Ci si può riarmonizzare con il mondo, appena svegli, grazie alla solita tazza di caffè?
Certo che sì. A me succede ritualmente ogni mattina.
Basta che nessuno e niente mi disturbino.
Il profumo del caffè, il suo colore, il colore della tazza sono tutti elementi che mi predispongono al successo.
Mi siedo al mio angolino del tavolo della cucina con la Moka fumante davanti, e mi accingo alla funzione quasi sacra del versare il liquido bollente nella tazza Bianca con il manico e il fondo tinta Caffé.
Lo faccio.
E aspetto.
Il Bianco mi calma la respirazione, il Caffè come colore mi stimola i pensieri, anche cupi, che il Bianco diluisce con la sua tranquilla influenza.
Un andare e venire continuo e piacevole.
So che la mia testa accorda e disunisce.
So che il Bianco e il Caffè si accordano in unità profonda.
Lo faccio.
E aspetto.
Il Bianco mi calma la respirazione, il Caffè come colore mi stimola i pensieri, anche cupi, che il Bianco diluisce con la sua tranquilla influenza.
Un andare e venire continuo e piacevole.
So che la mia testa accorda e disunisce.
So che il Bianco e il Caffè si accordano in unità profonda.
E mentre il Bianco si espande in tutto il mio essere preparandolo al momento del primo sorso aromatico, all'intimità del Caffè che ti pervade la bocca e stimola i sensi, mi accoccolo in una sorta di tregua. Inspirando tracce di Bianco spruzzato di Caffè ed Espirando alienazione subdola.
Bianco e Caffè vanno oltre il contrasto e si uniscono nei miei dieci minuti di pace speciale.
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