Stamattina mi sono svegliata al tramestare duro della Bora contro le persiane.
Sono rimasta in attesa nel buio.
Entro breve, al nascere del giorno, l'avrebbe fatta da padrona anche con la Luce.
P_Irene Navarra, Bora e Luce, AIArt e GraphicArt, 14 Gennaio 2025. |
Bora e Luce.
La loro danza oltre le persiane è pura frenesia.
Spalanco i vetri offrendo il viso a raffiche impetuose.
La Luce interrotta dalle foglie mi traveste amabilmente col suo solleticare etereo.
Ascolto le palme che suonano strumenti a percussione strusciando sul muro della casa.
Poi mi richiama un merlo che fa spettacolo: la sua filata rasente il suolo si perde in zirlo furibondo, lontanante suo malgrado.
La Bora scombussola, frastorna, disancora.
Fa rotolare le creature.
Così, adesso, volo.
A gambe all'aria.
In carosello folle.
Come una bambola di pezza un po'stranita.
Carambolando.
Volo finché m'incaglio in un ulivo centenario della mia campagna benedetta. Ne afferro saldamente un ramo, mi isso a sedere in una sua conca nodosa e volgo lo sguardo alla Terra che mi ha vista nascere.
La contemplo con emozione e mi intenerisco.
Planarvi sarà per me un trepido adagiarmi sacro nella culla delle origini.
Ci sono.
Posso riposare.
Del muschio per coprirmi e il cielo di cristallo come specchio. L'Isonzo mi regala un canto in dedica che mi fruscia dentro l'anima.
Qua ogni filo d'erba, ogni pietra e nuvola e goccia d'acqua e refolo di vento e fiore e frutto, proprio tutto è adatto a me.
Mio natio, adorato nido ti porto nei pori della pelle, sotto le unghie ho il tuo sangue rigoglioso, negli occhi paesaggi incomparabili.
Vado e non voglio.
Solo nel sogno potrò ritornare.
Lei, la mia Terra, sarà sempre fervida preghiera.
P_Irene Navarra, Nell'ulivo, AIArt e GraphicArt, 14 Gennaio 2025. |
Con Lei il Padre, il Figlio
e lo Spirito Santo -
Il segno in croce
è rito di trapasso
dalla mia sacra Terra.
#Tanka 105
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