Irene Navarra, Autoritratto senza occhi, Fotografia e Grafica, 2022. |
Sono assai stanca.Fiacca e delusa ormai.Non trovo punti fermi, parole nuovea cui legarmi per non prendere commiato.Come un attore alla fine della pièceche gli ha sottratto ogni sua maschera.
Scappare.
Sì. Ma il luogo,
la meta compiacente non la so.
Niente più quiete isole felicidove attecchire come palmedi esili esigenze.
La poesia del mare si è discioltain rivoli sanguigni.Nessuno può moltiplicare i pesci.La terra non trattiene umorie figlia frutti scarni,il grano biondo è rinsecchito,il vino stilla a gocce acide, fangose.Vincono i MalAlieni.Quelli che arano le zollesolcano le acquecon strumenti di tortura.Così, estinta da generazioni,devo andare.
Faglie improvvise attorno,tsunami spazzano le coste.Si allargano le crepe sotto i passi.Si aprono gli abissi.Nuda la pelle, nudi i miei pensieri.Un soldo falso in manoda scambiare.
Irene, sii felice ci sei tu con la tua bella intelligenza e profonda intuizione.
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