Nel corso della mia esistenza ho avuto poche affinità con gli umani.
Moltssime con i cani.
Sono le creature che più amo.
Per certe peculiari caratteristiche credo di essere stata un cane in qualche mia vita precedente.
Il naso attaccato all'erba del giardino, vicino al tartufo del mio Billy Setter straordinario, spesso cerco di annusare tracce - quelle che annusa Lui - inesistenti per la maggior parte degli umani.
Talvolta colgo aromi sottili e presenze invisibili, le condivido con il mio quattrozampe amato e sto bene.
Sono convinta che Lui mi consideri un suo simile perché me lo chiede proprio, di fare quello che fa Lui. Ovvero: insinuarmi nelle siepi di lauroceraso in cerca di nidi, saltare sui muretti del giardino, rincorrere le cavallette e mangiarmele, buttare scarpe, ciabatte, peluches e giocattoli vari in piscina. A qualcosa, naturalmente, mi nego con decisione. Non amo ingurgitare insetti. A qualcosa mi sottraggo gentilmente. Non ho più l'età per balzare su e giù dai muretti, non posso infilarmi nelle siepi perché il fisico non me lo consente, mi sembra sconveniente salire sui mobili, e usare la carta igienica per infiorettare la casa. Tuttavia altre cose le eseguo, stando ai suoi ordini. Lanciare roba in piscina mi sembra un divertimento possibile.
E mi rallegro. Anche nelle giornate più buie e disperate.
Vivere con un cane è, dunque, quanto di più soddisfacente, dolce, fangoso con la pioggia, dannatamente impegnativo sempre, esista. Esperienziale a 360°.
Vivere con Billy è anche avventuroso perché Lui è un cane da caccia tra i più scatenati io abbia mai conosciuto. Nipote del mio precedente Setter Pippo, un aristocratico dotato di sprezzatura, non ha proprio ereditato il suo carattere. Mi dicono che la madre, Susi, fosse parecchio, proprio parecchio turbinosa.
In sintesi: ho accantonato l'illusione di educarlo a diventare un gentledog.
Non lo sarà mai.
E ne sono felice.
Con la sua esuberante vivacità mi ha ancorata al presente nel momento più doloroso della mia esistenza.
Se poi siamo in tre, Lui è oltremodo gioioso.
Quando viene mia figlia, infatti, la casa diventa campo aperto di corse e marachelle infinite. Tutto frutto della consapevolezza che le giornate passate insieme saranno ricche di escursioni interessantissime.
L'affinità è il sale della vita.
Un tocco umido
sul polpaccio ~ È Billy ~
Setter in gioco.