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Irene Navarra, Percezioni / E le farfalle furono umane, Disegno grafico, 2012.
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E le farfalle furono umane
creature dai pensieri freschi
come il tinnire di una foglia
per il gelo.
Quassù! le richiamava
un alito di bocca cristallina.
(Librarsi nel salto della corda e non
planare, il desiderio della mente pura.
Le mani dilatate in vele, le gambe fili lunghi
sempre più sottili, ma ancora attorcigliati
tra le zolle che allignano furiose.)
Fino allo strappo d’aquilone e al volo.
Oh, se normale! Tanto lieve.
Niente pietrisco, inciampi, spine.
Solo il flottare trasparente
in crepe sciolte.
Da Percezioni, Definire per definirmi, 21 marzo 2012.
Due critiche che amo molto.
"Una bella cosa decisamente elegante e raffinata, mi fa venire in mente che l'esistenza è sempre un flusso, fenomeno in continua espansione,che provoca il senso dello stupore ed anche di un pochino di mistero...Assomiglia a dei dipinti sui temi delle forme primordiali del linguaggio creativo ...Nacquero in seno alle culture antiche e sono state poi parte integrante del loro processo evolutivo. La visione del mondo allora era ancestrale e profondamente connessa con le tante forze enigmatiche che agiscono nell'Esistenza. L’arte del dipingere - come la parola,ancora vergine, cioè inabusata - era sacra ed evocativa. In quel contesto non ancora mentale, la pittura come la scrittura, fu realtà dei Magi. In quanto sistema di tipo simbolico, capace di descrivere e di attivare le corrispondenze tra loro e il Microcosmo. Il patrimonio dei segni, infatti, esprimeva un preciso intendimento universale, e aveva anche una sicura valenza esoterica, compresa peraltro, e amministrata solo dalle caste primigenie, costituendo un vero tabù la cui violazione era severamente punita. Le più antiche pitture furono pertanto alfabeti iniziatici con i quali l'adepto poteva evocare le Potenze e ordinare il proprio mondo."
Erasmo Serretti
Vedo l'"iniziazione" nel quadro. E’ il "passaggio" della farfalla, l'essere metamorfico che sboccia e finalmente vola sotto lo sguardo degli Avi, degli Dei, degli Antichi disegnati in alto a sinistra: imprecise sagome aperte appena al nostro sguardo di comuni mortali.