Nell’immagine la rustica strada che mi conduce al Paradiso.
Il mio Paradiso.
La porta in ferro laggiù tra poco si schiuderà sullo spazio della campagna,
in parte selvaggia e in parte coltivata nel tempo giusto.
A Rosa di Gorizia.
Uno spettacolo per gli occhi e per il cuore.
Irene Navarra, Il mio Paradiso, Fotografia, 2020. |
Scosto le foglie.Entro a passi tardi e lentiaccarezzando allori rovi tassi.Sono in un Eden ritrovato.Ce l'ho a portata:fuori di casa, a destra,
ancora a destra e poi dirittafin dentro la sua scatola preziosa.Tempo di pioggia?Brilla come perla rara.Risplende il sole?Si fa topazio chiaro.La neve poi...ovatta sul solito frusciaree bianco senza orma alcuna.Questo è il mio Paradisodi piccole pretesee d'infinite attese.Non mi delude mai.Altro non so.Ma se sono lontananon percepisco il ventilare fresco
delle mie stesse aliche mi portano rapide alla meta,né il corpo che si libra nell'azzurro.Resto legata a terra,le mani sporche a forza di scavareper ritrovare il mio Tesoroil fiato corto nella gola,i sensi spenti
di chi si è perso il Bene Sommo
appena conquistato
e piange lacrime di vetro.