Elle voulut aller sur les flots de la mer,
Et comme un vent bénin soufflait une embellie,
Nous nous prêtâmes tous à sa belle folie,
Et nous voilà marchant par le chemin amer.
Ella volle andare sui flutti del mare,
e siccome un vento benigno portava una bonaccia,
noi ci prestammo tutti alla sua bella follia,
ed eccoci a marciare per il cammino amaro.
Paul Verlaine, Romances sans paroles, Aquerelles, Beams, vv- 1 – 4, Vanier, 1902,
Œuvres complètes, volume I, pp. 191 - 192.
Fonte: Wikisource.
Irene Navarra, Miraggio / Lubenice - Cres, Acquerello grafico, 2017. |
MiraggioDeragliai tra pietre arsicce.Così, all'improvviso. Mi volsia guardare le faglie d'ocra gialla,cercando tracce e segni.Dentro i ginepri spinosi della costa,vidi la casa bianca sullo strapiomboverde di mirti e salvia profumata.Sotto il mare ruggivacon una voce altalenantee lenta. Era un mare di vetroche impazziva tra l'urto della terrae le ditate dense di nuvole del cielo.
La casa dileguava intanto
in zafferano ardente
e spuma bianca.
Da: Irene Navarra, Margini / Miraggi e Fiere, B&V Editori in Gorizia, 2002.
Ricordando Lubenice in Croazia e la lirica di Margini che là scrissi proiettata in una surreale disposizione percettiva: ero al contempo sulla costa e in mare. Anche la visione mi sembrava doppia. Nel ricordo la materialità sfuma ancora di più. L'acquerello rappresenta quell'ambigua sensazione con i graffi postinflitti al colore.
Il punto di vista nella lirica di Verlaine è tutto nel desiderio della donna che vuole, proprio vuole, andare per mare.
Pathos legato alla prodigiosa natura del luogo, quindi, il mio. Sentimentale, invece, quello del grande poeta francese.
Perdonate il confronto. Le cose mi vengono così.
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