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domenica 15 dicembre 2024

Poesia / Ambigua-Mente-Lirica: In danza ( Meditazione cromatica in Bianco e Viola).



P_Irene Navarra, In danza, AIArt e GraphicArt,15 Dicembre 2024


Immaginarmi in danza.
Come se fossi un clone di me stessa.
Capelli bianchi,
la veste di cotone chiaro,
i piedi nudi che battono il terreno
e tutta, tutta vorticante nella Bora
che scioglie il corpo e lo ricuce
con arrotati, lunghi aghi di viola.
Narratemi la storia di me maga
cambiata in trepida materia.
Mi cullerò di sterile illusione.
Continuerò a tracciare cerchi.
Cerchi imperfetti ma di Luce.
Che non sono mai prigione.

Poesia / Ambigua-Mente-Lirica: Cerchi (Meditazione cromatica in Bianco calce, Oro, Argento).


Nell'uso inconscio delle forme e del colore sta la ragione del mio meditare.


P_Irene Navarra, Cerchi imperfetti, AIArt e GraphicArt,15 Dicembre 2024.


La mia mano si muove sulla tela.
Traccia percorsi circolari aperti.
Con un pennello intinto nella calce viva.
Manca qualcosa per la perfezione
che - mi ripeto - non è di questa Terra.
Traccio, mi blocco e ricomincio.
All'infinito la trafila senza sbocco.
Cambio sostanza.
Oro e argento,
non più calce viva.
Ma non c'è soluzione.
Le braccia sono stanche,
gli occhi corrosi di delirio.
Oh, riposare senza il tarlo dei pensieri.
Oh, addormentarsi nella vita
sognando albe e tramonti
davanti a me che assisto
come al cinema d'estate.
Devo resistere, però.
Perché ho Altro dentro.

Così ritento.
Con fiducia.
Li chiuderò i miei cerchi.
Quando sarò nel centro preciso del mio centro.
Tutta appagata del mio spirito.
Divino.


P_Irene Navarra, Cerchi perfetti, AIArt e GraphicArt, 15 Dicembre 2024.


sabato 14 dicembre 2024

Poesia / Cronaca: Sui benefici e l'ingratitudine (con Lucio Anneo Seneca).


Scrive Lucio Anneo Seneca:

"Ingratus est qui beneficium accepisse se negat, quod accepit; ingratus est qui dissimulat; ingratus qui non reddit; ingratissimus omnium qui oblitus est."

"È un ingrato chi nega di aver ricevuto un beneficio che invece ha ricevuto; è ingrato chi lo dissimula; è ingrato chi non lo ricambia; ma il più ingrato di tutti è chi lo dimentica."

De Beneficiis, III, 1.


P_Irene Navarra, Coscienza, AIArt e GraphicArt,14 Dicembre 2024.



Ingratitudine: comportamento che misconosce o rinnega la sostanza umana e morale del beneficio ricevuto.


Definizione perfetta.
Mi colpisce la sua solennità.
Così spiegata, l'ingratitudine sembra quasi il risultato di un tradimento spirituale.
Quello che è, in effetti.
La mia Anima lo sa.
E me ne parla in dialogo segreto.

Anima -
Te l'avevo detto!
Chiudi le emozioni nel tuo mondo
e il tuo sapere in un prisma di cristallo
da appendere nel chiuso di una stanza
e nella luce che desideri.
Ma tu - inutilmente -
profondi doni generosi che poi,
stravolti da chi ti misconosce,
perdono credibile sostanza. 
 
Irene -
E ora sono qui.
A raccontarmi che ho sbagliato.
Sono qui nella mia stanza
dove entra Luce 
dalle persiane appena aperte.  
Non ho più pane da spartire
né latte da libare assieme 
a chi sbeffeggia il beneficio avuto.
Rido.
Di tristezza amara.
Tra poco, Anima mia, 
tornerò a risplendere. 
Nel personale prisma di cristallo 
che regala arcobaleni alle pareti. 
Grazie.
  

venerdì 13 dicembre 2024

Poesia / Ambigua-Mente-Lirica: Nuvola mutante.



Irene Navarra, Nuvola mutante, AIArt, 12 Dicembre 2024.


Sono una nube
innamorata della terra
dove so che morirò.
Tento di farmi giovinetta
per camminarci sopra,
e percepire meglio la sua grana
ma non è maturo il tempo.
Ancora ho gambe di nuvola leggera.
La penetro però la terra,
piangendo di solitudine.
Così completo questo attuale ciclo.
E intanto nascerà il mio mito.
E sarò bella come la Luce del mattino
sulle creste del cielo.
Oro e cristalli.
Liquida giada nelle impronte
che solo i mutanti come me vedranno.
Requiem delicato.
Pace.


venerdì 15 novembre 2024

Poesia / Ambigua-Mente-Lirica: In fondo mi basta.

 

P_Irene Navarra, In fondo mi basta, AIArt e GraphicArt, 15 Novembre 2024.



In fondo mi basta sapere
di una vita possibile tra i fiori.
Nel mio deserto attuale
le margherite sono un'utopia leggiadra
che sento come fosse vera -
Tra le corolle vergini
tavolta arriva anche la corte di compagni
che allietarono i miei giorni.
Golden, Setter, un solo Gatto.
Arrivano correndo nella sabbia arida,
mi toccano le mani,
mi dicono Va bene.
L'unica gioia in queste ore
di pene, tradimenti.
Io li accarezzo e mi addormento in quel pensiero.
Sogno.
Tra le dita il loro pelo di seta.


domenica 10 novembre 2024

Poesia / Ambigua-Mente-Lirica: Crepuscolo d'opale.

 

Irene Navarra, Crepuscolo d'opale, AIArt, 10 Novembre 2024.



Non ci riesco.
È chiaro ormai.
Proprio non ci riesco
a penetrare questo crepuscolo
d'opale liquido.
Seduta sotto il portico intuisco:
i rami dei miei faggi sono tutt'uno con il cielo.
Così si adornano di gocce traslucenti.
Le vedo belle,
le sento come gemme attorno a me
ma non ne faccio parte.
Sono tagliata fuori
da tutto ciò ch'è condiviso
nel giusto stare Cosmico.

Va bene.
Chiudo gli occhi
assorbo piano il lento tramontare
che sorride dall'ultimo Orizzonte,
divento granello di pulviscolo perlaceo
e mi traghetto nell'Essere infinito
finora mai violato.
Forse è il senso assoluto di mancanza
che te lo fa trovare.
C'inciampi per un caso
e all'improvviso sai:
noi siamo creature fragili,
imperscrutabili con occhi umani.
Allora, se ti lasci andare
in quella cellula di Dio
che è il crepuscolo d'opale
nell'aria del giardino,
sarai contenitore e contenuto.
Universale.


Irene Navarra, I faggi del giardino in un crepuscolo d'opale, AIArt,  10 Novembre 2024.


domenica 25 agosto 2024

Poesia / Cronaca: Le lenti di mio padre.

 

P_Irene Navarra, Le lenti di mio padre, AIArt e GraphicArt, 25 Agosto 2024.



Ho lenti chiare per vedere il mondo.
Sono le lenti di mio padre
che ben sapeva il valore delle cose,
le nascoste sfumature degli umani.
Appoggio la forcella sopra il naso
e subito i colori cambiano,
i volti si assottigliano o dilatano,
le labbra si stringono a fessura,
gli occhi mutano espressione.
Diventano più cupi.
Non sempre però.
Le rare volte che il sorriso resta tale
e gli occhi assentono gioiosi,
è festa grande dentro il cuore.
Allora lui, mio padre, ride,
mi ruba quegli occhiali prodigiosi
e li rinfila nel taschino.

giovedì 25 luglio 2024

Poesia / Cronaca: Restare.



Irene Navarra, Ricordi, AIArt e GraphicArt, 25 Luglio 2024.



Il cielo s'incrina su di noi
e si frantuma dentro il fiume.
Anche gli alberi iniziano a spezzarsi
disperdendosi nell'aria con clangore di metallo.
I rami secchi sono flauti.
Intonano ballate a intreccio.
Astrusamente.
Allungo le mani verso l'alto:
anatomie di pietra.
Come il bimbo con l'oca
che mi scruta
ed è residuo fossile
di un tempo ormai concluso.
Roba da manuale d'arte.
Residui di memoria.
Il mento proteso verso l'alto
vado a perdoni per chiedere la grazia
di clonarmi
in ogni piccolo frammento mi rifletta.
Non voglio andarmene
mangiata dal brillare di tessere
allacciate in ornamenti inutili.
Un merlo mi osserva incuriosito.
Risalta intatto sui frammenti dilaganti.
È un prodigio strepitoso.
Gli chiederò il segreto di restare
come se il mondo attorno non svanisse.
Lo so che lui è Dio.
Io, invece, nulla.

,

sabato 13 luglio 2024

Poesia / Cronaca: L'anima del fiume - La mia anima.

 

Irene Navarra, L'anima del fiume - La mia anima, AIArt, 12 Luglio 2024.



Il fiume rispecchia le stagioni
e le contiene.
Mutevole metafora del tempo
che tutto avvince e cambia
nello scorrere impietoso.
E la sua linfa iridescente
mi fa leggera di qualsiasi pensiero.
Sono così creatura fluida
senza legami con la Terra.
Se incontro un sasso
divento arcobaleno,
sfrafallo in minutissime gocciole,
mi perdo nella Luce
che filtra dal salice sapiente.
Poi, al tramonto, il mio daimon-
civetta canta la solitudine.


martedì 28 maggio 2024

Poesia / EteronimoKS: Il senso della notte.

 
Irene Navarra, Il senso della notte, AIArt, 28 Maggio 2024.


A occhi chiusi
percepisco chiaramente
la vibrazione della notte
mentre mi rende
essere senziente del creato.
Pura energia ancorata alla sostanza
 con un uncino blu cobalto.
Racchiusa in me
che sento solo quiete
e profondissimo silenzio.

Kassandra Stratos, 28 Maggio 2024



martedì 21 maggio 2024

Poesia / EteronimoKS: Essere.

 Kassandra, la pioggia, la notte.
Il volo oltre.

Irene Navarra, Oltre la luce in una sera di pioggia, AIArt, 21 Maggio 2024.



Mentre piove sull'asfalto della via
e i lampioni davanti a casa
s'accendono di nebbia gialla
vado
oltre la linea della luce.
Là vive la notte.
Una cornice di segni e di metafore
contiene i miei pensieri.
Tutto stilla in questo nuovo mondo
con rari scintillii di Luna
che appare solo a tratti
tra scrosci come cascate.
Farsi di Luna e poi disfarsi in pioggia.
Scivolando in rivoli
lungo le strade solitarie
del mio quartiere.

Così svanire.
Senza dolore.
Nel ventre della Terra.

Kassandra Stratos, 21 Maggio 2024




sabato 18 maggio 2024

Poesia / EteronimoKS - Favola bella.

 

P_Irene Navarra, Il manto della Luna, AIArt e GraphicArt, 18 Maggio 2024.


Se scruto il volto della Luna
perderò il futuro. 
 
- Bene! Concordo con la favola eschimese
che dice: Nel Bianco della neve
il Bianco della Luna può annullarsi e cancellarti col cadere del suo manto. - 
 
Sotto quel manto sono sposa
di elementi naturali puri
e nel Silenzio umano io mi espando
come se fossi neve, Luna,
il suo velo lieve.
Anima libera che vola.
 
 
.


giovedì 16 maggio 2024

Poesia / Eteronimo KS: La veste azzurra.


 Kassandra è una donna complicata.

P_Irene Navarra, Vestita ormai d'azzurro, AIArt, 13 Maggio 2024



Continuo a camminare
mentre la veste mi diventa azzurra.
Lo so: il cielo s'inabissa
sul corpo martoriato del Pianeta
e su di me.
Per darci la salvezza
ha infisso croci
lungo il crinale del Golgota assassino.
Io vado là.
Ad ammirare il grande Dio
nella sua Morte immeritata.
 La pelle delle braccia porta ancora
qualche accenno d'ocra.
che resiste come macchia.
Ma precaria.
Sento il Distacco ormai
da ogni sostanza avvelenata
in storie millenarie di potenti
o beghe d'insignificanti insetti.
Ho scelto la mia vetta e l'ho scalata
mentre la Fede mi parlava dentro.
In voce doppia.
Suadente persuasione fervida
di Verità appena sussurrate
e carola perenne di richiami 
che sono il rotolio di pietre nel profondo
unito allo sgorgare di sorgenti siderali.
La linfa nuova intride tutto al mio passaggio.
Sono una creatura solitaria
sorella delle nubi che si specchiano
in pozze di zaffiro.
Come gli occhi di quel Dio
che mi ritrovo al fianco.


Kassandra Stratos
16 Maggio 2024



lunedì 22 aprile 2024

Prosa e Poesia / Haibun: Viaggio intimo (22 - Gorizia - La casa).

Il sentimento di disperato abbandono, che mi sento dentro, è l'anima del corpo.
Lei, sommessamente, si dimena.
Recalcitra, ma sta.
Io qui fuori, sono sola.

Oggi la solitudine si espande immensa.
Qualche parvenza di me, come tessuto liso a brandelli, ancora gioca con la luce nell'aria che si fa avara mentre il sole muore dietro le nubi.
Poi, più nulla.
Più nulla.
Un topo entra ed esce dalle occhiaie vuote della mia bambola.
Un tempo era Ifigenia, la Bella.
Ora giace decapitata sulla credenza in cucina.
Requiem.
In sordina.


Irene Navarra, La mia solitudine, AIArt e GraphicArt, 21 Aprile 2024.



Solitudine
di me in me လ mia casa လ
Fantasmi e ratti.


mercoledì 21 febbraio 2024

Poesia / Haiku: La Luna, noi (con Giacomo Leopardi).


Sorride ambiguo
il volto della Luna.
Noi qui lontani.

P_Irene Navarra, Lunalmente 1, AIArt e GraphicArt, 21 Febbraio 2024.




[...]"Ma tu per certo,
giovinetta immortal, conosci il tutto.
Questo io conosco e sento,
che degli eterni giri,
che dell'esser mio frale,
qualche bene o contento
avrà fors'altri; a me la vita è male."

Giacomo Leopardi, Canto notturno di un pastore errante dell'Asia, vv. 98 - 104.

 

P_Irene Navarra, Lunalmente 2, AIArt e GraphicArt, 21 Febbraio 2024.


sabato 20 gennaio 2024

Poesia / Cronaca: Anche oggi ritorno alla mia campagna.

 

Irene Navarra, Nello Spazio-Tempo della mia campagna, AIArt, 20 Gennaio 2024.


Anche oggi ritorno alla mia campagna
Lei è calamita cosmica che attrae
e mi risucchia nei suoi sortilegi
verso le stelle d’infinito
nascoste tra le erbe.
Dismettono talvolta qualche velo etereo
offrendosi alla Terra.
Sento l’influsso dell’Eterno
che rapido s’invola
su ali bianche di garzetta.
Ferma su rive ghiacce
sono clessidra
che non scandisce il tempo.
Le canne mi sussurrano un assenso.
Sorridono le stelle.
Invisibilmente.


Poesia / Cronaca: Raccogliendo ricordi.

 
Irene Navarra, Inverno, AIArt, 20 Gennaio 2024.


In quest'Inverno che mi spezza
come canna
prosciugata di tutto il suo midollo,
in quest'Inverno in cui non trovo
angoli per me,
se non il chiuso di un cassetto
dove rannicchiarmi esausta,
so la mia storia ormai.
La chiave dell'amore si è dissolta.
Nella calce viva.
Si sono congedati i merli,
le cince zampettano a passetti
senza far rumore.
E nel silenzio che mi cresce attorno
respiro piano l'aria bianca
della campagna ammutolita.
Ha un suo sapore angelico.
Di paradiso ormai perduto.
Mi filtra dentro un rivolo d'Isonzo.
Sarà la mia sciarpa segreta.
Di chiffon fluviale.
Reagiscono le cellule
nell'agnizione disperata.
Di neve e fuoco la mia pelle.
Rabbrividisco e piango.
Io stillo lacrime di pietra.
Il cielo s'incupisce.

 


Irene Navarra, Solitudine, AIArt, 20 Gennaio 2024.


lunedì 6 novembre 2023

Poesia / Frammento: Notizie.



Immagine generata con Stable Diffusion XL (https://stablediffusionweb.com).
P_Irene Navarra, Dalla mia isola, AIArt e GraphicArt, 6 Novembre 2023.
- Tecnologia: Stable Diffusion XL -


Nella mia isola
- ch'è vero Paradiso -
vivo guardando all'orizzonte.
Aspetto le rivelazioni
fresche di giornata.

Laggiù, oltre la linea del mare,
arde la terra.
E Morte esulta sulle carni giovani
di chi non sa la causa contingente
di tanto atroce strazio.


giovedì 12 ottobre 2023

Poesia / Cronaca: Anatomia della solitudine.



P_Irene Navarra, La solitudine dello scoglio, AIArt e GraphicArt, 12 Ottobre 023
.

Il sentimento della solitudine io lo conosco.
Eccome!
Ti tiene all'erta,
pronta a spiccare il volo,
per poi chiamarti al guscio solito
se le parole appena offerte a un'altra bocca,
tornano indietro svigorite,
prive di un rinfrescante bacio alieno.
Le solitudini, però, pare s'intendano.
Intrecciano discorsi relativi?
Occasionali interferenze senza senso?

Noi siamo scogli
nello scorrere del fiume
sfiorati solo da fugaci dita diafane
che non ci lasciano mai nulla.
O forse massi erratici
divelti in epoche glaciali
e rotolati dalle impervie vie
fino alle perfide lusinghe
di selve dai colori pennellati ad arte.
Ironici inganni di Demiurghi
che si giocarono alla morra i nostri cuori
innestandovi a forza con brutale dito
improbabili amori.

Tutta una farsa, quindi,
questo nostro andare e ricercare unioni,
plausibili opinioni condivise
che ci conformino più veri.

Forse la solitudine è un gran dono.
In quella dimensione nasce il seme dell'ascolto:
sonante silenzio delle sfere,
lieve sussurro delle gemme e scricchiolio del gelo,
il crescere di un fiore,
l'eco di qualche scoppio gravitazionale,
la Luna che ti narra storie e intreccia perle sul tuo capo,
il Sole che ti dà diademi di topazio.

Così lo so:
non siamo soli a questo mondo.
Io, scoglio di fiume, nel limarmi canto.
Io, masso errabondo, sgrano corolle a ogni Primavera,
muschi e licheni a ogni Autunno.
E consapevolmente dico:
Questo svegliarmi alla mia solitudine parlante,
oh se mi fa star bene!

IQ48


Immagine generata con Stable Diffusion.
P_Irene Navarra, Scoglio d'oro, AIArt e GraphicArt, 12 Ottobre 2023



martedì 4 luglio 2023

Poesia / Pensieri parassiti 15: Se meditando nel colore del mare (Fango).



Irene Navarra, Se meditando nel colore del mare, AI e Grafica, 4 Luglio 2023.


 

Mi viene addosso un senso fluido e fresco.
Come di mare.
Onde che vanno sul mio corpo
e lo detergono dal loto
dei dubbi parassiti.
Mi siedo sulla sponda astratta
di quel mare astratto.
Sabbia argentata rimodella i piedi
deformati dall’arrampicarsi,
incespicare, cadere rovinosamente
lungo la china di coltelli aguzzi.
Ho da smussare asperità indurite,
guarire ferite ancora aperte.
Così chiudo gli occhi
e penetro l’azzurro
e il verde
e il malva
dei ricordi buoni.
Rinasco in un sorriso.
Sono di spuma che s’innalza bianca
- oltre le nubi - a ogni flusso di marea.
Fiori leggeri e petali di blu
a contenere l’anima.
Serenamente rido e piango.

IQ48
4 Luglio 2023