Kassandra è una donna complicata.
Continuo a camminare
mentre la veste mi diventa azzurra.
Lo so: il cielo s'inabissa
sul corpo martoriato del Pianeta
e su di me.
Per darci la salvezza
ha infisso croci
lungo il crinale del Golgota assassino.
Io vado là.
Ad ammirare il grande Dio
nella sua Morte immeritata.
La pelle delle braccia porta ancora
qualche accenno d'ocra.
che resiste come macchia.
Ma precaria.
Sento il Distacco ormai
da ogni sostanza avvelenata
in storie millenarie di potenti
o beghe d'insignificanti insetti.
Ho scelto la mia vetta e l'ho scalata
mentre la Fede mi parlava dentro.
In voce doppia.
Suadente persuasione fervida
di Verità appena sussurrate
e carola perenne di richiami
che sono il rotolio di pietre nel profondo
unito allo sgorgare di sorgenti siderali.
La linfa nuova intride tutto al mio passaggio.
Sono una creatura solitaria
sorella delle nubi che si specchiano
in pozze di zaffiro.
Come gli occhi di quel Dio
che mi ritrovo al fianco.
Kassandra Stratos
16 Maggio 2024
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