Ecco. Lo sapevo che mi sarebbe successo. Rileggendo le liriche scritte nel lontano 1992 mi si riaprono ferite che ritenevo ormai rimarginate del tutto.
E invece no. Il dolore ritorna.
Un po' più blando rispetto a quel tempo. Ma presente.
E invece no. Il dolore ritorna.
Un po' più blando rispetto a quel tempo. Ma presente.
Posso lenirlo solo ripensando all'avventura bella della vita con mia figlia, a cui queste parole sono dedicate.
Erano gli anni della vita lievema non sentivo in me musica e canto.Solo negli occhi della mia bambinascoprivo l'avventura sconfinatadi farmi - immobile - più rapida del vento.Era il rifugioun battito di ciglia,delle sue ciglia folte d'oro bruno.Era l'arcano cerchioIl suo sorrisoche guariva il dolore della mente.Eravamo due punti luminosi,piccole perle nel manto delle stelle,vivide fiamme di sguardi silenziosi.26 Maggio 1992
Nelle tue parole mi ritrovo sempre, e trovo pace, commozione, smarrimento, dolore. Ti vedo quasi, ti sento vicina, e questo lenisce la mia solitudine, e m'inebria d'una strana gioia. Adorata mia strega, adoro i tuoi magnifici, impietosi incantesimi.
RispondiEliminaMi sono emozionata nel leggere il tuo commento che dimostra quanto le nostre sensibilità siano vicine. Sapere che apprezzi quanto scrivo mi dona gioia. Ti ringrazio.
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