lunedì 1 febbraio 2016

José Saramago, Poesia secca - Poema seco (da "Le poesie possibili" / "Os Poemas Possíveis").

Voglio secca e superflua la poesia,
breve schiantar di stelo mordicchiato
o scricchiolar d'assito ove non danzo.
Voglio passare oltre a occhi bassi,
impastati di pena e di silenzio,
perché tutto è già detto e sono stanco.


Consapevolezza.
Silvia Valenti, Tracce 8, Fotografia, 2015.
- Courtesy dell'artista -

Quero escusado e seco este poema,
breve estalar de caule remorido
ou ranger de sobrado onde não danço.
Quero pasar além com olhos baixos,
amassados de mágoa e de siléncio.
Porque tudo está dito e já me canso.


Una Poetica, quella di Saramago,
che demistifica ogni ottimismo
con la sua pomice ruvida.
Esaltandosi in barocche raffinatezze formali
miste a costruzioni dure come le discrasie della storia.
Il filtro tra le due dimensione è una graffiante, consapevole ironia.

Nessun commento:

Posta un commento