Con Francesco Petrarca, Emily Dickinson e Lewis Carroll.
Come se fossi all’apice del verde
e tutto il verde, le radici. Dentro
il suo grembo generoso. Gene
maturo e sangue vegetale.
Sentirsi arco e freccia.
Favilla primordiale.
Dal mio Minimondi, pag. 85, Luglio Editore.
Illustrazioni di Silvia Valenti.
Irene Navarra, Verso la Tana del Bianconiglio, Fotografia. |
Nella campagna, mia fin da prima della nascita, trovo sempre un cantuccio adatto a me. Può essere una zona d'ombra sotto un albero, un anfratto tra radici affioranti, una zolla rigogliosa... Insomma: la fantasmagorica gamma di eventi in cui la natura è specialista - elemento per elemento, nell'istante opportuno a suo giudizio - mi si fa congeniale.
Il miracolo è che io sia capace di coglierlo d'istinto, l'attimo prezioso. Che in baluginio improvviso si rivela al mio passaggio, aprendosi leggero come fosse una porta su tesori mai nemmeno immaginati.
E lo stupore diventa puro cristallo quando, nel varcare la soglia di quel mondo parallelo in creazione, inizio a sentire il Tutto come Unità profonda.
Quindi canto con i versi di Emily Dickinson. E intessiamo insieme dialoghi che non hanno bisogno di parole. Erbe e Asfodeli, aleggiano intorno in cieli blu profondo. Arrivano anche le Sirene e si materializza "una stilla di rugiada sull'orlo di un dente di leone", (Emily Dickinson, Poems - Poesie / I started Early - Mi avviai di buon'ora, pp. 54 -55, Newton 1992).
Sono Personaggi ineludibili nel mio immaginare involontario.
Abitatrice di una dimensione senza più limiti, vagabondo più lieve di Zephiro che è eterno ed eternamente porta al seguito "i fiori et l’erbe, sua dolce famiglia, / et garrir Progne et pianger Philomena, / et primavera candida et vermiglia." (Francesco Petrarca, Canzoniere - Zephiro torna, CCCX, vv. 2 - 4).
Mentre "Ridono i prati, e ’l ciel si rasserena; / Giove s’allegra di mirar sua figlia; / l’aria et l’acqua et la terra è d’amor piena; / ogni animal d’amar si riconsiglia." (ibidem, vv. 5 - 8).
Ecco. Io vivo così.
Come Alice nel Paese delle Meraviglie.
Un'Alice matura, comunque. Già.
Che non chiede più, perché sa le risposte.