La luna-mappamondo sorge
dal San Michele. Arretro
per vederla meglio.
Le do le spalle
e corro più lontano.
Insistono le impronte.
Cave dentro l’erba.
Premono sulla nuca
i polpastrelli della luna.
Mi giro.
(Solleticata
dal crinale dell’altura
sorride compiacente.)
Da: La terra, la visione (Gorizia e dintorni tra realtà e sogno), EdL, 2009.
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