La nostra memoria è strana.
Improvvisamente riporta a galla un tempo lontano e, spesso, doloroso.
I ricordi che arrivano così, io li chiamo perle.
Ho perle tra i capelli,
Li ravvio con le mani
e me le sento.
Li ravvio con le mani
e me le sento.
Sono i resti rari
del miei anni andati,
Persi nel grigio spento
dell'irrispettosa noncuranza
che ottunde tutto con oltraggio
per il corpo, per la mente.
Restano loro, le perle.
Le conto pensandole gioielli
ma in fondo al cuore so:
sono reminiscenze lucide,
ricostruite a poco a poco
con la materia di cui
facciamo i sogni.
Nessun commento:
Posta un commento