Questa lirica appartiene alla seconda parte del mio libro "Dettagli" (Edizioni della Laguna).
È un'allegoria.
Dopo uno scontro, la rabbia e il dolore
divampano come un irrefrenabile incendio
che tutto consuma lasciando solo cenere.
Sono passati i draghi nel giardino.
E sopra i campi attorno.
Per caso.
Toccando i faggi con l'ala
tanto vasta da abbrunare il cielo.
Di sotto l'erba crepitava.
Sembrava che si rallegrasse
mentre sfumava blanda
in calcinate forme strane:
dita scherzose di cenere leggera.