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venerdì 12 febbraio 2021

Poesia / Percezioni: Notte-Acqua Marina e Pesci Rossi (Ἰχθύς con me).


Sogno di una Notte di mezz'Inverno dedicato alla mia creatura Pippo Magnifico Setter. Il suo cuore generoso pulsa qui accanto a me. Stiamo pregando le stelle e il loro Creatore. Lui non sta bene. E mi tormenta questo suo soffrire.


Acqua Marina
e Pesci Rossi attorno
nel campo illuminato da una Notte chiara
colma solo di stelle discese a riposare
sull'orizzonte d'indaco screziato.
Non vedo ombra di Luna.
Forse non serve la sua perla di Luce.
C'è un'altra Luce che fibrilla
al limite lontano della mia Visione.
χθς racconta la sua storia.

rene Navarra, Notte-Acqua Marina e Pesci Rossi, Fotografia e Grafica, 11 febbraio 2021.


In questa Notte chiara di stelle che mi lambisce e penetra come fosse liquido sottile, me ne sto quieta sopra l’erba ghiaccia del prato grande nella mia campagna. Non più persona fisica ma immagine di quanto il desiderio sa allestire, non più logica lineare, niente prima e dopo, soltanto possibilità di un Tempo a sé presente / in sé concluso.
Tutto si fa, Tutto mi accade.

La Notte è la mia Acqua Marina fluida che porta Pesci Rossi in guizzi risplendenti.

Un’Acqua cosmica che mi fa respirare.
E distillare scorie.
E trasformare i miei residui di materia in linfa incandescente.
Nell’Acqua esisto.
Mi riconosco ancora umile fibra dell'Istante.
χθς si è fatto uomo anche per me.
Nell'Acqua Marina della Notte fluttuano segni nitidi.

sabato 6 febbraio 2021

Poesia / Frammento 23: Il respiro dell'Universo.

Essere.
 Sé e Altro da sé.
Contemporaneamente.
E coglierlo
quest'Attimo di rapimento estremo.
Cogliere il suo cuore prodigioso
che batte sempre più sonoro.
E dilatato.
Come fosse eterno.
Sentire nei polmoni
il refrigerio di un Respiro
che è dell'Universo
mentre si fa tuo.
Perché da quel Respiro inestinguibile
viene la Vita di ogni Anima immortale.
E il Tutto.

Irene Navarra, Dentro il respiro dell'Universo, Fotografia e Grafica, 2 ottobre 2020.

Nel nido di piante dal fogliame ancora folto e impreziosito da qualche tardivo grappolo di fiori, il Tempo si inviluppa orizzontale e la Parola fiata appena un gioco di suggestioni e voli.
Sommessamente.
Sì, la Parola ha vita propria quando la lasci fare.
Tronco, Foglie, Verde, Fiori, Aria, Vento sono - Parole e Concetti - nella Visione che mi attrae e si dipana come fosse vera.

Me ne sto immobile davanti a questo trionfo di natura - quasi di statua il corpo - mentre la mia sostanza eterea si abbandona a percezioni nuove. Così mi arrampico lungo un tronco liscio come se camminassi sul sentiero che mi porta dalla campagna a casa, poi mi siedo su un ramo e allungo una mano per toccare Foglie dalla buona voce frusciante, mi vesto del loro Verde mentre la pelle si screzia in venature iridate e vibro di coccole rosa e Fiori effimeri al Vento che mi scorre donandomi un unico respiro lungo d'Aria limpida.
Sono - lo so, lo sento - umile fibra dell'Istante.

Come un'allegoria, questo girovagare solitario della mente in sottile esperimento.
Sensi slacciati, i miei.
E pensieri condensati nell'Incanto.
Perennemente presenti.
All'Infinito.