Nel mio libro lirico Dettagli (Edizioni della Laguna) Vetro è una silloge della Seconda Parte. Vi racconto la maledizione del vedere tutto, sentire tutto, comprendere tutto.
Ambientata in un SottoMondo marino, propone vie di salvezza al vivere feroce dei nostri tempi.
Ambientata in un SottoMondo marino, propone vie di salvezza al vivere feroce dei nostri tempi.
Rimedi. Ciclici come la risacca e la marea.
Creatura in metamorfosi, dunque, costretta a guardare attraverso palpebre cristalline, costruisco un universo parallelo in cui gli stati esistenziali diventano fluidi e si compenetrano in coerenza crescente. La Vita e la Morte si soffondono, così, di un Vaghissimo sentore della Luce (in Vetro 7) che disarticola ogni senso comune favorendo percezioni profonde.
La gamma coloristica del disegno suggerisce il progredire degli stati cognitivi. Nel contempo, però, anche il fatidico destino di chi, pur illuminato, non interagisce per un naturale conformismo. Abbandonarsi, infatti, alla pura energia primordiale, sottesa panicamente a ogni essenza, significa rinunciare al libero arbitrio.
Da qui il paradosso del sapere di più e potere di meno.
La gamma coloristica del disegno suggerisce il progredire degli stati cognitivi. Nel contempo, però, anche il fatidico destino di chi, pur illuminato, non interagisce per un naturale conformismo. Abbandonarsi, infatti, alla pura energia primordiale, sottesa panicamente a ogni essenza, significa rinunciare al libero arbitrio.
Da qui il paradosso del sapere di più e potere di meno.
Irene Navarra, Occhio di mare, Disegno grafico. 2017. |
5
Vedere con la vista liquida
nella penombra submarina fa
in fondo penetrare nelle cose.
Anzi è tutt'uno con le cose.
(Consolazione inconsistente per chi
non ha che vetro attorno a sé.)