Una notizia terribile, quella del suicidio di Kostantin Olmezov. La Morte l'ha preso per mano nell'attimo stesso in cui Lui ha capito di non poter vivere da non libero.
Un suicidio eroico, quindi, il suo.
Pace a te, Fratello.
Irene Navarra, Fiori per Kostantin, Grafica, 2022.
Oggi, 17 ottobre 2016, ricorre l'anniversario del suicidio di Carlo Michelstaedter
(Gorizia, 3 giugno 1887 –
Gorizia, 17 ottobre 1910).
Ricordiamolo rileggendo il suo
Canto delle crisalidi.
Irene Navarra, Il canto delle crisalidi di Carlo Michelstaedter, Disegno grafico, 2016. - Studio di copertina 2 -
Vita, morte,
la vita nella morte;
morte, vita,
la morte nella vita.
Noi col filo,
col filo della vita
nostra sorte
filammo a questa morte.
E più forte
è il sogno della vita -
se la morte
a vivere ci aita
ma la vita
la vita non è vita,
se la morte
la morte è nella vita
e la morte
morte non è finita,
se più forte
per lei vive la vita.
Ma se vita
sarà la nostra morte
nella vita
viviam solo la morte.
Morte, vita,
la morte nella vita;
vita, morte,
la vita nella morte. –
Da Poesie (1905-1910), a cura di
Sergio Campailla, Adelphi, 1987.
Qui
il video dedicato.
Le varie slide che lo compongono sono bianco-nere.
Per evocare simbolicamente l’alternare dei concetti esistenziali di Vita-Morte.
Nell'immagine di presentazione del video: Irene Navarra, Studio di copertina 9, 2016.
Carlo si uccise con un colpo di rivoltella.
"Quando recidi lo stame della vita, hai scelto. Che sia per lucida
volontà, per disperazione, per curiosità, non importa. Importa che tu abbia
scelto facendo tua l’unica forma di libertà di cui puoi godere: la Libertà per
la morte.
Morte, vita, / la morte nella
vita; / Vita, morte, / la vita nella morte.
Sussurriamocelo anche noi questo
mantra che amplifica lo spirito. Perderemo ogni paura.”
Da Di soglia in soglia la
Percezione dell’Assoluto di Irene Navarra (performance multimediale messa in
scena al Teatro Incontro di Gorizia il 4 giugno 2010, nel Centenario della
nascita di Carlo Michelstaedter).
In Onda per onda (Poesie,
Adelphi, 1987, pag. 74) scrive:
[…]
Al mio sole, al mio mar per queste strade
della terra o del mar mi volgo invano,
vana è la pena e vana la speranza,
tutta la vita arida e deserta,
finché in un punto si raccolga in porto,
di sé stessa in un punto faccia fiamma.
"Se penso a quel colpo di
rivoltella di quel maledetto 17 ottobre 1910, provo rabbia e mi dico che è stato
folle, che se n’è andato per un eccesso intellettualistico, per esasperata
interiorizzazione o sfrenata sensualità. Poi, però, capisco che ci ha tolto sì
la sua straordinaria persona, ma ci ha regalato un mito. E istantaneamente lo
amo di un amore ancora più forte. Per amore, dunque, lasciamolo ritornare con
la sua Bella Morte al di là dell’ultima Soglia, nel segreto di un Mondo che non
ci è dato conoscere."
Da Di soglia in soglia la
Percezione dell’Assoluto di Irene Navarra (performance multimediale messa in
scena al Teatro Incontro di Gorizia il 4 giugno 2010, nel Centenario della
nascita di Carlo Michelstaedter).
Paul Klee, La morte e il fuoco, 1940.
Resta il pallido volto della morte e la fiamma.
Come nel celebre dipinto di Paul Klee La morte e il fuoco che, seppure con dettami diversi, mi riporta visionariamente al "Giovane Divino" per gli imperscrutabili sentieri dell'Arte.