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martedì 15 novembre 2022

Poesia e Autocritica / Percezioni: Burlando.

 

Irene Navarra, Il mio palcoscenico 2, Disegno grafico, 14 Novembre 2022.


"Non fidatevi mai dell'artista. Fidatevi del racconto." Lo dice D. H. Lawrence.
Ovvero: la forza dell'arte ha poco a che fare con l'attendibilità. Se ti senti emotivamente coinvolto in quanto leggi o ammiri, non pensare nemmeno per un momento che in quelle parole o immagini tu stia trovando chi ne è l'artefice. Non lasciarti coinvolgere più di tanto. Potresti rimanere ingenuamente deluso oppure (cosa davvero grave) scottato e rovinato irrimediabilmente dalle sue verità / invenzioni.
Alla buon'ora. L'ho detto finalmente.
Pertanto dichiaro che l'artista è spettatore inattendibile di eventi spirituali e non.

Le Sfumature, le Sfocature che derivano dalla sovrapposizione di immagini (reali e mentali naturalmente, visionarie sempre), quelle contano.
E in quanto ho appena affermato mi riconosco proprio.
Sono dunque una produttrice di storie che nascono per un colpo di bacchetta magico-letteraria e, di conseguenza, ne sono anche spettatrice inattendibile perché le vedo srotolarsi, le faccio mie, ma, al contempo, so che non lo sono.
La creazione è tutta una burla.
Ne sono consapevole.
Da tale Premessa nasce un racconto lirico che mi vede coinvolta fin dalle mie origini (Prima parte: Rappresentazione sul Fiume, con Dante Alighieri, William Shakespeare e John Everett Millais.) e, assieme, lucidamente distaccata. In particolare nella Seconda partecioè questa in corso di stesura che s'intitola per pura provocazione La spettatrice inattendibile, ed è collegata nell'intimo nucleo alla precedente.
Da cui, però, prende le distanze.
Così. Di punto in bianco. Spontaneamente. Senza nemmeno interpellarmi.
La Poesia vive di vita propria.
E si nutre di giochi immaginari.
Devo, quindi trovare una sorta di rimedio alla duplicità assassina di Vero e Fantastico. Che, peraltro, spesso indossa la maschera del Vero.
Il grande Padre Dante Alighieri mi indica la strada del Dialogo con l'Anima in forma euristica. Io la percorro tutta. Fino all'assurdo del suo contrario. Nella sovrapposizione delle due istantanee, la visionaria e la razionale, sta la giusta interpretazione (Wittgenstein docet con i suoi Libri blu e marrone).
E adesso la lirica che è manifesta "burla letteraria".
Me la sussurro, ironicamente turbata nel pensiero razionale.
Con buona pace del mio cuore che scalpita alla definizione.

La spettatrice inattendibile (Atto II)

(Il mondo declinava curvo
in una lente chiara.
Il mondo grotta frastagliata
di spruzzi, giravolte,
tramonti coniugati
per un filo all'alba.
Il mondo-bolla di sapone,
la sua corrente rapida e soave.)