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venerdì 8 marzo 2024

Poesia / Percezioni (Darkness).



Irene Navarra, La luce del mio cero, AIArt, 8 Marzo 2024.


(Darkness.
Tra i solchi fitti di un disco di vinile
in cui volevo ritrovare
lo struggimento di una sera diciottenne
quando la zona d'Ombra certamente c'era,
ma come il nido di una merla
abbandonato e ormai ridotto
a pochi stecchi e cenci derelitti
sulla biforcatura di un pensiero.
Darkness.
Miniera sterile la mente.
Vacilla come una fiammella.
S'infrange in esili ghiaccioli
il barlume del mio cero.)

Dal mio Derive (G.A. 2009).

Qui altre mie Percezioni.

Poesia / Percezioni (Magia giallo cromo).


Se ammiri una forsizia in fiore,
capisci che ogni pena è poca cosa.

Così, la gioia.
Irene Navarra, Magia giallo cromo / Gioia, Fotografia e Grafica, 2017.


Scivolo in giochi sparsi 
tra dita cromo acceso
di una forsizia in fiore.

In questa blanda
domenica di marzo
la vince la bellezza
sullo scarso tepore.

Così anch’io fiorisco.
E canto.
Immortalmente ebbra
di polline dorato
che fa da rimmel sulle ciglia
canto, accattona di follia,
l’usuale paradosso della Primavera.


domenica 23 luglio 2023

Poesia / Tanka 74: La strada delle orchidee.


Stamattina. Molto presto.
Mi sto risvegliando da un sogno in cui percorrevo una strada affiancata da alberi di orchidee.
Sì, alberi alti di orchidee bianche.
Quelle che comperi dal fioraio per ornare la tua casa o per regalarle in gesto gentile.
Non posso raccontare tutta la meraviglia, tutto lo stupore davanti alle immagini ancora presenti in me.
Tento.
Con povere, storte sillabe.


Irene Navarra, Nel sogno, AI olio e Grafica, 23 Luglio 2023.



Cammino sotto
alberi di orchidee ~
Laggiù c'è il sogno:
bianchi pensieri in volo
e nuvole che vanno.
#Tanka 74

IQ48


venerdì 21 luglio 2023

Poesia / Piccolo poema in Prosa e Tanka 73: Dentro la Sera Viola.



La Sera Viola
offre mistero tenue ~
M'aspetta il mare
Ho la sua voce in me.
Di onda in onda canto.


Irene Navarra, Verso Loznati in Cherso, Disegno grafico, 20 Luglio 2020.


    Piccolo poema in Prosa alla maniera di Charles Baudelaire.

    Una straducola in salita, il crepuscolo struggente, dietro i cespugli in basso a lambire una costa di rocce bianche e terra rossa, il Mare.
    Li ho sempre percorsi tutti, questi sentieri con sorpresa, nella mia Cherso.
    Il cuore in battito furioso fino alla visione della lastra cangiante del Mare.
    Indaco nella Sera Viola.
    Poi la calma più serena, più fluida, più levigante il corpo e l'anima nel momento dell'immersione, mentre si fa il Buio e tutto scompare.

    La Notte cambia il Mare.
    E tu cambi con Lei e con Lui: scie luminose ti segnano i contorni.
    E lo sciabordio.
    Oh, lo sciabordio morbido di braccia e gambe offerte alle onde: melodie di sirene in risalita dagli abissi.

    La nostalgia si fa potente.
    Così disegno e scrivo.
    Sono là.
    Sulle stradine sterrate che si arrampicano per cavalcare la groppa delle colline: neri draghi dormienti sotto una trapunta di stelle.
    Domani arriverà l'incendio del Sole.
    Domani.
    Ora riposo nell'occhio Blu del Cielo e nel ventre insondabile del Mare.


Irene Navarra, In mare di notte, Olio AI e Grafica, 21 Luglio 2023



domenica 16 luglio 2023

Prosa / Racconto breve: Di verde mi in-vesto.

 
Vi accompagno nel mio mondo di trasformazioni.
Buon viaggio.

Irene Navarra, Di verde mi in-vesto, AI e Grafica, 15  Luglio 2023.
    


    Mi guardo le mani.
    Sono strane.
    Sembrano sfarinarsi in polverina luminosa
    Ne ho minimamente paura.
    Cerco di nasconderle, mettendole conserte.
    Mi sta succedendo qualcosa.
    Qualcosa di bello.
    Sento un fluido potente che mi scorre nelle vene.
    E mi amplifica i sensi.
    Sorprendo suoni mai sentiti: fruscii come sospiri di velluto, schiocchi come frustate, vibrazioni che iniziano lontano in boschi vergini, e diventano parole, e vengono sin qui, in questo luogo sacro dove varcherò ogni soglia umana per farmi sostanza sinuosa.
    Ogni forma in me cambia a poco a poco.
    La pelle, adesso, si copre di un pigmento argenteo.
    Salvia selvatica e menta piperita assieme.
    Foglia di vite e fiore di sambuco legati in simbiosi unica.
    Interazioni straordinarie creano creature singolari, rimescolandole in modelli di nuova generazione.
    Così i miei contorni mutano tra chiaroscuri di sottobosco boreale.

    Non so se sono quercia o muschio o felce.
    Non so se sarò spora che naviga nell'aria e poi si quieta nella culla della terra.
    Oppure seme che precipita dal frutto o dal baccello secco, e si propaga.
    Comprendo piano piano una natura in dialogo attraverso correnti sotterranee consolidate in reti di gamme verdi e perlacee consistenze.
    Le vene vegetali proteggono.
    E se le lasci fare, trasmigrano in noi, aprendoci la mente.
    La metamorfosi induce adattamento emozionale.
    Allora il me di recente acquisizione riscopre i ritmi universali.
    Mentre il presente si fa di "sovrumani silenzi e profondissima quiete", mentre il vento mi stormisce in carezze mute.
    Sono libera.
    Immensamente libera.
    E danzo.
    Al suono di una musica sottile che non è mia. 
    È del Tutto. 

Nel giorno della Metamorfosi, addì 16 Luglio 2023.
Irene Navarra


lunedì 10 luglio 2023

Poesia / Frammento 57: Sotto il velo dell'acqua, Glauco (Ritratti).


Sotto il velo dell'acqua
(che sia di mare, fiume o lago poco importa)
incontri imprevedibili talvolta.
Glauco giovinetto rivive.
E tu lo vedi,
se sai immaginarti dentro il crepuscolo
che si beve il sole e sfuma tutto
in un ritratto in bianco e nero
che ha sostanza prodigiosa.


Fotografia generata con AI (SD) secondo precise sollecitazioni, che mi hanno permesso di ottenere due aspetti dello stesso personaggio.
Irene Navarra, L'incontro, AI e Grafica, 10 Luglio 2023.


Poi Lui si gira
e tu rimani folgorato
dalla bellezza naturale dello sguardo
e dai capelli chiari che fluttuano leggeri
attorno al volto suo divino.
Ti manca il fiato
e pensi che la morte sia un regalo
se gli avviene accanto.


Fotografia generata con AI (SD) secondo precise sollecitazioni, che mi hanno permesso di ottenere due aspetti dello stesso personaggio.
Irene Navarra, Glauco giovinetto, AI e Grafica, 10 Luglio 2023.

Per conoscere la mia Cassandra segui questo link.



sabato 26 marzo 2022

Poesia / Tanka 18: Additare il cielo? (Con Dante Alighieri e Renato Zero).


Il mio Eteronimo e Maestro U-May (né maschio né femmina, sia chiaro), creatura di grande saggezza, mi aveva a suo tempo suggerito il tema dell'immagine (Groviglio) qui sotto riportata, esortandomi a meditare sulle varie implicazioni del disegno che si sarebbe enucleato. Un cespuglio di biancospino di fronte a casa era stato fonte di ispirazione, e guida per la mia mano sulla tavoletta grafica. Ne nacque un intrico denso e spinoso di cui non capivo il perché, pur intuendone la portata simbolica. Nessun palese aggancio concreto, se non qualche vago indizio di approssimazione evenemenziale. I soliti conflitti in medio Oriente e in Africa, insomma.
Conflitti lontani e nebulosi. Altri mondi.
Il lavoro risale all'Autunno inoltrato del 2017. Rimasto per anni in una cartella del mio pc, solo adesso trova adeguata collocazione in giusta analogia con i fatti atroci che stanno accadendo.
La Verità si intuisce in rare, folgoranti illuminazioni. 
Ora so che è specchio preciso della vita attuale.
La guerra in Ucraina si trova là, in quel viluppo inestricabile. 
Mi ci rapporto solo metaforicamente per mia buona sorte, mentre penso ai fratelli e alle sorelle ucraine che hanno spine nelle loro carni e veleni nei polmoni e cuori lacerati.
Lacerati, ma non vinti.
Di conseguenza (forse banale, non scontata però) mi chiedo: "In tutto ciò il cielo, così profondo, bello, in pace, il cielo con i suoi dei raccoglitori di preghiere e speranze, il cielo perché non risponde?".
La mia ingenuità è dura a morire.
Dante Alighieri continua ad avvisarmi. Nel Canto XVI del suo Purgatorio (vv. 67 - 78)? Marco Lombardo spiega con concetti lucidi al Sommo Poeta l'origine del male:

Voi che vivete ogne cagion recate
pur suso al cielo, pur come se tutto
movesse seco di necessitate.69

Se così fosse, in voi fora distrutto
libero arbitrio, e non fora giustizia
per ben letizia, e per male aver lutto.72

Lo cielo i vostri movimenti inizia;
non dico tutti, ma, posto ch’i’ ’l dica,
lume v'è dato a bene e a malizia,

e libero voler; che, se fatica
ne le prime battaglie col ciel dura,
poi vince tutto, se ben si notrica.

Allora, che si può contro quanti il male lo scelgono, perseguono, curano come un orribile fiore di morte? Che si può fare?

Irene Navarra, Groviglio, Disegno grafico, 2017.

Rovi intricati
nessuna via di fuga
ferite, sangue –
Noi martoriati e ciechi
(oh, sì!) additiamo il cielo.
#Tanka 18

26 Marzo 2022

Mentre scrivo, ascolto Il cielo di Renato Zero.