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lunedì 29 aprile 2024

Poesia / Haibun: Viaggio intimo (23 - Pernate di Cherso - La Casa che riappare).

     La gita alla casa di Pernate veniva programmata con scrupolo. Bisognava caricarsi tutto sulle spalle, in enormi zaini che arrivavano quasi fino a terra. A contenere le nostre vite. Come muli umani sfilavamo tra masiere antiche, chiazzate dai licheni e rese gentili da certi fiori rosa che, suppongo, fossero centauree. I medesimi che avevo ammirato per la prima volta nella piana di Micene. Corolle delicate tra cui la Porta dei Leoni sembrava gioire di Bellezza per comunicarla al cielo cilestrino in cui si stagliava da secoli.
     La natura di Cherso ricorda quella greca.
     Così, ogniqualvolta mi ci immergo, scandisco dei versi omerici. Con la metrica ben calibrata.
     È più forte di me.
     Avviene e basta.
     Nella campagna alta di Pernate capita con una tale intensità da farmi perdere qualsiasi nozione di tempo lineare.
     Gli ulivi di qui hanno ombreggiato Ulisse e i suoi compagni. Gli stessi ulivi mi accarezzano le guance nel tragitto verso la casa. Che è scrigno di tesori preziosi.
     Argo mi aspetta sulla soglia.
     Insieme adesso stiamo.
     Itaca è qui.

Pagliuzze d'oro
Tra le dita - nel cuore
vive Itaca.


Irene Navarra, La Casa di pietra, AIArt, 28 Aprile 2024.


Sull'altopiano profumato
di erba secca mista a menta, timo, salvia,
la Casa guarda il mare.
E sogna.
Sa di avere il tempo
limitato di un pensiero.
Però senza le regole
che rendono più tristi
i suoi sonanti sassi solitari.

Là vivo io
quando mi scoppia dentro
il desiderio di volare
tra le mille parvenze delle sue pareti.

E mi ritrovo d'improvviso
ad ammirare la marina da lontano
mentre Lei, la Casa, chiama in voci chiare.
Sento gemere porte,
cantare le finestre,
scrocchiare le pareti,
mentre l'ulivo centenario mi saluta
scuotendo la sua pelle verdargento.
La scala dissestata, intanto,
restaura le sue pietre
per darmi l'agio di passare
di piano in piano,
tra il polverio brillante
che il sole vi ricama.
Entro.
Il tetto è come un cielo fulgido.
Ginestra, liquirizia in fiore,
un fico annoso svetta.
Ho le sue foglie sulle spalle nude.
Ne spicco un frutto.
Latte grippante sulle dita,
polpa di miele in bocca.
È questo il qui e ora
dello spaziotempo.
Eternamente.

giovedì 14 settembre 2023

Poesia / Margini: Il Viaggio (in Quasi una biografia - 1).



Irene Navarra, La passerella, AIArt - GraphicArt, 14 Settembre 2023.



Ci fu un mattino
in cui un modesto
cimitero di campagna
– alla televisione –
mi parve un canto.
Seppellivano un John e un Robert,
gli ultimi martiri – dicevano – irlandesi.
Mi parvero due soli.
Le loro bare fari.

Pochi secondi durò
l’Alterazione
che mi portava a cancellare
la vita con la scolorina
della Fine.

Il risultato inconfutabile?
Pace per me.
Ma gli altri?

Così ci fu il Ritorno.

Lanciai una passerella rattoppata
sull’orrido invitante
e poi ripresi il Viaggio.


P_Irene Navarra, Cimitero irlandese, AIArt, 20 Settembre 2023.


Da Margini / Quasi una biografia, B&V Editori, 2002.

Leggi la critica a Margini.


giovedì 15 giugno 2023

Prosa / 145474: Il Mare. Racconto di Riccardo Bortolami.

∞∞∞∞∞∞∞∞∞ 

Il ritorno del vecchio pescatore: emozioni e pensieri.
Irene Navarra, Il vecchio pescatore, AI e Grafica, 15 Giugno 2023.


    Le onde che arrivano sulla riva.
    A quella riva a cui ritorno anch’io, vecchio pescatore, dopo tanti anni.
    Una leggera brezza accarezza la mia pelle, portando con sé storie di tradizione.
    Il mio spirito vola, il mio cuore batte come quando ero giovane, mentre guardo il mare azzurro.
    Lo so.

    I segreti degli abissi sono miei.
    Da custodire.
    Ma il mare resterà sempre un insondabile mistero.
    Sento il potere furioso delle tempeste, che lanciano le navi avanti e indietro.
    Eppure il mare non infuria, semplicemente va avanti, Indifferente, e sempre così lento.
    La sabbia riflette un milione di stelle.
    Un percorso per guidarmi a casa.
    Il mare è stato il mio amico costante, attraverso i secoli e so che il nostro legame non finirà mai.
    E anche quando sono lontano, il mio cuore pulsa con il suo ritmo.
    Nell'aria salata, così limpida. le onde si infrangono contro la riva. Sembra che vogliano abbracciarmi, riportando ricordi antichi.
    Mentre guardo la marea salire e scendere, vedo lo svolgersi della mia vita in continua evoluzione.
    Come il mare.
    Che è un luogo di bellezza e pace eterne.