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venerdì 21 febbraio 2025

Poesia / Ambigua-Mente-Lirica: Immaginando (con Francesco Petrarca).

 Con Francesco Petrarca nel cuore,
scrivo.

P_Irene Navarra, Nel prato - Sogno di quasi Primavera, AIArt e GraPhicArt, 21 Febbraio 2025.



E sono qui, nella mia stanza, a rotolarmi l'ora nella mente.

Poi chiudo gli occhi
e mi vedo camminare
tra opulente erbe di smeraldo
- con Primavera -
verso il Blu delle colline.
Nel Mondo dietro casa
Zefiro soffia lieve,
i fiori sorridono scrollando le corolle,
il cielo effonde il suo consenso azzurro,
io sono sopraffatta di Bellezza.



Francesco Petrarca, Canzoniere (Rerum vulgarium fragmenta), Zephiro torna, e 'l bel tempo rimena, vv. 1 - 8, Fonte: Francesco Petrarca, Canzoniere, testo critico e introduzione di Gianfranco Contini, annotazioni di Daniele Ponchiroli, Torino, Giulio Einaudi editore, 1964, «Nuova Universale Einaudi», 41.

Zephiro torna, e ’l bel tempo rimena,
e i fiori et l’erbe, sua dolce famiglia,
et garrir Progne et pianger Philomena,
et primavera candida et vermiglia.

Ridono i prati, e ’l ciel si rasserena;
Giove s’allegra di mirar sua figlia;
l’aria et l’acqua et la terra è d’amor piena;
ogni animal d’amar si riconsiglia.


domenica 21 luglio 2024

Prosa e Poesia / Haibun - Viaggio intimo (25 - Arquà Petrarca - Il rifugio).


Il potere della Bellezza.




   Sulla pelle i polpastrelli che sentì la pietra della casa dove abitò Francesco.
   Ad Arquà.
   Arquà delle colline dalle curve morbide.
   La pietra ha un'anima perenne e la trasfonde vibrando di respiri lenti e fondi.
   E in quel fiatare millenario, riposo io con il Canzoniere in mano.
   Non li leggo più, però, i sacri testi.
   Li so a memoria.
   Sillabo soltanto.
   Sommessamente.
   E vado a ritroso tra le parole e le visioni che ispirarono le liriche.
   Lungo i tratturi benedetti che conobbero i Suoi passi.
   Sola e pensosa vado misurando a passi tardi e lenti il mio passato.
   Mi immagino com'ero allora, travolta dalla Bellezza di quanto stavo scoprendo.
   E trasformata in creatura di quel tempo, figlia di quel cielo prodigioso.

   La Sua casa di Arquà, la visitai a quindici anni.
   Da allora la porto nel cuore e nella mente.
   È il rifugio segreto in cui mi chiudo quando l'orrore dei nostri giorni prevale e la vita si fa grama, isterilita.
   Così mi è possibile restare.
   Qua, intendo.
   Tra le umane cose.
   Il Canzoniere mi aiuta.
   Io respiro dei versi immortali che divennero, in una mattina radiosa di maggio di molti anni fa, cellule e sangue del mio essere.




Ripenso Arquà,
i dolci colli, l'aria,
i versi sacri
che Francesco ci donò.
E là immortale anch'io.
#Tanka 101


martedì 16 luglio 2024

Poesia / Cronaca: Miti poetici (con Francesco Petrarca).

 

P_Irene Navarra, Donna con Petrarchino, AIArt e GraphicArt, 16 Luglio 2024


Sì. Sto leggendo da un antico Petrarchino
"Erano i capei d'oro a l'aura sparsi".
Un raro dono di mio padre
che mi accompagna in voli inusitati.
Tale è il piacere delle magnifiche parole
che la mia vita si riversa nell'Allora.
E so la musica dei versi,
il fascino sottile dei richiami
e l'eleganza del fluire rarefatto.
So il canto in cui nulla pesa e nulla posa.
I giorni della gioia.


L'eco della Sua voce mi permane dentro.
Così ritorno ai miti della giovinezza
e agli Amori soffusi da pensieri
accolti in animo gentile.
- Il "Canzoniere" di Francesco nelle mani -
La pelle si fa liscia,
gli occhi chiari.
Il tempo si riavvolge
in unità profonda.
Sono.