Irene Navarra, Orchidea rossa, Olio AI, 19 Luglio 2023. |
Sorgo dal ventre della terra,
un’orchidea, fragile eppure fiorente.
Vestita d’innocenza e grazia suprema,
nel mondo botanico un sogno incandescente.
Tra gli umidi boccioli e le foglie carnose,
spargo la mia sostanza nell’aria sottile.
Una danza invisibile, un aroma tenue,
un regalo mutevole che l’anima arricchisce.
Lungo il mio stelo snello,
sollevo le corolle con orgoglio.
Luminosa e vibrante, nell'abito verde,
mi presento al mondo: un gioiello di Dio.
Sento il raggio del sole accarezzarmi,
l’abbraccio della brezza, il tocco del mattino.
Mi nutro dell’acqua che dona la pioggia
e mi inebrio del canto dei grilli.
Maestosa nell’apparire, fragile nell’esistere:
una creatura unica, un dono della natura.
Nella mia delicatezza trovo la forza,
e nel mio silenzio una voce pura.
Le radici affondano nella terra,
che è vita e sostegno.
Là è il rifugio.
E là mi avvolge la quiete
nel suo abbraccio degno.
Così mi ergo, regina senza corona,
danzando tra le sfumature di un giardino.
Sono l’orchidea dall’essenza ineffabile.
Un mistero sussurrato al cuore dei destini.
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