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sabato 8 marzo 2025

Poesia / Obscura: Un drappo Viola.


A  U.V.
֎∞֎∞֎∞֎∞֎∞֎
Ancora nel Viola,
(che è il colore dell'Assenza).


P_Irene Navarra, Un drappo Viola, AIArt e GraphicArt, 7 Marzo 2025.



Sulla parete un drappo Viola.
Nasconde il quadro dei nostri giorni insieme.
Che scoprirò alzando un calice di vino
solo quando tu ritornerai.
E sarà festa grande dentro il cuore.
Tergendo lacrime di gioia
ti donerò una rosa.
Per una volta finalmente
senza stringere le dita sulle spine.


P_Irene Navarra, Viola in dissoluzione, AIArt e GraphicArt, 7 Marzo 2025.


domenica 23 febbraio 2025

Poesia / Ambigua-Mente-Lirica: Com'eravamo.

 

P_Irene Navarra, Nel prato della giovinezza, AIArt e GraPhicArt, 23 Febbraio 2025



Oh, se potessi camminare
in mezzo al campo della mia giovinezza
quando era tutto arcobaleno,
mistero da svelare e da godere
come la sfogliatella riccia
mangiata per le calli di Sorrento.
Ricotta, canditi e fior d'arancio
nella bocca ancora vergine di baci.
Com'eravamo teneri, innocenti
nel nostro immaginare Amore.
Oh, se potessi!


P_Irene Navarra, Autoritratto giovane di me, AIArt e GraPhicArt, 23 Febbraio 2025.



venerdì 21 febbraio 2025

Poesia / Ambigua-Mente-Lirica: Immaginando (con Francesco Petrarca).

 Con Francesco Petrarca nel cuore,
scrivo.

P_Irene Navarra, Nel prato - Sogno di quasi Primavera, AIArt e GraPhicArt, 21 Febbraio 2025.



E sono qui, nella mia stanza, a rotolarmi l'ora nella mente.

Poi chiudo gli occhi
e mi vedo camminare
tra opulente erbe di smeraldo
- con Primavera -
verso il Blu delle colline.
Nel Mondo dietro casa
Zefiro soffia lieve,
i fiori sorridono scrollando le corolle,
il cielo effonde il suo consenso azzurro,
io sono sopraffatta di Bellezza.



Francesco Petrarca, Canzoniere (Rerum vulgarium fragmenta), Zephiro torna, e 'l bel tempo rimena, vv. 1 - 8, Fonte: Francesco Petrarca, Canzoniere, testo critico e introduzione di Gianfranco Contini, annotazioni di Daniele Ponchiroli, Torino, Giulio Einaudi editore, 1964, «Nuova Universale Einaudi», 41.

Zephiro torna, e ’l bel tempo rimena,
e i fiori et l’erbe, sua dolce famiglia,
et garrir Progne et pianger Philomena,
et primavera candida et vermiglia.

Ridono i prati, e ’l ciel si rasserena;
Giove s’allegra di mirar sua figlia;
l’aria et l’acqua et la terra è d’amor piena;
ogni animal d’amar si riconsiglia.


giovedì 20 febbraio 2025

Poesia / Cronaca: I giorni senza Verde.

 

P_Irene Navarra, Improvvisando il Verde, AIArt e GraPhicArt, 20 Febbraio 2025


Ci sono giorni in cui la mia natura
- di per sé Verde -
si spegne grigia insieme con il fiato.
Allora resta solo immaginare
di colorarmi come se giocassi,
recuperando il quando le foglie delle margherite
- strofinate tra le mani e un po' mangiate -
mi fossero gemelle cellulari di un genoma
fresco di clorofilla intatta.
Storie di ragazzina troppo fantasiosa
adesso ancora affascinanti
sedendo - gambe in croce - sul mio prato,
o nel rifugio compiacente della casa solitaria,
se chiudo gli occhi e conto lentamente
1, 2, 3,
fino al prodigio di sentirmi nuova.
Così seguo nei palmi come foglie
la mappa delle nervature, 
con le pupille volte all'orizzonte,
le ascese ripide delle colline
fruscianti una lingua universale,
i segni frastagliati delle nubi
che chiudono gli stami nella loro ovatta.
E mi coloro a poco a poco
di Verde che tripudia
cambia la sostanza
mentre la vita va.
Solenne per il mito del Ritorno
in cui mi faccio bella e pura e in pace.

lunedì 29 aprile 2024

Poesia / Haibun: Viaggio intimo (23 - Pernate di Cherso - La Casa che riappare).

     La gita alla casa di Pernate veniva programmata con scrupolo. Bisognava caricarsi tutto sulle spalle, in enormi zaini che arrivavano quasi fino a terra. A contenere le nostre vite. Come muli umani sfilavamo tra masiere antiche, chiazzate dai licheni e rese gentili da certi fiori rosa che, suppongo, fossero centauree. I medesimi che avevo ammirato per la prima volta nella piana di Micene. Corolle delicate tra cui la Porta dei Leoni sembrava gioire di Bellezza per comunicarla al cielo cilestrino in cui si stagliava da secoli.
     La natura di Cherso ricorda quella greca.
     Così, ogniqualvolta mi ci immergo, scandisco dei versi omerici. Con la metrica ben calibrata.
     È più forte di me.
     Avviene e basta.
     Nella campagna alta di Pernate capita con una tale intensità da farmi perdere qualsiasi nozione di tempo lineare.
     Gli ulivi di qui hanno ombreggiato Ulisse e i suoi compagni. Gli stessi ulivi mi accarezzano le guance nel tragitto verso la casa. Che è scrigno di tesori preziosi.
     Argo mi aspetta sulla soglia.
     Insieme adesso stiamo.
     Itaca è qui.

Pagliuzze d'oro
tra le dita - nel cuore
vive Itaca.


Irene Navarra, La Casa di pietra, AIArt, 28 Aprile 2024.


Sull'altopiano profumato
di erba secca mista a menta, timo, salvia,
la Casa guarda il mare.
E sogna.
Sa di avere il tempo
limitato di un pensiero.
Però senza le regole
che rendono più tristi
i suoi sonanti sassi solitari.

Là vivo io
quando mi scoppia dentro
il desiderio di volare
tra le mille parvenze delle sue pareti.

E mi ritrovo d'improvviso
ad ammirare la marina da lontano
mentre Lei, la Casa, chiama in voci chiare.
Sento gemere porte,
cantare le finestre,
scrocchiare le pareti,
mentre l'ulivo centenario mi saluta
scuotendo la sua pelle verdargento.
La scala dissestata, intanto,
restaura le sue pietre
per darmi l'agio di passare
di piano in piano,
tra il polverio brillante
che il sole vi ricama.
Entro.
Il tetto è come un cielo fulgido.
Ginestra, liquirizia in fiore,
un fico annoso svetta.
Ho le sue foglie sulle spalle nude.
Ne spicco un frutto.
Latte grippante sulle dita,
polpa di miele in bocca.
È questo il qui e ora
dello spaziotempo.
Eternamente.

giovedì 14 settembre 2023

Poesia / Margini: Il Viaggio (in Quasi una biografia - 1).



Irene Navarra, La passerella, AIArt - GraphicArt, 14 Settembre 2023.



Ci fu un mattino
in cui un modesto
cimitero di campagna
– alla televisione –
mi parve un canto.
Seppellivano un John e un Robert,
gli ultimi martiri – dicevano – irlandesi.
Mi parvero due soli.
Le loro bare fari.

Pochi secondi durò
l’Alterazione
che mi portava a cancellare
la vita con la scolorina
della Fine.

Il risultato inconfutabile?
Pace per me.
Ma gli altri?

Così ci fu il Ritorno.

Lanciai una passerella rattoppata
sull’orrido invitante
e poi ripresi il Viaggio.


P_Irene Navarra, Cimitero irlandese, AIArt, 20 Settembre 2023.


Da Margini / Quasi una biografia, B&V Editori, 2002.

Leggi la critica a Margini.


giovedì 15 giugno 2023

Prosa / 145474: Il Mare. Racconto di Riccardo Bortolami.

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Il ritorno del vecchio pescatore: emozioni e pensieri.
Irene Navarra, Il vecchio pescatore, AI e Grafica, 15 Giugno 2023.


    Le onde che arrivano sulla riva.
    A quella riva a cui ritorno anch’io, vecchio pescatore, dopo tanti anni.
    Una leggera brezza accarezza la mia pelle, portando con sé storie di tradizione.
    Il mio spirito vola, il mio cuore batte come quando ero giovane, mentre guardo il mare azzurro.
    Lo so.

    I segreti degli abissi sono miei.
    Da custodire.
    Ma il mare resterà sempre un insondabile mistero.
    Sento il potere furioso delle tempeste, che lanciano le navi avanti e indietro.
    Eppure il mare non infuria, semplicemente va avanti, Indifferente, e sempre così lento.
    La sabbia riflette un milione di stelle.
    Un percorso per guidarmi a casa.
    Il mare è stato il mio amico costante, attraverso i secoli e so che il nostro legame non finirà mai.
    E anche quando sono lontano, il mio cuore pulsa con il suo ritmo.
    Nell'aria salata, così limpida. le onde si infrangono contro la riva. Sembra che vogliano abbracciarmi, riportando ricordi antichi.
    Mentre guardo la marea salire e scendere, vedo lo svolgersi della mia vita in continua evoluzione.
    Come il mare.
    Che è un luogo di bellezza e pace eterne.