P_Irene Navarra, E in lontananza il fiume, AIArt e GraphicArt, 11 Febbraio 2024. |
Sulla cima del colle dove vado a meditare
guardo la terra che adesso è solo mia.
La sua lingua è il fiume.
Lui mi chiama.
Da lontano sussurra le parole
in cui si fondono il vibrare dei cespugli,
il sordo rotolio dei sassi nel profondo,
il canto delle ninfe in danza sulle sponde.
Sanno il mio nome e arrivano col vento
a posarmi baci sulle labbra.
Così io volo a loro tra le erbe dell’inverno
mentre i pensieri - come un velo attorno -
diventano compagni avventurosi.
L’azzurro si fa sempre più chiaro
e il suono del fluire mi circonda.
Dentro le sue correnti è stato detto
il mio destino.
Io sono qui.
Qui.
Dove voglio riposare.
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