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lunedì 25 marzo 2024

Poesia / Cronaca: Continuando il Viaggio (Meditazione in Giallo Mimosa).

 
Continuando  il Viaggio, orfana di te,
mio dolcissimo Amore.
Un po' alla volta ce la farò.


P_Irene Navarra, Mimose di riflessione, AIArt e GraphicArt, 25 Marzo 2024



che mi ha donato sonni inconsapevoli,
nel quieto recupero di me, orfana di te,
mio dolcissimo Amore,
mi trovo a contemplare un vaso di cristallo
con dentro rami di Mimosa.
Il viatico per continuare il Viaggio
è palesato come Natura
(in Anima sottile).
Lei mi parla con parole chiare.
Immersa nel suo Sole,
 imparo meditando:
a lasciar andare,
ad accettare l'inevitabile Distacco,
(che è veleno e vino esistenziale
se ne cogli il fine),
il vuoto dell'Assenza.
Alzo - allora - il calice rubino a te,
mio Pippo Setter straordinario.
che mi mandi
e che mi fai scoprire
togliendo veli dai miei occhi.
Vedo così,
purificata dal mio stesso pianto,
la tua scintilla in ogni cosa.


giovedì 21 marzo 2024

Poesia / Haibun: Viaggio intimo (21 - Gorizia, Il sogno).


Pippo Magnifico Setter Inglese sempre nel cuore.

P-Irene Navarra, Nell'oro con Pippo, AIArt e GraphicArt, 21 Marzo 2024.



    Sogno che una pioggia d'oro mi riporti l'aria di quei giorni in corsa col mio cane nel campo dietro casa. Sotto gli occhi fruttati del sambuco centenario.
    Il sole sulla pelle, erbe dure a ferirla, richiami soffocati per risate incontenibili.
    Di gioia pura.
    Nessun abbaio.
    Tu non abbaiavi mai.
    Guardavi.
    Le tue pupille tanto fonde che la richiesta mi echeggiava dentro.
    Poi all'unisono si andava verso il recinto dei cavalli sopra il fiume di turchese.
    Pietre preziose le giornate scandite dai tuoi passi.
    Velluto e seta.
    Regalmente.


P_Irene Navarra, Pippo tra le forsizie, AIArt e GraphicArt, 20 Marzo 2024.


E t'involasti
con le forsizie in fiore.
Piangeva il cielo
di quasi primavera
dolcissimo mio Amore. 
#Tanka 99

domenica 17 marzo 2024

Poesia / Cronaca: Il tempo - noi.

 

Oggi la creatura che ha condiviso con me gli ultimi tre anni di vita
sta per completare il suo viaggio.
Si confondono in noi le età che ci hanno abitato
mentre il Buio avanza.
Lei però mi dice di non permettergli
di mangiarsi tutto l'oro della nostra gioia.
Torneranno i giorni del Sole.
E il loro splendore sarà purissimo.
La morte non toglie nulla.
Aggiunge Luce.


P_Irene Navarra, I colori della vita, AIArt e GraphicArt, 17 Marzo 2024.



Sta prevalendo il nero
sopra l'oro che spargemmo
- euforici - per relegarne la cupezza
nell'angolo remoto della vita.
Oro esultante.
A fragili respiri.
E oltre i vetri:
cielo senza nubi,
prati sempre in fiore.

Si è spenta l'ambra
dei tuoi occhi casti,
Amore mio dolcissimo.
Il Buio dilaga tra pareti
un tempo impreziosite
da visioni di colline rigogliose
e di orizzonti come arcobaleni
su cui lasciarsi scivolare
fino al recipiente di monete e gemme
dove la fiaba era il reale.

Oggi tu vai.
Ti accoglie il tenero dischiudersi
di palpebre innocenti.
Sulla mia strada la tua Luce.
Me lo sussurri piano
con voce ormai di filigrana.
La stanza splenderà di nuovo.
Dentro il Sole.


domenica 10 marzo 2024

mercoledì 31 gennaio 2024

Prosa / Racconto breve: Fratelli.


Riconoscersi.


P_Irene Navarra, Pippo e suo fratello Theo, AIArt e GraphicArt, 31 Gennaio 2024.



    La stessa espressione in Pippo e in Theo.
    Che somiglianza! Si nota al volo, considerò Isa che stava guardando dal portico l'andirivieni del suo Setter e aveva assistito al loro incontro casuale.
    Era stata avvertita che sarebbe avvenuto prima o dopo.
    Prima o poi Pippo sarebbe incappato in qualcuno della sua famiglia e l'avrebbe riconosciuto per l'intenso sentore di gelsomino che era loro dato genetico.

    Pippo, sin dal mattino presto, era indaffarato con certi suoi interessi di scavo programmati su quattro zampe e molto utili al paesaggio del giardino. Muso a terra, cercava tracce particolari e residui olfattivi che agli uomini non era dato avvertire.
    Theo, invece, era caduto da una nuvola, scivolando accidentalmente sul suo bordo cedevole mentre la compattava per farci una sorta di nido in cui sognare.
    Era un essere speciale della razza dei Divini. Da pronunciarsi all'inglese con un'intonazione blesa che doveva far pensare all'aristocratico distacco delle loro consuetudini.
    Theo cadde, dunque.
    Planava con eleganza e un evidente qual piacere sul giardino rigoglioso che era il regno di Pippo Magnifico Setter.
    Gli abiti bianchi veleggiavano nell'aria attorno al suo corpo snello: si gonfiavano nelle giravolte da acrobata e sgonfiavano nelle filate piatte che acceleravano l'attimo finale dell'impatto. Sul volto - affilato e bellissimo - aleggiava un sorriso compiaciuto.
    Solo all'ultimo dispiegò le candide ali  e atterrò su un cespuglio di peonie rosa pallido, felice per quell'incontro ravvicinato.
    Pippo sentì il plonf del suo arrivo e si sollevò dalla buca scavata ad arte per osservare.
    Tutto il corpo nello scavo sotterraneo e il muso bianco e nero emerso, le lunghe orecchie vibranti e spettinate, gli occhi d'ambra a rovistare la scena, il naso in allerta.
    Lo vide, infine, e una gioia immediata lo pervase.
    Era suo fratello.
    Lo capì al volo.
    I legami famigliari non si cancellano.
    Le affinità elettive ancora meno.
    L'aspetto fisico è una cosa, può ingannare, ma il cuore... Il cuore batte in ritmo sincrono con quello di chi ami.
    E lui, Pippo, aveva piena coscienza di chi era nel mondo degli umani e di chi sarebbe stato nel mondo altro.
    Nella vita ventura anche lui sarebbe diventato uno dei Divini. Gliel'aveva sussurrato il Creatore mentre lo deponeva tra le mani di Isa e Aron Altomonte il giorno della nascita.
    Cane fortunato, gli aveva detto, questa è l'ultima tappa prima del transito definitivo al cielo dove sarai un essere angelico. Sii buono e sarai premiato.
    Che soffiata! aveva pensato Pippo. Farò davvero il bravo. Lo prometto sul mio tartufo, che intuisco essere importantissimo, data la sinfonia di odori che sta fiutando, tra cui il profumo del latte di mamma.
    Questo nel primo giorno della sua esistenza, il resto è storia: Isa, Aron e Pippo formavano una famiglia molto unita. Si amavano profondamente. Un nastro rosso li teneva legati e loro stringevano i nodi perché non tolleravano il pensiero di perdersi.
    
    Pippo uscì d'un balzo dalla buca e si catapultò addosso a Theo. Immaginatevi fiumi di bava e salti e abbaiate. In stile Setter scatenato naturalmente.
    Pippo e Theo giocarono a lungo insieme mentre Isa dal portico li teneva d'occhio.   
    Conosceva Theo.
    L'aveva visto carambolare nel cielo sopra la sua casa e sapeva che un giorno o l'altro sarebbe accaduto qualcosa che l'avrebbe fatto incontrare con il suo Pippo.
    Così era successo, rifletté. Un po' intimorita perché temeva che Pippo li avrebbe lasciati per seguire Theo.
    Intanto angelo e cane si stavano allenando alla camminata più snob del secolo. Avanzavano per i vialetti sculettando (Theo), e sculettando e scodinzolando (Pippo). Sembravano due modelli leggermente alticci in passerella. Altri giochi come saltare a piè pari / zampe pari le aiole delle azalee o tuffarsi tra il muschio, gli ellebori e le felci sotto il muro di cinta, erano in continua creazione, a rischio e pericolo della salvezza globale del giardino. 
    Ma non importava, decise Isa.
    Pippo si stava divertendo e ciò le era sufficiente.
    D'improvviso Pippo la vide e volle coinvolgerla. Le corse incontro e la strattonò per la veste. Lei si mosse e si unì all'improbabile duo che allora diventò un trio davvero improbabile: un cane, un angelo e un'umana si misero a rincorrersi.
    Con gioia inenarrabile.
    In perfetta letizia.
    Il Creatore assisteva sorridendo. Quello era il futuro.
    
    Quando Theo sentì di dover ritornare alla sua dimensione azzurra sopra le nubi, ci fu un istante di incertezza. Theo accarezzò Pippo sulla testa, Pippo si rivolse a Isa, Isa pianse. Pippo la scrutò piegando un po' il muso a destra nel suo tipico vezzo interlocutorio, si girò verso Theo, abbaiò in sordina e si spostò al fianco di Isa.
    Aveva scelto.
    Il Sole espanse i raggi in segno di assenso e il Creatore si sedette soddisfatto sul suo trono di gemme a contemplare il piccolo angolo di Paradiso in terra che era il giardino di Isa.
   Si stava formando bene un altro angelo.
   Per il momento aveva la coda e lunghe orecchie nere. Poi si sarebbe divertito a renderlo il più luminoso possibile.
    E molto somigliante a Theo.
    Erano davvero fratelli.
    La discendenza era la stessa.
    Tutti bravi Setter destinati a un'evoluzione strabiliante e necessaria per l'equilibrio dell'Universo.
    I loro nobili cuori contenevano le doti di gentilezza adatte al ruolo.
    Sic fiat! sentenziò il Creatore, accingendosi a schiacciare un beato pisolino dopo la visione di tanta Armonia.


P_Irene Navarra, Fratelli, AIArt e GraphicArt, 31 Gennaio 2024.


mercoledì 24 gennaio 2024

Poesia / Haibun: Viaggio intimo (17 - Gorizia - Il grande dono di Pippo Magnifico Setter Inglese).


Mi entrasti in cuore
con un dolore dolce
che era d'Amore
per la tua Anima bella.
La Vita insieme? Luce.
#Tanka 90


P_Irene Navarra, La mia anima, AIArt e GraPhicArt, 23 Gennaio 2024.


    Sei arrivato come un dono da nove anni e mezzo di niente.
    Non sapevi nemmeno entrare in macchina - i tuoi occhi tondi d'onice su tutto - e, una volta installato sul tuo sedile, cadevi all'indietro sbilanciandoti per guardare meglio il cielo.
    Ti ho dato il cuore e tu mi hai regalato la tua Anima a macchie buffe bianche e nere.
    Un interscambio primordiale c
i ha resi uguali.
    Ora ti preparo "shottini" d'acqua e una goccia di sciroppo d'acero da farti bere con la siringa, ti aiuto ad alzarti con dolcezza e tu mi segui. Sgambettando lento. Felicemente.
    Gli anni sono orami quasi tredici e di avventure tragiche ne hai vissute troppe.
    Prego ogni giorno il Creatore per un po' di serenità. Sento che mi ascolta.

    In questo paesaggio d'Inverno inoltrato mi racconti dei tuoi nobili genitori: Ghiselo von Witgestaein e Ghiselda de Bautrapp. Eri (e lo sei ancora) molto bello.
    Ti hanno rubato da cucciolo e portato in quell'allevamento che non voglio nominare.
    Poi, ormai vecchio, mi hai scelta, chiamandomi dalla tua gabbia lontana.

    Voglio che tu viva per me così come io vivo per te, mio Magnifico Setter Pippo.
    Supereremo anche le prossime tempeste.
    Insieme.
    A cavallo di onde magnetiche diventeremo eterni e continueremo a camminare sulla ciclabile che costeggia l'Isonzo.
    Saremo energia con Vanni, Emma, Chicco, Orazio, Pablo, Olly e Paco.
    Stelle libere.
    

sabato 17 giugno 2023

Poesia / Cronaca: Pippo racconta il suo mondo.

 

Pippo non è solo Opinionista e Caporedattore di questo Blog.
È anche Poeta.
Con il suo generoso cuore di cane mi regala sempre delle liriche molto dolci.
Ecco l'ultima.
Grazie Pippo Magnifico Setter Inglese.
Sono felice di esserti Compagna e Amica.


Irene Navarra, Pippo nanna, AI e Grafica, 17 Giugno 2023.

 
Nei luoghi morbidi del suo riposo
mi metto placido.
E me la godo come Lei
- già sonnacchiosa -
con lo stiracchio uguale
e con un mugolio di gioia intensa
per l'aria ombrosa della stanza
dalle persiane già accostate
soffuse della luce del meriggio.
Assorto e caldo sì,
ma non per me.
Io nanno soddisfatto
nei lini del mio letto
che sa del gelsomino ricco
abbarbicato sulla nostra casa.
Stordente con la sua fragranza
come una droga salutare.

E mi rilasso a poco a poco.
Non mi addormento.
Sto meditando.


Pippo Setter, 17 Giugno 2023. 

lunedì 8 maggio 2023

Prosa / Pippo racconta il suo fantastico mondo.


    Eccomi qui.
    Non fisicamente perché al momento mi trovo in clinica. A Visco.
    Devo fare una TAC total body. Così mi hanno detto.
    C'è qualcosa che non va in me.
    La dott.ssa Gloria Gaspardis, che è mia amica e mi bacia sempre, mi ha preso in braccio e portato nel mondo dei sogni.
    Per questo mi trovo sul mio viale preferito al cui fondo ci sono le oche.
    Guardate l'immagine, per favore, e capirete.

    Ne sto puntando una che mi fa gli sberleffi.
    Sono furbe e hanno le ali.
    Sai che merito riuscire a sfuggirmi!
    Attente, ragazze, io salterò così in alto che diventerete mie.
    Minaccio molto ma le pupazzone pettorute non si spaventano proprio per niente.
    E io so che questi sono sogni, nient’altro che sogni.
    Sogni belli.
    Ora, però, oltre ai celestiali versi delle pennute, sento qualcosa di umano, parole smorzate e anche dolci. La mia veterinaria del cuore è sempre gentile.
    Forse, quindi, sto per svegliarmi e spero di farlo al suono della voce di Irene capelli d'argento che ha sollennemente promesso di esserci per portarmi a casa.
    La mia casa piena di poltrone, divani e letti morbidi.
    La mia Itaca, dove voglio sempre tornare.
    Adesso sto per cantare la canzone di Lucio Dalla che Lei tanto ama, Itaca appunto. Cambio solo la fine perché ho poco a che fare con il mare. Tanto con il male.
    Chissà se mi sentiranno in Ambulatorio.
    Spero di sì perché ho un un'ugola davvero d'oro.

Itaca, Itaca, Itaca
Itaca, Itaca, Itaca
la mia casa ce l'ho solo là
Itaca, Itaca, Itaca
ed a casa io voglio tornare
dal male, dal male, dal male

Irene Navarra, Pippo Magnifico Setter re del territorio, Fotografia.

Qualche mio consiglio:

Qui trovate il sito della Clinica Veterinaria Gaspardis.
È un'eccellenza del nostro amato Friuli Venezia Giulia.
E non solo.
La rivista Find the Frenchie, infatti, la pone tra le migliori in Italia.

Solo il meglio per me, dice la mia Irene capelli d'argento.