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lunedì 25 marzo 2024

Poesia / Cronaca: Continuando il Viaggio (Meditazione in Giallo Mimosa).

 
Continuando  il Viaggio, orfana di te,
mio dolcissimo Amore.
Un po' alla volta ce la farò.


P_Irene Navarra, Mimose di riflessione, AIArt e GraphicArt, 25 Marzo 2024



che mi ha donato sonni inconsapevoli,
nel quieto recupero di me, orfana di te,
mio dolcissimo Amore,
mi trovo a contemplare un vaso di cristallo
con dentro rami di Mimosa.
Il viatico per continuare il Viaggio
è palesato come Natura
(in Anima sottile).
Lei mi parla con parole chiare.
Immersa nel suo Sole,
 imparo meditando:
a lasciar andare,
ad accettare l'inevitabile Distacco,
(che è veleno e vino esistenziale
se ne cogli il fine),
il vuoto dell'Assenza.
Alzo - allora - il calice rubino a te,
mio Pippo Setter straordinario.
che mi mandi
e che mi fai scoprire
togliendo veli dai miei occhi.
Vedo così,
purificata dal mio stesso pianto,
la tua scintilla in ogni cosa.


domenica 17 marzo 2024

Poesia / Cronaca: Il tempo - noi.

 

Oggi la creatura che ha condiviso con me gli ultimi tre anni di vita
sta per completare il suo viaggio.
Si confondono in noi le età che ci hanno abitato
mentre il Buio avanza.
Lei però mi dice di non permettergli
di mangiarsi tutto l'oro della nostra gioia.
Torneranno i giorni del Sole.
E il loro splendore sarà purissimo.
La morte non toglie nulla.
Aggiunge Luce.


P_Irene Navarra, I colori della vita, AIArt e GraphicArt, 17 Marzo 2024.



Sta prevalendo il nero
sopra l'oro che spargemmo
- euforici - per relegarne la cupezza
nell'angolo remoto della vita.
Oro esultante.
A fragili respiri.
E oltre i vetri:
cielo senza nubi,
prati sempre in fiore.

Si è spenta l'ambra
dei tuoi occhi casti,
Amore mio dolcissimo.
Il Buio dilaga tra pareti
un tempo impreziosite
da visioni di colline rigogliose
e di orizzonti come arcobaleni
su cui lasciarsi scivolare
fino al recipiente di monete e gemme
dove la fiaba era il reale.

Oggi tu vai.
Ti accoglie il tenero dischiudersi
di palpebre innocenti.
Sulla mia strada la tua Luce.
Me lo sussurri piano
con voce ormai di filigrana.
La stanza splenderà di nuovo.
Dentro il Sole.


sabato 16 marzo 2024

Poesia / Cronaca: Occhi di stella (La tenerezza).



P_Irene Navarra, Nell'Oro della Luce, AIArt e GraphicArt, 16 Marzo 2024



Una piccola ombra sulla riva della Luce.
Questo sei tu adesso, mio dolce Amore.
Fra poco ti farai iridescenza
che bacia sponde fresche
nutrite dalla salvia,
dal timo figlio delle spume
e accende d'oro il mare
solcando nubi
come scia leggera.
Ti leggo - ora - nel cielo
ascolto dentro il cuore
sento nella mia pelle,
se intono a voce piana
le mia musica sommessa.

E gli Angeli rispondono
a queste malinconiche preghiere
col luccichio del Sole,
l'argento della Luna
che intessono di gemme
il nostro stare insieme.
Le loro ali sulle labbra.
a dare tenerezza,
nel silenzio di me, stella accecata
in cerca dei suoi stessi occhi
per ritrovarti.
E rivederti.
E rivederti.
Ancora.


P_Irene Navarra, Pippo Magnifico Setter Inglese nell'Oro della Luce, AIart e GraphicArt, 16 Marzo 2024.




venerdì 15 marzo 2024

Poesia / Cronaca: Sovrimpressioni.


P_Irene Navarra, Sovrimpressioni 1, AIArt e GraphicArt, 15 Marzo 2024.


Ho avuto con me Pippo solo per tre anni e qualche mese,
ma il sentimento è che si sia cresciuti insieme.
Non conta la mia chioma ormai bianca,
il suo dolce muso segnato dalla lunga prigionia.
Così mi rivedo con i capelli neri, il corpo intatto.
E vedo il mio Pippo meravigliosamente integro, pieno di forze.
Vicini il più possibile, nulla ha importanza vera.
I piani temporali si sovrappongono nella mente.
Mentre abito la dimensione dello spaziotempo, sto bene.


Guancia a guancia
cogliamo il nostro essere eterni.
Pensieri e desideri da Highlanders leggendari.
Irene e Pippo nella pioggia
che offre specchi prodigiosi
per farci universali.

Siamo Anime in passaggio.

Così, negli anni
- intrisi di perle opalescenti -
ci scoppia dentro il sentimento della Luce
come fonte di trasformazione.
Resi Gemelli assunti dalle stelle.


P_Irene Navarra, Sovrimpressioni 2, AIArt e GraphicArt, 15 Marzo 2024.

martedì 27 febbraio 2024

Poesia / Cronaca: Nella Luce (Meditazione cromatica in Oro).

 
Volutamente nella Luce con la terapia cromatica.


P_Irene Navarra, Trasformazione - L'inizio, AIArt e GraphicArt, 27 Febbraio 2024


Sto dipingendo le pareti attorno a me.
L'Oro più chiaro e quello antico
spalmati sopra l'Ombra
che sparisce in Luce bizantina.
Anche le vesti hanno fili d'Oro.
Sono le tracce della gioia.
Resistono tenaci sul mio corpo stanco.
Forse così riprendo il volo
e immagino di essere la donna
che Klimt immortalò nei suoi drappi preziosi.
Coprire di una patina splendente
i graffi dell'intonaco
fa la differenza.
Un abile restauro sortirà lo stacco
dall’inganno della mente
che si nega la speranza.
Per il momento sopravvivo.
Nell’Oro sopra il Nero,
Poi si vedrà.


P_Irene Navarra, Oro, AIArt e GraphicArt, 27 Febbraio 2024.


mercoledì 21 febbraio 2024

Poesia / Haiku: Gli occhi dei cani .

 

P_Irene Navarra, Amori, AIArt  GraphicArt, 20 Febbraio 2024.


Gli occhi dei cani ~
Laghi d'Amore puro
in cui nuotare.


giovedì 8 febbraio 2024

Poesia / Cronaca / Fiori di luce.

 


P_Irene Navarra, Fiori di luce, AIArt e GraphicArt, 8 Febbraio 2024.



Anche di fiori gialli mi adorno
qualche volta.
E me li spargo sulla veste
perché mi facciano solare
e irradino di luce il mio colore.
Infilo perle di corolle su fili di collane
da far fragare al collo,
in braccialetti con i campanelli
per i miei polsi stretti in lacci.

Così si allentano i grovigli
tra scie di polline dorato
che uniscono il respiro
al suono ipnotizzante
delle api in caccia.
E vedo come se volassi.
Seguendo impulsi aromatari
di Bellezza sovrana.


martedì 6 febbraio 2024

Poesia / Cronaca: Floralia.

 

Quando il grigio mi assale, naufrago in visioni di sogno.


P_Irene Navarra, Floralia 1, AIArt, 6 Febbraio 2024



C'è tanto grigio in me.
Anche dal cielo scende pioggia grigia.
Guardo e non vedo luce alcuna.
Allora chiudo gli occhi
e m'inghirlando dei fiori della Primavera.
So che ritornerà
come Tutto torna.
M'invade un profumo celestiale.
Così sorrido
al mio vasto orizzonte
dove Albe e Tramonti si rincorrono
in rapide accensioni
e breve buio.
Là vive la storia.
La mia storia.
Nell'abisso. E poi nel sogno.


 

sabato 3 febbraio 2024

Poesia / Cronaca: Organza lunare rosa.

 
Sentire astralmente.


P_Irene Navarra, Luna d'organza rosa, AIArt, 3 Febbraio 2024.



D'organza rosa questa sera
la luce della Luna.
Risplende attorno a me
come corolla nata nell'Aurora.
Ed è sottile l'artificio
che assembla in equilibrio armonico
inizio e fine delle cose.
Se mi abbandono
sento un'ouverture profonda
articolata da infiniti fili
vibranti l'uno dopo l'altro
in complice risposta.
Soffusa dall’organza tenue della Luna,
sono astro tra gli astri.
E brillo.



P_Irene Navarra, Essere Luna, AIArt, 3 Febbraio 2024



lunedì 29 gennaio 2024

Poesia / Tanka: Luna di neve.

 


Irene Navarra, Luna di neve, AIArt, 29 Gennaio 2024.


Luna di neve
nel bosco questa notte.
Lei stende altera
il suo broccato algido ~
Tutto risplende bianco.
#Tanka 92


domenica 28 gennaio 2024

Poesia / Haiku: Luna d'Inverno.


Irene Navarra, Luna di Gennaio 1, AIArt e GraPhicArt,  27 Gennaio 2024.



Gennaio ~ Luna
dona veli di Luce.
S'ammanta il bosco.


Irene Navarra, Luna di Gennaio 2, AIArt e GraphicArt,  27 Gennaio 2024.



Avanza Notte ~
Nel bosco tutto è chiaro.
Luna sorride.


venerdì 26 gennaio 2024

Poesia / Cronaca: Eternamente ametista.


Se un cristallo ti si materializza tra le mani,
sei sulla buona strada
per la percezione del Tutto.
 
Irene Navarra, La perfezione dell'ametista, AIArt, 26 Gennaio 2024.



Posata sulle mani aperte un'ametista pura.
Non so come è arrivata qui da me
che vago nel giardino di Gennaio
di pietra e pioggia viola,
stretta in un sogno
di perfezione massima.
La luce del cristallo prodigioso
amplifica la percezione.
Chiusa nella mia Anima
sto quieta.
Nulla è più vero di questo spazio-tempo
in cui continuo a naufragare.


mercoledì 6 dicembre 2023

Prosa / Il sogno del vecchio Susino.


Il Ciclo di Susino si conclude con questo racconto di quanto successe nel Novembre del 2009.


P_Irene Navarra, Nell'attesa, AIArt, 5 Dicembre 2023.


    Lui, Susino, frusciava i suoi racconti la mattina molto presto. Preferibilmente d'estate.
    I fiori, i frutti, le foglie, il tronco, i rami lisci, le radici nodose, affioranti dalla terra come nocche contorte di mani in emersione, tutto di quell'essere colmo d'anni narrava un'esistenza singolare.
    Pensai fosse un uomo trasformato in albero. Costretto a sentirsi la pelle di corteccia, ingabbiato in quel fusto nemmeno maestoso per qualche colpa innominabile.
    Se me ne stavo in giardino, intenta a una delle tante necessarie faccende quotidiane, sentivo i suoi occhi puntati addosso come le canne doppie di un fucile da caccia.
    Occhi che, naturalmente, intuivo solo io.
    Ero convinta che mi odiasse.
    E mi tenevo alla larga.
    Poi, però, qualcosa iniziò a cambiare.
    Impercettibilmente.
    Scivolavamo piano verso una comprensione sovrumana.
    Il primo passo lo feci io, quando gli lessi alcuni pensieri dedicati alla sua fragilità di vetusta pianta ancora tanto generosa di doni fragranti in Agosto.
    Doni che raccoglieva mia madre.
    Solo lei.
    Credo che si capissero profondamente.
    Slava lei, un po' sciamana; di origine serba lui -  mi avevano detto -, un po' stregone. Forse figlio del Kresnik.

    Gli lessi, dunque, qualche riga di quelle solite mie, nutrite di empatia naturale.
    Intendevo la sua solitudine, affermai. E lo adornai di un nastro rosso che faceva da contrasto ai suoi frutti viola scuro, sfarinati di bianco lucente e con una punta giallo sole all'attaccatura del picciolo.
    Mentre parlavo e agivo, lui scuoteva rami e foglie. In assoluta mancanza di vento.
    Colsi l'assenso.
    E continuai il rito.
    Impreziosendolo di nastri di vario colore.
    Susino abbassò le difese e mi accolse tra le sue braccia sottili.
    Mai avvenne tra due creature diverse
abbraccio più affettuoso e carezza più dolce.
    Fui l'amica intima di Susino per molto tempo, finché...
    
    Si era d'Autunno.
    Il 29 di Novembre.
    Correva l'anno 2009.
    Quella mattina, mentre lo rivestivo di veli color ambra, adatti all'ambiente pennellato di arancio e giallo, sentii che si stava compiendo il suo ciclo vitale. E il cuore mi si spaccò come una melagrana matura.
    Le guance si inondarono di lacrime brucianti.
    Mi volsi al cespuglio d'alloro, che gli era stato compagno, quasi a cercare aiuto.
    Immobilmente sgocciolava linfa limpida.
    Nel giardino ormai di cristallo: cince e merli muti; in cielo: nubi sbozzate dal marmo, una luce gelida sopra la casetta di legno dietro Susino.
    Allora posai le mani sul suo tronco per accompagnarlo nell'andare.
    E disperata lo guardai mentre gli si apriva il costato ormai scarno.
    Si apriva con uno scrosciare di noci spaccate.


    Mi appoggiai allo steccato e chiusi gli occhi.
    Il saluto si snodava e fluiva in correnti traslucide da me a Lui.
    Quando, finalmente, riaffiorai dal dolore e socchiusi le palpebre, assistetti a qualcosa di immenso: una figura di giovane donna interamente ricoperta di veli ambrati nasceva dai poveri resti di Susino.
    Lei splendeva di una bellezza purissima.
    Uscì con grazia dalle amabili spoglie, mi sorrise e s'involò verso la sua Vera Vita.

    La mattina dopo, svegliandomi da un sonno agro, trovai sul cuscino un piccolo ramo legato da un nastro rosso.
    Il primo che gli avevo regalato.


P_Irene Navarra, Il sogno del susino, AIArt, 5 Dicembre 2023.



martedì 5 dicembre 2023

Poesia / Percezioni: Il vecchio susino si adorna (da "Derive").

 


Non si finisce mai di essere apprendisti.
Anche davanti a un albero si impara.
Gli occhi allargati nel folto della chioma,
ascolto ciò che l’albero mi dice
abbandonando un po’ di più le fronde al vento.
Oggi ho legato attorno al tronco del susino
un nastro variegato che porta primavera.
Credo che l’albero mi guardi.
Giro le spalle,
gli offro il mio commiato.
Le mani come tramatura fitta di una foglia.

(da Controlli e Autocontrolli del mio Derive, 2009)

P_Irene Navarra, Veli, AIArt, 5 Dicembre 2023.


 Dalla Prefazione a Derive di Silvia Valenti.


"E poi, in una sorta di incubo a occhi aperti, la realtà traspare netta. Col cadere di ogni maschera, il nemico alieno esibisce i suoi piani.
Ma lei, che ormai guarda da distanze-luce, sa capire la cancrena.
La lotta quindi a chi la vuole in un cantuccio con le labbra cucite, gli occhi trafitti, le mani legate, è ormai aperta. Una lotta fatta di parole, di graffi di artigli sulla carta, di “Controlli & Autocontrolli”. I controlli imposti dagli altri, come sottile e più moderna inquisizione, obbligano a un ulteriore ripiegamento. Sembra quasi che il corpo dell’autrice si scivoli dentro auscultandosi, per percepire il proprio, seppur lieve, palpito vitale. E su quel ritmo, conforme all'armonia dell’amato Hagakure, è in grado di autocontrollarsi, di inviare gli impulsi che preparano l’ultima trasfigurazione. Disposta tappa dopo tappa e percepita nella sua evidenza abbagliante quando le si annuncia il momento di richiamare a sé l’esercito di poeti, di letterati, di filosofi che le sono cari. Allora, sgomenta per la perdita ineluttabile, si aggrappa al proprio mondo perché non dilegui nell’oblio e prega di poter restare ancora un poco al Sole, nel nido dei suoi raggi come monoliti d’oro. Quelli da cui “impararono gli Achei: / solide architetture / astuzia / sicumera / e l’inflessibile costanza / di fingersi (coscienti) / provetti abitatori dell’Olimpo” [da “Autocontrollo (Seconda lezione: sul presente e sul passato)”].
La strategia vincente quindi non è l’attacco.
Non può esserlo.
Trionfa la dissimulazione. Perché “(La vita è come un Golem / dal sorriso di melassa)” [da “Rimedi”]. Il Golem vendicatore a sua volta si trasforma, si traveste, indossa un sorriso sempre uguale, per tutti.
L’acme dello smarrimento è incarnato. Così Irene Navarra accoglie “nella mente il Dopo. / Che sia quello che sia” [da “Il salto”] Greve sicuramente, ma meno di quanto lo sarebbe, se il suo corpo si cambiasse in scatola, recludendole l’anima. L’ossessione ormai è talmente radicata che l’unica soluzione appare quella di fermare il tempo, di gelarlo nell’immobilità."


Immagine generata con Stable Diffusion.
P_Irene Navarra, Nodo esistenziale, AIArt, 5 Dicembre 2023.

Per saperne di più sulla storia del vecchio susino, segui il link.


Poesia / Percezioni: Il vecchio susino (da Ambigua-Mente Poesie).

 

Storia di un albero appartenuto alla mia famiglia.
Lo adoravamo, quel vecchio susino, al punto da intrecciare nastri tra i suoi rami.
Di colore diverso, a seconda della stagione.
L'ultimo era di velo, marrone chiaro. Ambrato.
Con l'Autunno che già invadeva il giardino,
se ne andò sognando linfe nuove e soliti amici.
Così spero.
Ora, nel Paradiso degli alberi, sta germogliando e fruttificando in flusso eterno.
Qualche goccia di resina brilla per noi.
E sono lacrime di topazio
incastonate in cieli di lapislazzulo.
Perenni.


P_Irene Navarra, Il vecchio susino, AIArt, 5 Dicembre 2023.



Dolente per lo scempio del suo tronco
martirizzato nella foga battagliera
dal picchio rosso scavatore,
me ne sto quieta
ad aspettare la sua morte
che è sempre là
da tempo immemorabile,
descritta nelle slabbrature
di anno in anno più profonde
eppure articolata ancora
in una vita infinitesima
con la corona dell'alloro
a renderla un avvenimento,
a darle gloria effimera
da giorno equinoziale,
illuminata anche di notte dal lampione
che ama quei contorni compiacenti
in cui può riposare
e fare finta di emulare il Sole
quando si tuffa in mare.

Così passo le dita sulle sue ferite
e come un elfo stanco
dal troppo arrampicarsi
lungo le margherite e i fili d'erba
(un po' sgualciti per le orme umane),
mi stendo a schiena in giù
sul letto del fungo parassita
cresciuto tra i vuoti di corteccia,
guardo la chioma avara d'ombra,
i frutti asciutti come il greto di un torrente,
le rade braccia verderame
e mi assopisco
sicura del risveglio.

Perché la Primavera diciottenne
appena uscita dalla festa
aveva fiori a profusione,
manciate di profumo puro
e i calabroni sui petali slacciati
ronzavano la corte stabilita
dal solito copione.

P_Irene Navarra, La casetta in fondo al giardino, AIArt, 5 Dicembre 2023.

La casetta in fondo al giardino è una realtà.
Sono i fiori
E sono i fiori che ingentilivano il prato attorno al susino, svettante per molti anni alla destra del cancello del recinto.

Nei due link i riferimenti relativi ai post dedicati.


martedì 7 novembre 2023

Poesia / Tanka: Gli occhi del buio.

 
Gli occhi del buio - luci vivide nell'oscurità - adesso mi creano disagio. Penso al loro brillare in altri luoghi, non molto lontani da me. Le guerre che si stanno combattendo in Ucraina e in Medio Oriente sono sempre nei miei pensieri. Io però posso emergere al chiarore dell’Aurora e rassicurarmi nel mio mondo in pace.

Silvia Valenti, Gli occhi del buio, Fotografia, 2022.

E mi spaventa
veder brillare luci
(come di fiamma)
nel pozzo della notte –
Si spegneranno all’alba?
#Tanka 9

Alle finestre
un tenero riflesso,
un guizzo rosa
del giorno che s’avanza –
Caffè, le Nike e via.
#Tanka 10

Sì, cancellare
tenebre astratte
e la paura folle
di pericoli in agguato -
La corsa, il mio respiro.
#Tanka 11

13 Marzo 2022
U-May

 

mercoledì 11 ottobre 2023

Poesia / Ritratti: Ombre e Luce. Io.

 

Lo scorrere del tempo rimargina molte ferite.


P_Irene Navarra, Ombre e Luce, AIArt e GraphicArt, 11 Ottobre 2023.
Immagine generata con Stable Diffusion.


Ombre sul volto
Luce sui capelli.
Un'altalena di emozioni, la mia vita.
Attratta dall'Eterno che consola
non ho paura dell'Oscurità incipiente.
Ne ho fatto utile esperienza
nel passo dopo passo di giornate
sempre col respiro corto.
 
Ora sono bastevole a me stessa.
E non piango.


mercoledì 30 agosto 2023

Poesia / Percezioni: Sentire i fiori.



I mughetti e i lillà erano i fiori preferiti di mia madre. Dei primi ho scritto Qui, Qui e Qui, dei secondi parlo oggi per un particolare occorsomi durante la mattina.
Appena alzata ne ho percepito la fragranza e il colore, anche se – lo so bene – non è questa la loro stagione.
Così ho sussurrato Ciao mamma, e mi sono dedicata ai soliti rituali quotidiani.



Irene Navarra, Sentire i fiori, AI Olio su tela, 30 Agosto 2023.
 

A occhi chiusi
inalo il viola luce di corolle generose
e respiro.
Respiro a fondo.
Mi faccio fiore percorso dalla brezza.
Sono una creatura vegetale che chiude in sé
droghe sottili di profumi e nuance.

Altalenare lento, il mio,
nel polline fragrante del lillà
che da me stilla.



martedì 29 agosto 2023

Poesia / Haiku: E intanto.

 

Irene Navarra,  E intanto, AI Olio, 28 Agosto 2023.



E intanto cala
il Sole sulle cose
e si fa Buio.

Tra breve accende
il lume la lucciola ~
Persa nel prato.

Piccola luce
verde nel prato oscuro.
È sola al mondo.

La guardo e penso:
la vita è tutta un giro
di luci e ombre.

IQ48