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Irene Navarra, Io ortica, AI e Grafica, 3 Luglio 2023. |
L’ortica è dimessa.
L’ortica è oblio.
L’ortica è il pensiero che fluisce tra muri dimenticati.
La intuisci infida ma sai che le sue spine fastidiose stanno al suo verde meraviglia come il sole all’estate.
Nasce in famiglie più o meno numerose e si moltiplica conquistando l’ombra e rubando spazio vitale.
Si nasconde facendo capolino dal mio glicine. Lui dolce e tintinnante, lei dimessa ma infida. Infida e perfida come la peggiore delle donne. Si coalizza e infesta. Non bastano pani e risotti conditi con le sue foglie perfide per sterminarla. Ha messo radici anche nel mio cuore di bambina che leggeva I cigni selvatici di Hans Christian Andersen. Amavo la principessa che liberava i suoi fratelli tessendo per loro undici tuniche d’ortica.
Credevo che il dolore delle donne fosse muto.
La mia ortica svetta spavalda da sotto il mio glicine.
Non la colgo più.
Mi inquieta.
La preferisco quando occhieggia dietro l’angolo di un rudere, fa capolino dal fosso dove le anatre si rinfrescano, quando resiste alla calura estiva e PERDURA.
Beh, io non sono come l’ortica.
Peccato.