Visualizzazione post con etichetta #Obscura. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta #Obscura. Mostra tutti i post

martedì 18 marzo 2025

Poesia / Obscura: Sì. Questa è morte.



P_Irene Navarra, Sì. Questa è morte, AIArt e GraphicArt, 15 Marzo 2025.


Mancano le parole.
Ma i pensieri scavano 
e consumano
e tingono le occhiaie
dell'insonnia da dolore.
Grottescamente.
Per poi dileguare in un Vuoto
senza grani di Salvezza.
Così nell'Assenza si consuma il sogno.
Quello che dona il Volo libero.
La Gioia.


sabato 15 marzo 2025

Poesia / Obscura: Cuore Nero.

 

P_Irene Navarra, Filo spinato, AIArt e GraphicArt, 14 Marzo 2025


Solo la testa rimane del mio corpo
disciolto dal dolore.
La testa e i miei pensieri
che sono grumi informi di fili con le spine.
Nero profondo.
Imprescindibile colore di giorni e notti
senza uno spiraglio.
Pregare?
Sì, si può.
Ma nel mio cuore Nero
che pompa per inerzia
non c'è Luce.


Poesia / Obscura: Ditemi se questo è un uomo.

 A  U.V.
(Nella sua mente - lo so - Lui sta volando libero.)

P_Irene Navarra, Lui è, AIArt e GraphicArt, 14 Marzo 2025.



Ebbene:
ditemi se questo è un uomo.
La roccia per cuscino,
appeso al suo dolore, 
alla sua pena infinita
che si discioglie in lacrime
svuotando il corpo di quel mare
in cui ha navigato impavido,
e prosciugando il cuore grande
- da guerriero antico -
di quell'Amore
che può capire solo chi
in quel cuore ci è vissuto.
Ditemi se questo è ancora un uomo.

Il titolo e alcuni versi della lirica sono ispirati al libro di Primo Levi Se questo è un uomo.


sabato 8 marzo 2025

Poesia / Obscura: Ero una donna.


Il 7 marzo il Consiglio dei Ministri
ha approvato la Legge n.69/2019 per l'introduzione del delitto di femminicidio
nel Codice diProcedura penale.
Oggi, 8 Marzo 2025, noi donne, forse, possiamo respirare meglio.
Ma non dimentichiamo l'orrore che tante creature hanno vissuto.


P_Irene Navarra, Femminicidio, AIArt e GraphicArt, 8 Marzo 2025.


Ero una donna.
Una donna gentile che amava.
Avevo una bambina dagli occhi grandi,
fiordaliso e malva.
Ora, da oltre la soglia,
mi vedo il corpo immerso nel mio sangue,
e lo ringrazio per avermi vestita pietoso,
ricomponendo quella dignità
lesa dai barbari in cui sono incappata.
E prego che mia figlia non odi,
ma combatta.


Poesia / Obscura: Un drappo Viola.


A  U.V.
֎∞֎∞֎∞֎∞֎∞֎
Ancora nel Viola,
(che è il colore dell'Assenza).


P_Irene Navarra, Un drappo Viola, AIArt e GraphicArt, 7 Marzo 2025.



Sulla parete un drappo Viola.
Nasconde il quadro dei nostri giorni insieme.
Che scoprirò alzando un calice di vino
solo quando tu ritornerai.
E sarà festa grande dentro il cuore.
Tergendo lacrime di gioia
ti donerò una rosa.
Per una volta finalmente
senza stringere le dita sulle spine.


P_Irene Navarra, Viola in dissoluzione, AIArt e GraphicArt, 7 Marzo 2025.


venerdì 7 marzo 2025

Poesia / Obscura: Farsi di Viola.


Nel risanare, la Natura indica.

P_Irene Navarra, Occhi di viola, AIArt e GraphicArt, 6 Marzo 2025


Occhi di Viola marzolina,
per quanto ancora naufraghi
nel fondo di un abisso.
Capelli di Viola marzolina.
E il cuore come il mare di profumo delicato
che invade la campagna,
penetrando i sensi e la ragione.
Farsi di Viola, dunque,
può essere la soluzione.
Fino a confondersi con l'aria
di quasi Primavera.





giovedì 6 marzo 2025

Poesia / Obscura: La Prova, il Viola, il Sole.



P_Irene Navarra, Di glicine e d'oro, AIArt e GraphicArt, 6 Marzo 2025


Dalla finestra il Viola sta svariando
in glicine e il Sole che m'indora
di metallo astrale,
nascendo dietro i colli di cobalto,
porta sollievo all'anima.
Non so se mai vedrò la Luce vera
di quel dio che sa la nostra sorte
e che mi tiene in scacco.
Non lo so.
Ma mi rimetto alle Sue mani grandi.


Poesia / Obscura: Aspettando Primavera.


A  U.V.

P_Irene Navarra, Obscura Quaresima, AIArtn e GraphicArt, 6 Marzo 2025.


Intricate strade sul mio corpo.
Elettriche, brucianti.
Cerco l'uscita da questo labirinto
in cui la mente si distrugge.
Requiem per me.
Prego che la mia quiete sia la tua,
Amore mio adorato.

֎∞֎∞֎∞֎∞֎∞֎∞֎֎∞֎∞֎∞֎∞֎∞֎∞֎

È tutto Viola attorno a me.
Vivo in Quaresima
da quando sono orfana di te.
Nel mondo solo denso buio.
Ma nella stanza
voglio il Rosso della Primavera.


lunedì 3 marzo 2025

Poesia / Obscura: Corpi astrali.

 

P_Irene Navarra, Animica, AIArt e GraphicArt, 3 Marzo 2025.



Una farfalla nera. Io.
Si posa sul mio volto dopo un breve volo.
Altre si aggiungono sollecite.
Anime sorelle
che sanno il valore della vita breve.
Imparerò da loro.
Al lieve tocco delle loro ali di velo
saprò di nettare odoroso e attimi fugaci.
Solco indelebile il segno del contatto.
Scavato da secoli di interazioni.
Subliminali dialoghi di cellule
intessono segrete storie ataviche.
Animiche.
Allora: un tempo ero farfalla.
Nera però.
Cuore di tenebra.
Effimera.

Poesia / Obscura: La pelle come un quadro di Braque.

 


P_Irene Navarra, La pelle come un quadro di Braque, AIArtn e GraphicArt, 3 Marzo 2025.


La pelle come un quadro di Braque
nel napalm di sentieri devastati
che scendono la china
mentre la vita si sfinisce
in drammi senza soluzione.
Vuoi affrancarti?
Chiudere prima del tuo tempo.

Se credi, però, nel Dio supremo
sacrificatosi per te sulla sua croce
non hai nemmeno
la sola libertà di cui godere:
quella per la morte.
E allora affiorano parole di destino
sbozzate a linee crude sul tuo corpo.
Un rigido cadere di materia.
Muta di suono.


P_Irene Navarra, Parole mute, AIArtn e GraphicArt, 3 Marzo 2025
.

Poesia / Obscura: Dimensione Theta.


 Esistono momenti in cui non sai davvero come liberarti dal dolore.
Le prove della vita lo alimentano in fiamma viva
che ti conquista il corpo, mangiandoselo vorace.
Allora ti salva entrare in Dimensione Theta.


P_Irene Navarra, Tatuaggi esistenziali, AIArt e GraphicArt, 3 Marzo 2025.


La pelle brucia.
L'anima ti va a fuoco.
Un solo rimedio:
restare nella tana
meditando immobile.
#Tanka110

venerdì 28 febbraio 2025

Poesia / Obscura: Vuoto vero.



P_Irene Navarra, Oltre l'oro, AiArt e GraphicArt, 278 Febbraio 2025.


Vedo un involucro dorato
che mi si stringe addosso.
Tutti i miei giorni luminosi brillano,
ma come gabbia angusta di questa vita adesso.
Allora:
dentro sono affranto grumo di dolore,
fuori resta il fulgore del passato.
Vuoto vero.


P_Irene Navarra, Natural-Mente Vuoto, AiArt e GraphicArt, 28 Febbraio 2025.


giovedì 27 febbraio 2025

Poesia / Obscura: Non servono oro e fiori.

 

P_Irene Navarra, Oro, fiori e tristezza, AIArt e GrapphicArt, 27 Febbraio 2025.


Oggi mi sono ornata:
oro e fiori su fronte e tempie,
oro anche sulle guance
- omaggi al Creatore di Tutto ciò che è -
ma tristezza in cuore.
Così, ne sono consapevole:
non è che mascherando l'afflizione
posso ritornare nella gioia.
Se non recupero il mio centro
annegherò nel mare oscuro dei miei giorni.
Lascerò la sponda.
Gli orpelli più preziosi attorno,
il viso naturale,
il cuore spento,
andrò a un altro mare.

mercoledì 26 febbraio 2025

Poesia / Obscura: Non c'è salvezza.


La Cromatica del cuore.

P_Irene Navarra, Nebbia rossa, AIArt e GraPhicArt, 26 Febbraio 2025 Gennaio 2025.


Ho fatto Primavera di ogni filo d'erba, 
mi sono vestita di foglie, ornata di fiori
e ho mantenuto la rugiada sulle guance,
gli occhi rivolti al cielo totalmente azzurro
che cadeva in me per farmi lieve.
Come una farfalla.
Ma Obscura Serpe è ritornata.
Subdola striscia lungo i muri,
invade il corpo, offusca ogni pensiero
in una nebbia rossa che poi stride in cuore
- ormai gabbia univoca dei sensi -
dove la pena intreccia voli momentanei
di libertà, leggera solo a sé.
Grondando alterna sangue e calce
mentre involvo verso la Soluzione.


P_Irene Navarra, Di sangue, AIArt e GraPhicArt, 26 Febbraio 2025 Gennaio 2025.


Lo so. Non c'è salvezza
se non nel sogno
che protrae lo stato di illusione.


P_Irene Navarra, Obscura è ritornata, AIArt e GraPhicArt, 26 Febbraio 2025 Gennaio 2025.


"[...] Amaro e noia / la vita, altro mai nulla; e fango è il mondo."
Giacomo Leopardi, Canti,  Il ciclo di Aspasia, A se stesso, vv. 9 - 10
(Edizione critica a cura di E. Peruzzi, Rizzoli, Milano 1981)

giovedì 6 febbraio 2025

Poesia / Obscura: Talvolta Ofelia (con William Shakespeare).



P_Irene Navarra, Talvolta Ofelia, AIArt e GraphicArt, 6 Febbraio 2025



Novella Ofelia di umili natali
mi sono stesa tra le erbe
e i fiori selvaggi della mia campagna
serrando gli occhi sulla vita.
Immersa dentro un rito astratto
- di purificazione -
attendo il dipanarsi della storia.
Letto di foglie e placide corolle
accolgono il corpo dolorante.
Che si allenta.
Le rose ritraggono le spine
per non ferire il mio riposo.
Una pioggia di petali volteggia
attorno al corpo e lo protegge
dagli insulti del ricordo.
Così Morte Apparente rende quiete
ai giorni trascorsi nell'Alterazione.
Non so più mordere la gioia
per farla mia di carne e anima.
In me germogliano opulente solo scorie
che stritolano il Bene.
Non so più ridere davvero.

È questo il tempo del tacere
sigillando labbra e cuore.
È questo il tempo della Sospensione
che toglie colpe e inganni.
E poi dormire.
Dissimulata tra gli arbusti.
Il morbido tappeto della terra,
la mia impronta.
Come se fossi un essere dei boschi.

L'Ofelia che mi ha ispirata è il magnifico personaggio de l'Amleto di William Shakespeare, nella cui Scena VII dell'Atto IV si narra la sua morte (Traduzione di Alessandro Serpieri).

          C’è un salice che cresce storto sul ruscello
e specchia le sue foglie canute nella corrente di vetro;
Lì ella fece fantastiche ghirlande, di ranuncoli,
ortiche , margherite, e di quei lunghi fiori purpurei
a cui gli osceni pastori danno un nome più volgare,
ma le nostre caste fanciulle chiamano dita di morto.
Lì, sui rami spioventi arrampicandosi ad appendere
le sue coroncine, un maligno ramoscello si spezzò,
e giù caddero i suoi fioriti trofei e lei stessa
nel piangente ruscello. Le sue vesti si allargarono
e come una sirena per un poco la tennero su,
e in quel mentre cantava passi di vecchie canzoni
come una inconsapevole della sua ora disperata,
o come una creatura nata e cresciuta
in quell’elemento. Ma non poteva durare a lungo,
e infine i suoi vestiti, pesanti di quanto avevano bevuto
trassero la povera infelice dal suo melodioso canto
alla fangosa morte. 

Morte che il dipinto di John Everett Millais dal titolo Ophelia (circa 1851; Collezione: Tate Britain; Photo: Tate London 2011) rappresenta in modo davvero suggestivo.

John Everett Millais - Ophelia - Google Art Project
John Everett Millais, Ophelia, Public domain, via Wikimedia Commons.
 

mercoledì 5 febbraio 2025

Poesia / Obscura: Rimedi metamorfici.



P_Irene Navarra, Ancora Antigone, AIArt e GraphicArt, 5 Febbraio 2025.


Ho reso pietra alabastrina le pupille.
Speravo che così fossero inerti
e io cieca e priva di memoria.
Ma anche lei, la pietra, ha un'anima.
La pietra bianca che ho raccolto
parla con visioni indotte
e lingua chiara.
So ascoltarla.
La pietra rossa che ho leccato
ha un gusto acidulo.
Di melograno.
Il legno che - affocato - l'ha affocata
per i riti di trasmutazione,
le ha dato il suo profumo.
È ulivo con lavanda e nodi di lentisco.
So riconoscerne i sapori.
E dai sapori esalano le essenze delle cellule.
Le loro resine che alligano la lingua
e mi trasformano.
Allora la mia pelle si fa di scaglie minerali
mentre si adatta al mondo
privo di parole.

Io sono Antigone.
Della stessa sostanza della grotta
in cui mi hanno rinchiusa.

.
P_Irene Navarra, Di pietra, AIArt e GraphicArt, 5 Febbraio 2025.


Poesia / Obscura: Sognante.


Dopo il riconoscimento di cui parlo nel post precedente Bianco Candente,
si avvia un processo spontaneo di recupero del passato.
Memoria involontaria di sensazioni antiche.
Non so se sarà un bene.


P_Irene Navarra, Obscura Sognante, AIArtn e GraphicArt, 5 Febbraio 2025.



Torno al nero dei capelli
di quando tutto era buono e futuribile.
Le rose rosse già bevevano il mio sangue.
Le gialle equilibravano la sorte.
La vocazione da Antigone* sorella
mi teneva rinchiusa in una grotta
mentre il pensiero andava.
Visualizzavo un essere ribelle,
lieve nel vento.

Così vivevo.
Mimetizzandomi nel sogno.



P_Irene Navarra, Antigone sorella, AIArt e GraphicArt, 5 Febbraio 2025


*Antigone: Figlia di Edipo e Giocasta, compare nel mito come colei che premurosamente accompagna il padre cieco in esilio, quando questi è espulso da Tebe, e con lui giunge in Attica a Colono, ove Edipo muore. La fama della fanciulla è legata soprattutto agli eventi successivi alla conclusione della tragica vicenda dei suoi fratelli Eteocle e Polinice.
Nella tragedia di Sofocle la giovane Antigone sfida il potere e sacrifica la vita pur di assicurare al corpo del fratello Polinice la sepoltura che il re di Tebe non vuole concedergli per motivi politici. Il suo gesto coraggioso e le nobili motivazioni che lo ispirano hanno fatto di lei un simbolo dell'emancipazione femminile e della libertà di coscienza contro ogni sopraffazione esterna (Fonte: Treccani).



lunedì 3 febbraio 2025

Poesia / Obscura: Bianco candente.

 


P_Irene Navarra, Bianco candente, AIArt e GraphicArt, 3 Febbraio 2025


E poi ci fu il Bianco.
Precoce.
Talmente puro da farmi dubitare
che fosse mio.
Così lo ripudiai.
Inizialmente.
Per capire dovevo negare.
Inizialmente.

Ora sono come il lampo di Montale.
Vivo di cuspidi elettriche
che mi corrono sul corpo.
E mi perforano il cuore.
 
Il mio Bianco "che candisce / alberi e muro
e li sorprende / in quella eternità d'istante".*
vs
il mio cruento, feroce Rosso
che corrode anche il midollo.
Tra i due non c'è storia:
continua a vincere il Rosso.

*Eugenio Montale, La Bufera, in La Bufera e altro, 1956, vv. 10 - 12.



Prosa e Poesia / Obscura: Trucco (Tanka).


Il mio viso accoglie il travestimento del trucco.
Palpebre azzurro-grigio - di tinta quasi notte - regalano il riposo momentaneo del non vedere.
Ma ricordare.

Racccoglievo i miei lunghi capelli allora,
in un nodo stretto,
vi infilavo alcune rose rosse del giardino
e covavo la solitudine prescelta come un'Erinni in agguato.
Del sangue che scorreva sulle guance e colava abbondante attorno
avrei fatto tesoro.
Ancora biacca sul volto in rito da tribù ancestrale
e danze al ritmo della mia musica segreta
mentre l'ombretto penetrava oltre la pelle
e alleggeriva la melancolia costitutiva.
Correva lungo i nervi il sottile canto della Furia.
L'anima si adattava alla trasformazione.
Nulla più di umano.

E ricordare.
Dietro lo schermo delle palpebre azzurre
e grigie e argento.


P_Irene Navarra, Trucco, AIArt e GraphicArt, 2 Febbraio 2025.


Dentro l'anima
la Furia si rintana -
È un drappo rosso
che soffoca Bellezza
mentre perisce il Bene.
#Tanka108

Poesia / Obscura: Spine (Haiku).


Ci sono giorni in cui tutto intorno dichiara
un possente dolore fondo.
Io li chiamo I giorni delle spine.
Sotto gli occhi delle sorelle Rose
- che mi proteggono -
accetto.
E mi predispongo all'attesa.
Tutto, prima o poi, rientra nella banalità del male.
Così posso rifiatare.


P_Irene Navarra, Attesa, AIArt e GraphicArt, 2 Febbraio 2025.



Mi scorre dentro
il sangue delle rose -
Sensi di spine.