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venerdì 26 luglio 2024

Poesia / Tanka: L' Estate, il suo inganno.


Irene Navarra, Estate 1, AIArt  e GraphicArt, 26 Luglio 2024.



Estate esulta ~
Nel trionfo di forme
e tinte una superbia
di stagione ipocrita.
Come un sospiro snob.
#Tanka 103

Ma resta così bella.
E soprattutto ti si aggancia dentro
quel suo sentore di fieno caldo,
mentre il rosso dei papaveri
sfacciatamente ostenta turgida passione.
Neanche un fiordaliso a spegnerli d'azzurro.
Moriranno afflitti di calura.
Pomposi ed effimeri figli del Sole,
si annullano nell'oro del sacrificio rituale d'ogni Estate.
Passione e Morte vi coesistono ignare.
E il cuore - stolto - non si ribella.


Irene Navarra, Estate 2, AIArt e GraphicArt, 26 Luglio 2024.






lunedì 22 luglio 2024

Poesia / Cronaca e Tanka: Le vene della Terra.


 Il fiume Isonzo mi ha vista nascere.
In Lui mi riconosco.


P_Irene Navarra, Le vene della Terra, AIArt e GraphicArt, 24 giugno 2024


Anse di fiume
come vene sinuose.
Scorre la linfa
nel corpo della Terra.
Sento il suo frusciare in me.

#Tanka 102


domenica 21 luglio 2024

Prosa e Poesia / Haibun - Viaggio intimo (25 - Arquà Petrarca - Il rifugio).


Il potere della Bellezza.




   Sulla pelle i polpastrelli che sentì la pietra della casa dove abitò Francesco.
   Ad Arquà.
   Arquà delle colline dalle curve morbide.
   La pietra ha un'anima perenne e la trasfonde vibrando di respiri lenti e fondi.
   E in quel fiatare millenario, riposo io con il Canzoniere in mano.
   Non li leggo più, però, i sacri testi.
   Li so a memoria.
   Sillabo soltanto.
   Sommessamente.
   E vado a ritroso tra le parole e le visioni che ispirarono le liriche.
   Lungo i tratturi benedetti che conobbero i Suoi passi.
   Sola e pensosa vado misurando a passi tardi e lenti il mio passato.
   Mi immagino com'ero allora, travolta dalla Bellezza di quanto stavo scoprendo.
   E trasformata in creatura di quel tempo, figlia di quel cielo prodigioso.

   La Sua casa di Arquà, la visitai a quindici anni.
   Da allora la porto nel cuore e nella mente.
   È il rifugio segreto in cui mi chiudo quando l'orrore dei nostri giorni prevale e la vita si fa grama, isterilita.
   Così mi è possibile restare.
   Qua, intendo.
   Tra le umane cose.
   Il Canzoniere mi aiuta.
   Io respiro dei versi immortali che divennero, in una mattina radiosa di maggio di molti anni fa, cellule e sangue del mio essere.




Ripenso Arquà,
i dolci colli, l'aria,
i versi sacri
che Francesco ci donò.
E là immortale anch'io.
#Tanka 101


lunedì 29 aprile 2024

Prosa e Poesia / Haibun: Viaggio intimo (24 - Miren - Il giardino delle Device).

 
Inizia per me un Viaggio dell'Anima,
intrapreso sulla scia di ricordi ancestrali.
Quelli di mia madre
e delle antenate da cui ereditò forza e consapevolezza.
Lungo le sponde del fiume Vipacco,
scopro con lei (di nuvola oramai) un luogo
in cui avvenne qualcosa di straordinario.
Tutto nella mia mente.
E nel suo cuore.

P_Irene Navarra, Il giardino delle Device, AIArt e GraphicArt, 24 Aprile 2024.

     
     Ripenso a mia madre.
     La vedo ragazzina intrepida, pronta a sperimentare nuove avventure in compagnia della sorella e dei due fratelli. 
     In questa Prosa d'Haibun è lei a parlare.
     Io, quindi, racconto per voce sua.
     Correva l'anno 1932.

     "Dietro l'ansa del Vipacco dopo il ponte, un muro di cinta.
     E oltre, il vasto podere delle Device, le Vergini: tre sorelle pie - devote al culto della Madonna Addolorata di Monte Grado - che lo curavano come fosse una creatura carissima e preziosa. Vi crescevano ortaggi opulenti e dei peri strepitosi. I loro frutti erano grandi un palmo di mano femminile, giallo-verdi di buccia, vaniglia nella polpa per colore e gusto. Pendevano numerosi dai rami, occhieggiando solari tra il fogliame. Un invito a noi, ragazzi selvaggi, che vivevamo di avventure, anche al limite del lecito.
     Ci attrezzammo con i grembiuli della mamma forniti di capacissime tasche, e c'immergemmo nell'acqua.
     Era davvero fredda, ma il sole di fine ottobre, così chiaro e ammiccante nella sua calma, ci avrebbe donato un po' di calore, una volta terminata la spedizione di raccolta e opportunamente cambiati con dei vestiti asciutti che avevamo nascosto a bella posta sotto un enorme cespuglio di biancospino.
     Nuotammo in silenzio fino alla riva opposta, fendendo la corrente piuttosto moderata in quel punto, ci inerpicammo tra le erbe ancora verdi, scalammo il muretto di laterizio e fummo sotto gli alberi rigogliosi. Dove, senza indugio, raccogliemmo più pere possibile, sistemandole nel grembiule ripiegato in vita e legato per gli angoli di fondo a bloccare il fragile contenuto, mentre si affrontava di nuovo il fiume.
     Tutto andò liscio finché non fummo a metà traversata.
     Là avvenne l'inesplicabile.
     Mulinelli, trazioni vertiginose, mani estranee che scioglievano - pur fluide - i nodi dei grembiuli. Le pere ci tumultuavano in grembo, fremevano, saltavano, ruotavano, tamburellavano sulle nostre pance finché si liberarono. Allora filarono via come navicelle veloci verso il giardino d'origine, in cui balzarono con gioiosi giri da trottola, sparendo dietro il muretto.
     Noi guardavamo in una sorta di trance galleggiante.
     Terrorizzati.
     Rigidi, esangui, osammo muoverci solo di quel tanto che ci permise di tornare alla spiaggetta di partenza.
     Un laccio elettrico ci imbavagliava.
     In noi una nuova consapevolezza.

     Così tutto ricalcò le proprie orme a ritroso, e si riassestò al posto destinato.
     Finalmente, ci scuotemmo straniti, mentre la verità si faceva strada in noi: le tre sorelle, padrone del giardino dei peri, non erano Device nel senso attribuito a Maria Madre di Dio, né, tantomeno, pie.
     Erano streghe.
     Čarovnice della peggior specie.

     Là non ci tornammo più."

     (Da "Racconti d'infanzia / Le storie di Vida")


P_Irene Navarra, Oltre il Fiume, AIArt e GraphicArt, 24 Aprile 2024.


Tra Bene e Male
la cieca leggerezza.
Fanciulli fummo
aperti alla magia
dell'anima straniata.
#Tanka 100

lunedì 15 aprile 2024

Poesia / Tanka e Cronaca: Camelie bianche.

 
Dal mio giardino
due camelie candide.
Raccolte oggi
rilucono discrete
di pianto ch'è rugiada.
#Tanka 99


Irene Navarra, Camelie bianche, AIArt, 15 Aprile 2024.


Oh, la Bellezza
delle camelie bianche!
Petali di velluto, 
foglie lustre di cera vegetale
soavemente in sintonia col fusto
d'aspra corteccia in muta,
un sole di pistilli
dentro il cuore.
Durano il lampo di un sorriso.
Che t'abita però.
Oltre l'Effimero.

domenica 31 marzo 2024

Poesia / Tanka: Il prezzo del perdono (con Alessandro Manzoni).


Meditando sulla morte di Gesù. 

Irene Navarra, Crocifissione, Fotografia e Grafica, 2020 (Particolare del Gesù ligneo della Chiesa di San Marcello a Roma).


Su quella croce
il tuo divino corpo
Gesù d’Amore –
Là, prezzo del perdono,
t’immolasti per l’uomo.
#Tanka 21


 [...]

E allor che dalle tenebre
la diva spoglia uscita,
mise il potente anelito
della seconda vita;
e quando, in man recandosi
il prezzo del perdono,
da questa polve al trono
del Genitor salì;
[...]
Alessandro Manzoni, La Pentecoste, vv. 17 - 24.




giovedì 21 marzo 2024

Poesia / Haibun: Viaggio intimo (21 - Gorizia, Il sogno).


Pippo Magnifico Setter Inglese sempre nel cuore.

P-Irene Navarra, Nell'oro con Pippo, AIArt e GraphicArt, 21 Marzo 2024.



    Sogno che una pioggia d'oro mi riporti l'aria di quei giorni in corsa col mio cane nel campo dietro casa. Sotto gli occhi fruttati del sambuco centenario.
    Il sole sulla pelle, erbe dure a ferirla, richiami soffocati per risate incontenibili.
    Di gioia pura.
    Nessun abbaio.
    Tu non abbaiavi mai.
    Guardavi.
    Le tue pupille tanto fonde che la richiesta mi echeggiava dentro.
    Poi all'unisono si andava verso il recinto dei cavalli sopra il fiume di turchese.
    Pietre preziose le giornate scandite dai tuoi passi.
    Velluto e seta.
    Regalmente.


P_Irene Navarra, Pippo tra le forsizie, AIArt e GraphicArt, 20 Marzo 2024.


E t'involasti
con le forsizie in fiore.
Piangeva il cielo
di quasi primavera
dolcissimo mio Amore. 
#Tanka 99

venerdì 9 febbraio 2024

Poesia / Tanka: Aspettando Aurora.

 
Irene Navarra, Isonzo incontra Aurora, AIArt, 9 Febbraio 2024.


Gli si rivela.
Si sveste della Notte
lasciando nudo
il corpo fresco Aurora ~
Ride l'Isonzo ~ In Luce.
#Tanka 98


venerdì 2 febbraio 2024

Poesia / Tanka: Incanto di Luna.

 
Notturno di Luna e neve.


P_Irene Navarra, Nel bosco incantato, AIArt e GraphicArt, 31 Gennaio 2024



Il bosco è vetro ~
la notte di Febbraio
emana luce
di Luna che gioisce ~
Malie d'un astro magico.
#Tanka 97

P_Irene Navarra, Incanto di Luna, AIArt e GraphicArt, 1 Febbraio 2024



mercoledì 31 gennaio 2024

Poesia / Tanka: Luna e Pensieri.

 

P_Irene Navarra, Azzurro di Luna, AIArt Mosaico 31 Gennaio 2024.


E se d'azzurro
Luna ci pervaderà
saremo grati ~
Così Natura assiste
le pene degli umani.
#Tanka 95


P_Irene Navarra, Purezza, AIArt Mosaico 31 Gennaio 2024.


Più lieve il peso
degli affanni se Luna
fa le sue magie ~
La sua Purezza in cuore 
filtra i nodi ~ Che vanno.
#Tanka 96


lunedì 29 gennaio 2024

Poesia / Tanka: Luna di neve.

 


Irene Navarra, Luna di neve, AIArt, 29 Gennaio 2024.


Luna di neve
nel bosco questa notte.
Lei stende altera
il suo broccato algido ~
Tutto risplende bianco.
#Tanka 92


mercoledì 24 gennaio 2024

Poesia / Haibun: Viaggio intimo (17 - Gorizia - Il grande dono di Pippo Magnifico Setter Inglese).


Mi entrasti in cuore
con un dolore dolce
che era d'Amore
per la tua Anima bella.
La Vita insieme? Luce.
#Tanka 90


P_Irene Navarra, La mia anima, AIArt e GraPhicArt, 23 Gennaio 2024.


    Sei arrivato come un dono da nove anni e mezzo di niente.
    Non sapevi nemmeno entrare in macchina - i tuoi occhi tondi d'onice su tutto - e, una volta installato sul tuo sedile, cadevi all'indietro sbilanciandoti per guardare meglio il cielo.
    Ti ho dato il cuore e tu mi hai regalato la tua Anima a macchie buffe bianche e nere.
    Un interscambio primordiale c
i ha resi uguali.
    Ora ti preparo "shottini" d'acqua e una goccia di sciroppo d'acero da farti bere con la siringa, ti aiuto ad alzarti con dolcezza e tu mi segui. Sgambettando lento. Felicemente.
    Gli anni sono orami quasi tredici e di avventure tragiche ne hai vissute troppe.
    Prego ogni giorno il Creatore per un po' di serenità. Sento che mi ascolta.

    In questo paesaggio d'Inverno inoltrato mi racconti dei tuoi nobili genitori: Ghiselo von Witgestaein e Ghiselda de Bautrapp. Eri (e lo sei ancora) molto bello.
    Ti hanno rubato da cucciolo e portato in quell'allevamento che non voglio nominare.
    Poi, ormai vecchio, mi hai scelta, chiamandomi dalla tua gabbia lontana.

    Voglio che tu viva per me così come io vivo per te, mio Magnifico Setter Pippo.
    Supereremo anche le prossime tempeste.
    Insieme.
    A cavallo di onde magnetiche diventeremo eterni e continueremo a camminare sulla ciclabile che costeggia l'Isonzo.
    Saremo energia con Vanni, Emma, Chicco, Orazio, Pablo, Olly e Paco.
    Stelle libere.
    

domenica 21 gennaio 2024

Poesia / Tanka: Il cipresso Mariano.


Abbiamo sempre "battezzato" gli alberi che piantavamo.
Vi presento il Cipresso Mariano.


Irene Navarra, Miren, AIArt, 21 Gennaio 2024.


Tra i campi rossi
di trifoglio e il fiume
vive un cipresso
nominato Mariano -
L’anima di papà in Lui.
#Tanka 93

lunedì 8 gennaio 2024

Poesia / Haibun: Viaggio intimo (16 - Seefeld - Sorella Neve).

 

P_Irene Navarra, Sorella neve, AIArt e GraPhicArt, 7 Gennaio 2024.


    Sono capace di perdermi in un fiocco di neve.
    Lo tengo sulla punta dell'indice e mi ci sciolgo dentro in sedute protratte di meditazione cromatica, osservando - immobile come una statua di ghiaccio - il lento svanire della forma angelica.
    Attimi.
    Di eternità sconvolgente.
    Che mi lasciano triste quando svaniscono.
    E che, poi, cerco di recuperare.
    Così appunto gli occhi al cielo sfarfallante in gelo e mi insinuo tra i fiori speciali che ci dona.
    Nulla di più rasserenante del meditare cromaticamente sul Bianco di un fiocco di neve, immersa in fiocchi di neve.

    Amo la montagna solo se candida, solitaria e musicale dell'armonia specialissima della natura che accoglie gioielli inimitabili.
    I piccoli tonfi delle piccole frane di neve dai rami degli alberi mi induce a una profonda trance che disserra passaggi misteriosi e inusitati. Fino alla scoperta di una sorta di Brigadoon fantastico di cui sono unica abitatrice.

    Seefeld mi parve Brigadoon quando lasciai le piste, il consorzio umano, i suoni dissonanti dei meccanismi di violenza alle falde percorse e inutilmente massacrate da sci, monosci, slitte, urla barbare dei turisti.
    Nei boschi intonsi di Seefeld mi dissimulai nel Bianco, sottraendomi per ore alla vista di tutti.
    Respiravo il profumo puro di una sostanza appena liberata che danzava, ridendo di un riso dell'Universo. 
   Sorella Neve mi aveva affrancato da ogni pena, mi ammantava di corolle soffici e anch'io ridevo felice.

Inalo fiori
che pungono la gola ~
Dentro il mattino
radico in solitaria
Pace di Neve.
#Tanka93



venerdì 15 dicembre 2023

Poesia / Haibun: Viaggio intimo (14 - Gorizia - La solitudine bianca).

Correva l'anno 2016.
Si era in Gennaio.
Il 4 per la precisione.
Con me c'era ancora Pablo Golden Retriever.
Avevamo passato la mattinata a Capriva del Friuli, correndo nella neve caduta da poco.
Anche Gorizia era tutta bianca.
Nel paesaggio candido, il volo dei sensi.

Questo il resoconto del mio Viaggio intimo notturno.

P_Iene Navarra, Dalla finestra, AIArt, 15 Dicembre 2023.


    Adesso che è notte e non c'è voce umana e la neve ha steso la sua seta luccicante sulla campagna, ascolto.
    La solitudine bianca frulla richiami inconsistenti.
    Il seme sotto la coltre fredda, il
 filo d'erba intirizzita, la rosa - di cristallo ormai -, questi sono i segni in cui mi ritrovo.
    Segni sospesi.
    L'Oltre? Solo una capsula vorace.
    La solitudine bianca è benessere sottile che ammanta tutto a poco a poco. Ogni fiocco di neve è velo buono. Lenisce col suo stesso gelo, sedando punte aguzze di pupille proiettate nel domani.
    Strapparsi la speranza è soluzione inevitabile.
    Tu, benedetta neve, sei l'artista che trasforma e plasma l'orizzonte.
    Tra bianche nubi e bianche zolle non vedo in me pensieri.
    Sono in viaggio.

Il viaggio è sogno.
Tra cielo e terra si fa
bianca la culla.
Rinascere di neve
sembra un destino buono.
#Tanka 90


mercoledì 13 dicembre 2023

Poesia / Tanka: Neve nel cuore.

 


Irene Navarra, Il senso della neve, AIArt, 13 Dicembre.



Nell'aria il senso
leggero della neve.
L'ombra è attesa.
Questo silenzio fondo
si fa velluto d'oro.
#Tanka 88



giovedì 30 novembre 2023

Poesia / Tanka: Puppolo.

Il passato in questo minipupazzetto simpatico e guercio.
Non lo venderei per un tesoro.
Altre mani - innocenti - ci hanno giocato,
facendolo saltellare sulla sua molla.
Lo adoro.

Irene Navarra, Puppolo, Fotografia, 30 Novembre 2023.


Colpo di dita.
La testa senza un occhio
inizia il moto.
Ritornano gli anni
d'oro della mia bambina.
#Tanka 87


mercoledì 15 novembre 2023

Prosa e Poesia / Haibun: Viaggio intimo (8 - Ustrine).

 

    Croazia, Isola di Cherso, Autunno.
    Ustrine solitaria accoglie il nostro silenzio con gli occhi chiusi delle case.
    In fila scendiamo verso il Sole che ammicca dietro le antiche tonnare.
    Ci riscalda con i suoi novelli raggi sganciatisi pigri dal nucleo.
    Fra poco ci toglierà gli strati di pile e i berretti di lana.

    Difficile la discesa fino al mare.
    Spine.
    La pioggia della notte lustra ancora il sentiero di rocce aguzze e terra ruggine. Grassa. Profumata. 
    Emma, la mia Golden Petto di Luna, aumenta la corsa. Il suo senso del mare è in allerta. Adesso lo sente vicino.
    Corre a perdifiato, caracollando per l'ultimo tratto impervio.
    Non la vedo ormai, ma dietro la curva scrocchiano le sue falcate.
    Ci lasciamo scivolare,  come slittando, fino alla spiaggia di piccoli sassi bianchi. Le prime buche di Emma rivelano le lacrime del temporale passato. Lei ha scavato e ora è in mare.
    Scherza con le onde, s'immerge e riaffiora con un sasso in bocca.
    Io mi spoglio.
    Emma sto arrivando.

    Gli anni più belli della mia vita sono in questa bolla preziosa che, forse, contiene il fiato di Dio.
    Chiudo gli occhi e lo ritrovo ancora.


P_Irene Navarra, Ustrine, AIArt e GraphicArt, 14 Novembre 2023.
- Tecnologia: Stable Diffusion XL -


Tra i corbezzoli
dai frutti fulvi e rosa
a scapicollo
in basso verso il mare ~
Bagni d'Autunno.
#Tanka 85

Roccioni bianchi,
ginestre, pini, salvia.
Un cielo puro
che trepido sorride
 a chi sa farsi azzurro.
#Tanka 86

Stavolta ho sovvertito lo schema dell'Haibun.
Niente Haiku.
Due Tanka si sono sviluppati spontaneamente e ne hanno usurpato il posto.
Che ci posso fare.
Sono fatta così.
Non riesco a stare alle regole.

martedì 7 novembre 2023

Poesia / Tanka: Gli occhi del buio.

 
Gli occhi del buio - luci vivide nell'oscurità - adesso mi creano disagio. Penso al loro brillare in altri luoghi, non molto lontani da me. Le guerre che si stanno combattendo in Ucraina e in Medio Oriente sono sempre nei miei pensieri. Io però posso emergere al chiarore dell’Aurora e rassicurarmi nel mio mondo in pace.

Silvia Valenti, Gli occhi del buio, Fotografia, 2022.

E mi spaventa
veder brillare luci
(come di fiamma)
nel pozzo della notte –
Si spegneranno all’alba?
#Tanka 9

Alle finestre
un tenero riflesso,
un guizzo rosa
del giorno che s’avanza –
Caffè, le Nike e via.
#Tanka 10

Sì, cancellare
tenebre astratte
e la paura folle
di pericoli in agguato -
La corsa, il mio respiro.
#Tanka 11

13 Marzo 2022
U-May

 

mercoledì 11 ottobre 2023

Poesia / Tanka 84: L'arroganza delle rose.

 

Ho un rapporto stretto con le rose.
Quasi famigliare.
Sono creature strane.
A volte amabili e a volte scontrose.
Quasi inavvicinabili.
Le mie restano con me fino a Natale.
Forse mi amano.


P_Irene Navarra, Le rose, AIArt e GraphicArt, 11 Ottobre 2023.


Le rose sono
nei miei geni  🌹 Pungono.
Le spine aguzze
entrano nella carne
fondendo sangue a sangue.
#Tanka 84


S'aprono.
E sono così determinate
a imporre una presenza un po' sfacciata.
Sono l'anima densa delle cose
che si ribella in petali da non dimenticare.
Le amo.
E anche le odio.
Per l'esagerata essenza che promana
dal loro essere perfette.
Le guardo e imparo.
Mentre loro - le assolute di bellezza -
ammiccano sornione.