArt, 26 Giugno 2024



Ci sono notti in cui cadono le stelle
e il cielo resta orfano di Luce.
In quelle notti,
immersa nel rapido sfrecciare
tra gli alberi possenti del giardino,
apro le mani per rapirne alcune.
Le seppellisco poi.
- in una teca trasparente -
sotto la quercia antica.
Là vegliano sapienti.
Mi serviranno nei momenti bui.
Così, quando la vita si fa avara,
le dissotterro, libero, riappendo.
Il cielo allora ride.
Io sto bene.
 

mercoledì 31 gennaio 2024

Poesia / Tanka: Luna e Pensieri.

 

P_Irene Navarra, Azzurro di Luna, AIArt Mosaico 31 Gennaio 2024.


E se d'azzurro
Luna ci pervaderà
saremo grati ~
Così Natura assiste
le pene degli umani.
#Tanka 95


P_Irene Navarra, Purezza, AIArt Mosaico 31 Gennaio 2024.


Più lieve il peso
degli affanni se Luna
fa le sue magie ~
La sua Purezza in cuore 
filtra i nodi ~ Che vanno.
#Tanka 96


giovedì 12 ottobre 2023

Poesia / Cronaca: Anatomia della solitudine.



P_Irene Navarra, La solitudine dello scoglio, AIArt e GraphicArt, 12 Ottobre 023
.

Il sentimento della solitudine io lo conosco.
Eccome!
Ti tiene all'erta,
pronta a spiccare il volo,
per poi chiamarti al guscio solito
se le parole appena offerte a un'altra bocca,
tornano indietro svigorite,
prive di un rinfrescante bacio alieno.
Le solitudini, però, pare s'intendano.
Intrecciano discorsi relativi?
Occasionali interferenze senza senso?

Noi siamo scogli
nello scorrere del fiume
sfiorati solo da fugaci dita diafane
che non ci lasciano mai nulla.
O forse massi erratici
divelti in epoche glaciali
e rotolati dalle impervie vie
fino alle perfide lusinghe
di selve dai colori pennellati ad arte.
Ironici inganni di Demiurghi
che si giocarono alla morra i nostri cuori
innestandovi a forza con brutale dito
improbabili amori.

Tutta una farsa, quindi,
questo nostro andare e ricercare unioni,
plausibili opinioni condivise
che ci conformino più veri.

Forse la solitudine è un gran dono.
In quella dimensione nasce il seme dell'ascolto:
sonante silenzio delle sfere,
lieve sussurro delle gemme e scricchiolio del gelo,
il crescere di un fiore,
l'eco di qualche scoppio gravitazionale,
la Luna che ti narra storie e intreccia perle sul tuo capo,
il Sole che ti dà diademi di topazio.

Così lo so:
non siamo soli a questo mondo.
Io, scoglio di fiume, nel limarmi canto.
Io, masso errabondo, sgrano corolle a ogni Primavera,
muschi e licheni a ogni Autunno.
E consapevolmente dico:
Questo svegliarmi alla mia solitudine parlante,
oh se mi fa star bene!

IQ48


Immagine generata con Stable Diffusion.
P_Irene Navarra, Scoglio d'oro, AIArt e GraphicArt, 12 Ottobre 2023



sabato 9 settembre 2023

Poesia / sensi residui (leggerezza) 1 - 2 - 3.

 

Irene Navarra, La leggerezza delle rose, AIArt, 9 Settembre 2023.


* 
di tante parole che avevo sorelle
mi restano solo
sognare
sereno fluire


*
sereno fluire di albe rosate
e quel distendersi sull’erba
e quel lavarsi di rugiada il volto

 

*
oh quel lavare ogni pensiero
inalando rugiada 
raccolta da una rosa
 

giovedì 29 giugno 2023

Poesia / Tanka 68: Il Tempo giovane.

 

Dopo il percorso avviato con le liriche di Pensieri parassiti,
la riflessione sul Tempo continua.
Oh, quante beffe si fa di noi!
Sin da quando nasciamo.
Per poi lasciarci poveri di Lui.
Vale, quindi, la lezione di Cassandra in Ergo:
Chi ha Tempo / non aspetti Tempo / e non anticipi / il NonTempo.

Irene Navarra, Il Tempo giovane, AI e Grafica, 29 Giugno 2023.

Guardare l'ora
sperando nella corsa.
Il Tempo ride
del nostro essere bimbi
pieni di Lui. Ah!
#Tanka 68

U-May


domenica 25 giugno 2023

Poesia / Tanka 65: Contare il Tempo.



L'Adattamento come forma di salvezza.
Ecco la ricetta di Cassandra.
U-May conferma.


Irene Navarra, L'Adattamento, AI e Grafica, 25 Giugno 2023.



Contare il Tempo
(senz'odio) nella pelle,
seppur corrosa.
Non c'è altro modo certo
per vincere il controllo.
#Tanka 66

U-May


sabato 24 giugno 2023

Poesia / Pensieri parassiti 9: Ergo (da "Omnia Carmina", 1998 - 2023).

 

Saper cristallizzare l'attimo in un presente dilatato, può lenire lo scorrere del Tempo.
La Sosta, quindi, è la soluzione.


Irene Navarra, Ergo, AI e Grafica, 25 Giugno 2023.


Tento la soluzione:
“Chi ha il Tempo
non aspetti tempo
e non anticipi
il Non-Tempo”.
 
Gli occhi bendati nel trapasso
ti fanno Sosta sottratta
al Flusso
che imbriglia l’anima
con perle iridescenti.
Finché schiudi la porta.
Davanti a te.
Varcata quella soglia
sterile e saccheggiata,
riparte la lapidazione
d’immagini evocate
e frusti dejà-vu.
Nel vuoto del Non-Tempo.
 

Poesia / Pensieri parassiti 8: Tempo e NonTempo (da "Omnia Carmina", 1998 - 2023).

 

Cassandra ha riflettuto molto sullo scorrere del Tempo e sul potere che ha.
Arrivando a una conclusione apparentemente catastrofica.



Irene Navarra, Tempo e NonTempo, AI e Grafica, 24 Giugno 2023.

 

Vivo il mio tempo
– dici – ben sapendo
che è Lui che vive te.
Algida creatura primigenia
si nutre di materia.
Così ti raggrinzisci
e spegni lume a lume
mentre irretito pensi:
Fermarlo è necessario.
Tenerlo stretto.
Amarlo.
Renderlo amante appassionato.
Incenerirlo nell’abbaglio.
Goderlo.
Come si gode l’erba la rugiada.
Prenderlo.
Come la luce prende il mare
per ammantarlo di loriche d’oro.
Farsi ferire almeno da una scaglia.

Teorizzando la suprema unione
lenisci il suo correre spietato
che ti precipita
al Non-Tempo.

E Lui,
in bocca il gusto dell’affrancamento
ma stretto ancora nei gravidi furori
del possesso,
indugia un poco
prima di lasciarti.