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domenica 23 aprile 2023

Poesia / Tanka 37: Ritornano le rose (Meditazione cromatica in Rosa pallido, Giallo-Crema, Verde e Ocra).

Sono fiorite
le mie rose antiche.
Portano in cuore
impronte d'antenate.
Come di raso. E storie.

IQ48 romantica

Irene Navarra, Sono fiorite le rose del mio giardino, Fotografia e Grafica, 22 Aprile 2023.


Favola infinita quella delle rose del mio giardino. Favola che si tramanda da generazioni di madre in figlia.
Sono fiori speciali di colore Rosa pallido. La base di ogni singolo petalo è Giallo-Crema. Se ancora in boccio esibiscono un colore più intenso - forse Magenta delicato - che perdono completamente all'apertura.
Profumano moltissimo.
Ed è proprio attraverso il loro profumo che entro in prodigiosa sintonia.
Inizia la mia metamorfosi floreale.
Il Tutto da una corolla.

Il sentore si accende prima lievemente.
Lo percepisco come un sottile richiamo odoroso: una scia da seguire, mentre a poco a poco si espande e permea l'aria.
Mi lascio andare al suo trionfo.
Capitolando inerme.
Così
entra
in me.
Io sono il profumo.
Lo sento nel naso, in bocca, sulla punta delle dita.
I polpastrelli sono petali.
I petali sono la mia pelle.
Come Guerrieri della Luce preservano la teca limpida del mio farmi creatura vegetale.

Inspiro Rosa tenero,
Espiro cenere di rabbia.
Inspiro Giallo-Crema sapido,
Espiro noia.
Inspiro Verde novello,
Espiro greve fumo grigio.
E d'improvviso mi sento.
In me e fuori di me. 
Sapiente di ogni sfumatura Ocra della Terra. 
Inspiro / Espiro. 
Finché sono di stelo, spine, foglie, fiori. E della Terra che li nutre.
Senza sensi umani.
Natura esultante non soggetta a remore, rimorsi, brame. 
Natura priva di coscienza. A meno che non sia il valore del Verde, del Rosa, del Giallo-Crema, delle forme dell'Ocra, delle sezioni auree dei calici perfetti, delle esistenze fragili. Dell'essere sboccianti e declinanti.
Nella gamma pura delle piante, in quella celestiale della fragranza.
Effimeritudine.
Se la intendi, la domini.
Riconoscerla porta al Consistere. Che è farsi in un punto eterni. 
Ecco: l'Effimero come unica certezza deve bastare.
E a noi  - le rose e io - paghe di questo vivere unico e caduco - basta godere dell'aria di vetro della Primavera, e respirare.
Sì. Finalmente respirare.